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giovedì 31 gennaio 2013

Apicidi anche in Franciacorta: appelli da sottoscrivere

mappa pubblicata su Bresciaoggi 29.01.2013

L'EFSA individua i rischi per le api derivanti dai neonicotinoidi

Data l'importanza delle api nell'ecosistema e nella catena alimentare e in considerazione dei molteplici servizi che rendono agli esseri umani, la protezione di tali insetti è fondamentale.

In relazione alla sentenza definitiva dell’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), che dichiara gli insetticidi neonicotinoidi incompatibili con fertilità e vita, e, vista la drastica riduzione nella Ue della popolazione dei preziosi impollinatori, con morie mai attestate prima nei vari Paesi membri (si  raggiungono medie annue drammatiche, anche oltre il 30%) è stato dato il via a due petizioni per la tutela delle api, una rivolta al governo italiano e una all’Unione Europea.

appello lanciato in questi giorni dall’Unione Nazionale  Apicoltori Italiani rivolto a Renato Balduzzi Ministro della Salute, 
Mario Catania Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, 
Corrado Clini Ministro dell'Ambiente 
Qui la  mozione on line: www.change.org/salviamoleapi


- Anche Avaaz ha lanciato una petizione rivolta all’Unione Europea: alcuni dei più autorevoli europarlamentari consegneranno il messaggio all'apertura di un incontro chiave che si svolgerà questa settimana a Bruxelles.
Qui la petizione per mettere al bando il killer delle api: http://www.avaaz.org/it/hours_to_save_the_bees/?fRsUnab&pv=18

mercoledì 30 gennaio 2013

"Caso Vela" al consiglio comunale: si spera nel tavolo di crisi presso il ministero

Corte Franca, un momento dell'assemblea
consiliare aperta del 29.01.2013
Bresciaoggi mercoledì 30 gennaio 2013 (qui il link all'articolo)

IL CASO. A Corte Franca il Consiglio comunale aperto sulla vicenda che interessa il gruppo con quasi 250 dipendenti
«Vela», il sindacato rafforza il pressing
Elia Zupelli
Tre «impegni» per il Comune, obiettivo sul ministero

I dipendenti del gruppo franciacortino hanno gremito la sala consigliare del Municipio di Corte Franca

Dal ministero dello Sviluppo Economico, al quale - dopo la giornata di mobilitazione del 18 gennaio scorso - i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto un tavolo «per gestire in modo coordinato la situazione», ancora nessuna risposta. Altrettanto, dai vertici aziendali, che nelle scorse settimane hanno presentato in Tribunale domanda di ammissione al concordato per la spa e la Prefabbricati.

Eppure - come evidenziato dalle organizzazioni sindacali di categoria durante il Consiglio comunale aperto, molto partecipato, di ieri sera a Corte Franca - invertire la rotta, dando nuove prospettive ai 249 dipendenti del gruppo Vela (la maggior parte alle prese con ammortizzatori sociali; oltre 120 sono occupati nella sede franciacortina) è tutt´altro che una missione impossibile. A patto però che le forze politiche (non solo il Comune di Corte Franca, ma anche Iseo, Paderno e Passirano) continuino a fornire il massimo supporto all´azione congiunta portata avanti da Fillea, Filca e Feneal. «Perchè - hanno ribadito in coro unanime durante l´incontro - quella che stiamo combattendo è sì una battaglia sindacale, ma al tempo stesso stiamo fronteggiando anche un grave problema di natura istituzionale».

In particolare, tre sono le garanzie prioritarie formalizzate nel documento consegnato dalle Rsu al sindaco Giuseppe Foresti: in primis, non venir meno al rapporto di solidarietà instaurato dalla Giunta con gli addetti della sede territoriale e le rispettive famiglie, per i quali, comunque, la situazione rimane «all´insegna della fortissima preoccupazione; l´altro punto imprescindibile, invece, mira a evitare il cambio della destinazione d´uso dell´area della Vela. Questione sulla quale già ieri sera Foresti si è espresso in maniera eloquente, fugando ogni eventuale dubbio e garantendo «che la destinazione dell´area rimarrà tale». Non ultimo, poi, tra gli «impegni» sollecitati all´Amministrazione di Corte Franca, quello di fungere da ponte istituzionale affinché al più presto la proprietà formalizzi il nuovo piano industriale e, soprattutto, sindacati e lavoratori riescano ad ottenere un tavolo al Dicastero entro il prossimo 10 febbraio.

«La situazione non è affatto semplice - ha osservato il sindaco Foresti -. Per ora, malgrado il recente incontro con l´amministratore delegato della società, di novità rispetto alle prospettive industriali, purtroppo, non ce ne sono. Da parte nostra continueremo a fornire il massimo appoggio all´azione dei sindacati e alla causa dei lavoratori, per garantire loro nuove, concrete opportunità d´impiego future». 

Per Ivan Comotti, segretario regionale della Fillea, il problema risiede a monte. «La proprietà rifiuta il confronto da sempre e questo è un atto di grave irresponsabilità quando ci sono lavoratori che vantano arretrati da mesi - ha detto -. E poi non è accettabile che si parli della Vela come realtà in crisi, quando i fatturati superano i 50 milioni di euro...». 
In rima anche l´analisi di Donato Bianchi, leader degli edili Cgil del comprensorio camuno-sebino. «E´ un atteggiamento inaccettabile - ha rimarcato -, Senza una svolta decisiva in tempi brevi, è ormai evidente che sul futuro dell´azienda si addensano nubi preoccupanti. In ogni caso - ha concluso - se entro il 10 febbraio non otterremo il tavolo a Roma valuteremo altre forme d´azione». Che, nell´appello lanciato da Roberto Bocchio (al vertice della Filca di Brescia), tra malumori e ipotesi di «occupazione» lanciate dai numerosi lavoratori in sala, potrebbero passare attraverso una nuova formula di cooperazione, coinvolgendo altre realtà del territorio.
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Alcune annotazioni:
- ieri sera è emerso che la preoccupazione maggiore deriva dal fatto che la proprietà finora si è sottratta al confronto collettivo e si teme che possa perseguire la politica dello "spezzatino", dismettendo un pezzo qui e uno  là e facendo prevalere gli interessi propri;

- che cosa vuol fare la proprietà dell'area industriale di Corte Franca? Occorre la certezza di sapere se intende farla ripartire, metterla sul mercato o tenerla dismessa per anni;

- si è ricordato come in passato i profitti siano stati grossi, ma non si è investito nell'innovazione del prodotto; l'edilizia della Vela è una produzione vecchia, occorre un progetto concreto di  riconversione industriale da proporre al Ministero. Proposte di riconversione potrebbero essere la produzione di pannelli fotovoltaici, materiali per il risparmio energetico, ma è indispensabile che l'impresa manifesti se vuole andare avanti o vendere; 

- ci sono dipendenti a cui non sono stati pagati gli arretrati da settembre; la cassa integrazione  è un ammortizzatore importante, ma finito il periodo di garanzia, se il tribunale accetta il concordato, arriva la disoccupazione; per questo è fondamentale arrivare con l'imprenditore al tavolo ministeriale con un piano di conversione, perché in tal caso si può chiedere di proseguire con gli ammortizzatori sociali e in prospettiva si salvano posti di lavoro;

- i dipendenti della Vela residenti a Corte Franca sono 28: in caso di necessità l'Amministrazione assicurerà i servizi sociali, a costo di tagliare in altri settori;

- il documento unitario presentato dai delegati sindacali sarà sottoposto all'approvazione del prossimo consiglio comunale.

Vedi anche:


domenica 27 gennaio 2013

“Tutta la Lombardia è ormai in mano a tutti i gruppi mafiosi"


Palagiustizia Zanardelli di Brescia, cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2013, la presidente della corte d’appello Graziana Campanato:

Tutta la Lombardia, non lo possiamo negare, è ormai in mano a tutti i gruppi mafiosi. E i reati che vengono percepiti meno dalla cittadinanza, ma che sono sintomatici di un malessere del vivere civile, sono quelli che vengono governati proprio dalla criminalità organizzata. Sono reati che riguardano la corruzione, la concussione, la frode comunitaria, i processi informatici. Sono reati che, francamente, mi danno preoccupazione. Per citarne uno, voglio sottolineare il commercio illegale di rifiuti...In questo territorio risulta che il sottofondo delle nostre strade è formato con rifiuti che sono altamente tossici. Non sono reati che vanno a colpire solo determinati settori, incidono sulla nostra salute, sulla nostra vita, sono tanto e più gravi di quelli contro il patrimonio...”.

Qui il servizio di Teletutto  


"Senza corruzione riparte il futuro": invitiamo a firmare la petizione per ottenere trasparenza e impegno contro la corruzione (clicca qui).


27 gennaio, il "Giorno della Memoria"


"Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Art. 1.
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
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Il Museo Ebraico di Berlino (Jüdisches Museum Berlin) è il più grande museo ebraico in Europa. In due edifici, uno dei quali è un ampliamento appositamente progettato dall’architetto Daniel Libeskind, una collezione permanente e svariate esposizioni temporanee raccontano due millenni di storia degli ebrei in Germania.


All'interno...Foglie cadute (il video qui): 10.000 volti in acciaio punzonato sono distribuiti sul pavimento dello Spazio Vuoto della Memoria, l'unico spazio vuoto dell'edificio di Libeskind in cui è possibile entrare. L’artista israeliano Menashe Kadishman ha dedicato la sua opera non soltanto alle vittime della Shoah ma a tutte le vittime di guerra e violenze. I visitatori sono invitati a camminare sui volti e ad ascoltare il fragore prodotto dalle lastre di metallo che sbattono l'una contro l'altra.