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venerdì 30 marzo 2012

Consiglio di Stato: il 17 aprile si saprà quale Giuseppe sarà sindaco di Corte Franca?


Roma, Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato

Abbiamo letto qualche giorno fa, su Teletext di Teletutto, che è stata fissata per il 17 aprile l’udienza al Consiglio di Stato cui è ricorso Giuseppe Fogazzi contro la sentenza del Tar che, il 26 febbraio, ha confermato sindaco Giuseppe Foresti.  


Qui una breve intervista, andata in onda su Teletutto, a uno degli avvocati difensori di 
G. Fogazzi: http://www.teletutto.it/videonews/cortefranca_fogazzi_si_appella_al_consiglio_di_stato/11678.html?uidy_58=TTappl.videonews.dettaglioVideoNews&record=6256

QUALI TAVOLI DI CONFRONTO?


Si sentono spesso molti politici parlare di coinvolgimento della popolazione, di necessità di dialogo tra minoranze e maggioranze, di tavoli di lavoro più o meno politici, dell’assurdità di decisioni prese da pochi sulla pelle di tutti i cittadini...

Allora chiediamo:

  1.  perché le commissioni consiliari, pur previste dall‘art. 14 dello statuto comunale*, di fatto non sono più state costituite già al tempo dell’amministrazione Pelli? La stessa sorte è toccata alle commissioni comunali aperte (art. 14.3).
  2.  perché è passato sotto assoluto silenzio l’insuccesso delle Consulte (leggi qui) introdotte dall'amministrazione Fogazzi e tanto sbandierate anche in occasione del cosiddetto “PGT partecipato”? Le minoranze di allora non vi hanno aderito.
  3. perché le Consulte sono state riproposte dall’amministrazione Foresti (leggi qui) senza una seria verifica dei motivi del fallimento (solo qualche ritocco marginale al regolamento), mentre nel programma elettorale si parla di "incontri assembleari"  e di "gruppi obiettivo"? A ora si è costituita solo di recente la consulta “cultura”, cui ha aderito anche la lista Fogazzi sindaco, dopo essersi astenuta alle modifiche apportate al regolamento il 28 nov. scorso e dopo aver invece approvato marginali variazioni allo stesso nell’ultima seduta di consiglio! Però non ha aderito nessun consigliere della  minoranza consiliare (leggi qui)! Avvilente poi, per chi vi ha “partecipato” con convinzione, la conduzione del cosiddetto “tavolo di lavoro” sulla questione dell’uso sostenibile dei fitofarmaci (leggi qui).                                        

Per scommettere sul confronto bisogna crederci, 

ma i fatti dimostrano tutt'altro!
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  1. * Per lo Statuto indirizziamo a questo link, non essendo ancora reperibile sul nuovo sito web comunale.
  2. Il regolamento del Consiglio comunale qui: al Capo IV, Commissioni consigliati


Consigli comunali: il cittadino deve sapere


Stemma del Comune di Corte Franca
LE PAROLE VOLANO. Accuse reciproche, insinuazioni, alterchi, critiche più o meno fondate, decisioni già prese in precedenza, un verbale già precostituito e bello e pronto da pubblicare all’albo pretorio a tempo di record la mattina seguente, il solito gioco delle parti che conduce a un mortificante muro contro muro, con l’arroccamento sulle reciproche posizioni, senza nessuna possibilità di un vero confronto nemmeno su temi d’importante interesse pubblico: questo è ciò che caratterizza spesso le sedute consiliari.
Verbali ridotti a un arido rapporto degli argomenti da discutere e delle relative approvazioni, “vivacizzati” solo nel caso che, su richiesta formale delle parti interessate, gli interventi siano inseriti in forma scritta.

GLI SCRITTI RIMANGONO. Non stiamo chiedendo la diretta online o la registrazione audio/video da mettere a disposizione di tutti, chiediamo solo che, all’insegna della trasparenza, i verbali riportino in sintesi, ma con chiarezza, gli interventi dei vari oratori, come avviene in tanti altri comuni. Basta una semplice modifica del regolamento del consiglio comunale (v.qui, art. 59: il verbale dell'adunanza). 


Così facendo ci sarebbero due vantaggi:
1) i cittadini possono capire l’andamento del dibattito, conoscere il punto di vista dei “ consiglieri eletti dal popolo sovrano”, i motivi per cui si vota o pro o contro o ci si astiene o perché non si partecipa alla votazione; si possono valutare la coerenza tra parole, fatti, programmi e promesse elettorali. Prendiamo come esempio il verbale del consiglio comunale del 22 marzo: non esiste traccia dell’intervento del consigliere Fogazzi sulla vendita del Bar Sport, eppure era presente ed ha parlato a lungo, né della replica del capogruppo di maggioranza...insomma presenze o interventi "fantasma" che chi non ha potuto essere fisicamente presente non è in grado di valutare.
2) forse qualche oratore misurerebbe di più le parole e non sarebbe necessario che qualcuno dal pubblico alzasse la voce per chiedere il ripristino della corretta dialettica politica nel rispetto istituzionale di ciascuno.


Riteniamo anche necessario l’inserimento sul sito web comunale di un'apposita sezione di archivio storico  che contenga gli atti del Comune (determine, delibere ecc...), consultabile facilmente dal cittadino che ricerchi un documento specifico. Infatti nell'archivio attuale dell'albo on line è possibile soltanto scovare quanto è ancora in pubblicazione, dopo di che gli atti spariscono nel nulla.
L'archivio faciliterebbe il cittadino, l'impresa o chiunque altro avesse necessità di consultare una delibera o una determina ed eviterebbe la solita trafila dell'accesso agli atti presso gli uffici comunali.






mercoledì 28 marzo 2012

articolo di stampa: Il bilancio «ingoia» il Bar Sport


Fonte: Bresciaoggi, mercoledì 28 marzo 2012 – PROVINCIA – Pagina 29

CORTE FRANCA. L´amministrazione è pronta a vendere l´immobile per dare ossigeno alle casse
Il bilancio «ingoia» il Bar Sport
Ma l´alienazione è già un caso
Fausto Scolari
I locali di proprietà del Comune che ospitano il Bar Sport 
e che si affacciano su piazza Franciacorta
Dall´operazione si conta di ricavare una somma vicina ai 900mila euro La Lega attacca: «È un patrimonio della comunità: bisogna ripensarci»

Sacrificare il Bar Sport per dare ossigeno alle casse comunali e salvare il bilancio. La mossa dell´amministrazione a Corte Franca fa discutere. E in prima fila, a tirare il gruppone di quelli che contestano l´iniziativa, c´è la Lega Nord.
«È DAGLI ANNI Ottanta - spiega Ernesto Campana, capogruppo del Carroccio - che il centro civico è in continuo sviluppo e le amministrazioni che da allora si sono succedute al governo hanno contribuito ad arricchirne il patrimonio. L´idea di costruire una serie di unità immobiliari appetibili e strategicamente collocate sul perimetro della piazza si è concretizzata nel tempo, e con l´insediamento delle varie attività commerciali, oltre a vivificare quello spazio, si è riusciti a ottenere nuove entrate con gli affitti e le imposte. Con una visione di tipo imprenditoriale e a lungo termine, le amministrazioni hanno consegnato alla comunità un patrimonio rivalutato e in grado di generare continuamente ricchezza, mentre chi oggi governa il paese pare abbia deciso di invertire la rotta». Per ragioni di Stato, e per incassare una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 900mila euro.
«SE IL COMUNE pensa di ottenere facilmente una cospicua entrata e chiudere il bilancio di previsione 2012 per fare qualche lavoretto sul territorio, significa - conclude Campana - che, oltre a tradire il programma elettorale, non sa più cosa inventarsi. È inoltre fondamentale entrare nei dettagli dell´alienazione: dove andranno a finire i proventi della vendita? Sono opere urgenti o normale gestione del bilancio? E poi cosa succederà l´anno prossimo? Quale altro gioiello di famiglia sarà venduto? Ci chiediamo anche che fine faranno quelli che oggi hanno in affitto il bar: si sono sempre comportati correttamente, hanno rispettato i pagamenti e a maggio - quando scadrà la convenzione - dovranno andarsene».
Da parte loro il sindaco Giuseppe Foresti e l´assessore al bilancio Gianni Gei confermano l´intenzione di alienare per fare cassa.
«Il nostro comune per rispettare il Patto di stabilità necessita di liquidità in entrata. Pur a malincuore, la scelta è caduta sui locali del bar sport che a nostro parere sono una parte del patrimonio della quale possiamo privarci non essendo strategica. Meglio cedere questi locali che privarsi di aree di valore ambientale».

martedì 27 marzo 2012

Consiglio comunale del 22 marzo: punto 4 all’o.d.g.


Per chi non ha potuto assistere alla recente seduta consiliare e poiché nel verbale della delibera (v. qui) non sono riportati gli interventi, proponiamo una sintesi per punti riguardo all’argomento che più ha attratto l’interesse: “Alienazione dei locali del bocciodromo utilizzati come bar e punto ristoro”.

Sala gremita, circa un’ottantina di persone, sostenitori dell’una o dell’altra parte politica, cartelli di protesta, applausi o fischi, intemperanze varie.

La proposta della maggioranza: l’alienazione dei locali bar/ristoro (non del bocciodromo vero e proprio) si rende necessaria a causa della situazione di emergenza finanziaria che porta a vendere “qualcosa” del patrimonio pubblico. I vincoli del patto di stabilità statuiscono che il comune può investire solo quanto è incassato. Occorre un’entrata straordinaria (1 milione di euro) in tempi brevi per fronteggiare spese per varie opere pubbliche, manutenzione ordinaria, pagamenti creditori, per non rischiare di uscire dal patto di stabilità ecc. Impossibile contare ora sulle entrate che verranno dall’ampliamento dell’Esselunga, causa lungaggini burocratiche richieste dall’iter.
Scartate altre ipotesi (area Budrio no perché da mantenere vincolata a verde; asilo nido “Le farfalle” no perché servizio sociale; ex scuole di Colombaro no perché rischio di speculazione edilizia), la vendita del bar Sport è considerata il danno minore per la collettività, poichè i locali manterranno la stessa destinazione d’uso e quindi non verrà a mancare il servizio oggi offerto. Il bar dà una rendita annuale di circa 32.000 €; con la vendita si pensa di incassare circa 1 milione, forse anche più.

Lega NORD. Sono allegate al verbale le quattro pagine della dichiarazione di voto contrario, cui rimandiamo per approfondimenti. Riportiamo qui solo i punti salienti strettamente pertinenti all’argomento trattato.
Il consigliere Campana, dopo la bocciatura dell’interpellanza con cui è chiesto lo stralcio del punto 4 all’odg,  rileva che, mentre da un trentennio le varie amministrazioni succedutesi hanno contribuito ad arricchire il patrimonio pubblico, puntando sulla promozione e valorizzazione del nuovo centro civico, ora, per una visione miope del futuro, l’attuale amministrazione inverte la rotta, andando a colpire proprio i beni comunali strategicamente collocati intorno alla piazza.
Una decisione avventata quella di alienare locali che danno una rendita economica stabile, oltre al fatto che si toglie il lavoro su cui campano quattro famiglie e si rischia, ad ogni modo, una svendita, a causa della crisi del mercato immobiliare.
Il timore di uscire dal patto di stabilità è reale, ma “meglio uscire dal patto di stabilità com’è successo negli ultimi due anni che perdere per sempre il patrimonio di tutti i cittadini”. La proposta concreta è quella di “rivedere il contratto di affitto a favore del comune e studiare un bando di aggiudicazione con lo scopo di affidare il Bar attraverso una valutazione appropriata”. Viene anche rilevato da Ernesto Campana che “la conseguenza certa è che noi Tutti*cittadini dovremo pagare con i nostri risparmi gli errori di chi oggi ci governa SOLO con il 31% dei voti”.

Lista Fogazzi sindaco. Poiché allegata al verbale non c’è invece la dichiarazione del consigliere Fogazzi che, in segno di protesta, al momento del voto, si è assentato col consigliere Sorteni, riportiamo per sommi capi quanto raccolto durante il dibattito (salvo errori od omissioni, in parte dovuti al “rumoreggiare” del pubblico). Il consigliere Fogazzi chiede prima di tutto alla maggioranza di sospendere la decisione e di istituire un tavolo politico per affrontare insieme il problema: potrebbero scaturire soluzioni alternative valide per il bene del paese, tanto più che il Sindaco rappresenta il 31% dell’elettorato e ha sempre affermato che, proprio per tale motivo, avrebbe cercato il dialogo con tutti. Il Consigliere invita quindi il Sindaco a tenere fede all'impegno e a rendersi disponibile per l’istituzione, in altra sede, di un tavolo di lavoro comune. Poiché il Sindaco rifiuta la proposta (“abbiamo già deciso e ce ne assumiamo la responsabilità”), Fogazzi (“sono disgustato”) preannuncia che, al momento della votazione, per protesta non parteciperà al voto. Prosegue quindi a rilevare l’assoluta mancanza di dialogo (breve riferimento anche al tavolo su regolamento fitofarmaci) e la miopia politica che caratterizza l’amministrazione: non c'è stata perizia estimativa sul valore dell'immobile, nulla si sa di dove andranno i proventi della vendita. “Nel calderone? In 1000 rivoli? In un progetto definito?”. Sarebbe stata un'altra cosa se almeno si fosse prospettata la destinazione dell’entrata prevista con l’alienazione dei locali: se si vende un bene pubblico, si dovrebbe prevedere, in compensazione, di acquisire qualcosa d'altro a beneficio della collettività…(es. : acquisizione spazi per una farmacia comunale che garantisca rendita).
Pare di aver capito dall’intervento finale di Giuseppe Fogazzi che non viene contestata la specifica scelta  della vendita del bar Sport, ma soprattutto, oltre  la chiusura al dialogo con la minoranza, l’assenza di pianificazione.

*N.B. A titolo di cronaca (leggi qui):
elezioni comunali del 2011
FORESTI GIUSEPPE 31,35%  
FOGAZZI GIUSEPPE 31,33
CAMPANA ERNESTO 21,02%  

domenica 25 marzo 2012

Un consiglio comunale molto acceso: protagonista il Bar Sport

Come anticipato, la discussione più “vivace”, non priva di polemiche e intemperanze, si è accesa in merito all’alienazione dei locali del Bar Sport.
Qui il verbale del consiglio comunale del 22 marzo scorso: vi trovate allegate l’interpellanza e la dichiarazione della lega Nord; non c’è invece la lunga dichiarazione del consigliere Fogazzi che, in segno di protesta,  al momento del voto, si è assentato col consigliere Sorteni.
Riprenderemo l’argomento nei prossimi giorni.
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Fonte: Giornale di Brescia 24/03/2012
Corte Franca
Lamentele per la vendita del bocciodromo
CORTE FRANCA Bocciodromo Bar Sport sul mercato per fare cassa. La decisione di vendere le due strutture facenti parte del complesso di Piazza Franciacorta di Timoline di Corte Franca - discussa giovedì in Consiglio comunale - ha scatenato polemiche sia da parte dei consiglieri d'opposizione che del pubblico presente in aula.
Ernesto Campana della Lega Nord ha parlato di «scelta che depaupera il patrimonio pubblico. Visto che il Bar Sport ed il bocciodromo sono di proprietà della collettività, si buttano in strada quattro famiglie che oggi vivono proprio con l'attività dei locali in vendita».
Giuseppe Fogazzi ha mostrato contrarietà alla decisione chiedendo dapprima di posticipare il punto all'ordine del giorno, dopo un confronto pubblico, poi di avere dati più precisi sul valore dell'immobile, non essendoci ancora una perizia. «L'Amministrazione tra le quattro proprietà comunali - l'area del Budrio, che ha un pregevole valore paesaggistico, l'asilo nido Le Farfalle, indispensabile per i servizi alla popolazione e le ex scuole di Colombaro, passibili di speculazione edilizia -, ha scelto di alienare il bocciodromo con il Bar Sport - ha spiegato il sindaco Giuseppe Foresti -: senza maggiori introiti infatti non si riescono a finanziare le opere in lista d'attesa, a pagare le imprese, rischiando ancora una volta di uscire dal Patto di stabilità».v. m.

Istituita la consulta in materia di cultura

Si è formata la consulta in materia di Cultura, Pubblica Istruzione e Tempo Libero (v. qui).
I componenti:
  1. l'assessore Becchetti Anna, componente di diritto (in base agli ulteriori ritocchi al regolamento, v. consiglio comunale del 22 scorso, il componente di diritto nelle consulte potrebbe anche essere il consigliere delegato per materia).
  2. Ongaro Raffaello, consigliere comunale designato dalla maggioranza
  3. Bonardi Piergiorgio, esterno 
  4. Martinelli Gladia, esterno
  5. Maestrini Sabina, esterno
  6. Marini Daniela, esterno
  7. Bonardi Massimo, esterno,  rappresentante lista Fogazzi sindaco
  8. Vavassori Fabio, esterno, rappresentante P.i.G. (Per i Giovani)
  9. Assessore Becchetti Anna
  10. Consoli Andrea
Il capogruppo della minoranza Giuseppe Fogazzi ha comunicato, anche a nome della lega Nord,  che nessuno dei consiglieri di minoranza si è reso disponibile.
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v. anche  "consulte il bis"


venerdì 23 marzo 2012

Anche Corte Franca cerca "un uovo amico"


Il 24 e 25 marzo si rinnova l'appuntamento con "Cerco un uovo amico":
 - a Colombaro: sabato mattina dalle ore 8 alle 12, piazza   S. Giovanni Bosco; il pomeriggio dalle 14.30 alle 17 presso oratorio dei piccoli
- a Borgonato: domenica mattina, dalle ore 8 in poi,
presso il sagrato della Chiesa parrocchiale

Le uova sono realizzate in puro cioccolato, utilizzando cioè esclusivamente burro di cacao e non altri grassi vegetali, con ingredienti derivanti da fonti che non contengono Organismi Geneticamente Modificati.

L'Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, fondata da un gruppo di genitori e oncologi, conta oggi più di 115 mila soci in tutta Italia e dal 1993 sostiene tenacemente la ricerca scientifica sul Neuroblastoma e i tumori solidi pediatrici presso i migliori centri di ricerca italiani, su tutto il territorio nazionale.

Dalla nascita ad oggi questa Associazione, che fa riferimento all’Istituto Gaslini di Genova, ha investito più di 18 milioni di euro (v. il sito www.neuroblastoma.org) nella ricerca, nella diagnostica e nello studio di nuovi farmaci che siano efficaci per il piccolo paziente.
Nonostante ciò, la percentuale di sopravvivenza alla forma più maligna della malattia non riesce a superare il 29%.

Il ricavato della vendita delle uova servirà a sostenere la ricerca scientifica sul neuroblastoma e i tumori solidi pediatrici, in particolare quelli cerebrali, prima causa di morte per malattia in età prescolare. 


giovedì 22 marzo 2012

Franciacorta, regolamento fitofarmaci: proprio una convocazione di facciata...

A dimostrazione di quanto quella di lunedì sera 19 marzo, presso il Municipio di Corte Franca (v. post precedente), sia stata solo una convocazione di facciata...ecco l'avviso pubblicato il giorno seguente, martedì 20, all'albo pretorio online del Comune di Iseo...fra gli argomenti all'odg del consiglio comunale:
- Esame e approvazione regolamento d'Igiene Urbana
-Regolamento sull'uso sicuro e sostenibile degli agrofarmaci nei Comuni della Franciacorta DOCG 
avviso pubblicato il 20 marzo 2012

mercoledì 21 marzo 2012

Franciacorta, fitofarmaci: regolamento blindato. Piotost che nient l’è mei piotost?


Corte Franca. A distanza di circa sei mesi, sono state riconvocate in Municipio le parti del gruppo di lavoro che si era costituito nel settembre dello scorso anno, sul tema dell’utilizzo dei pesticidi in agricoltura (v. qui
Durante la seduta di lunedì 19 scorso, l’Amministrazione ha presentato la versione definitiva della “Proposta di regolamento sull’uso sicuro e sostenibile degli agrofarmaci nei Comuni della Franciacorta DOCG”.
Da una parte il Sindaco e l’assessore Piera Pizzocaro, dall’altra rappresentanti delle minoranze consiliari (Lega Nord e lista Fogazzi sindaco), della lista civica Terra! e delle associazioni Legambiente Franciacorta, La Schiribilla e Monte Alto, accorsi pensando di poter apportare un proprio contributo.
Come purtroppo già presagito (v. qui), si è avuta conferma che non c’è nessuno spazio per eventuali modifiche, marginali o rilevanti che esse siano.
Di conseguenza alcuni dei partecipanti hanno deciso di non entrare nel merito (a che pro?), mentre altri, che avevano da tempo dedicato ore e ore a sviscerare la materia, si sono invece addentrati nell’argomento, rilevando alcune incongruenze, di non poco conto, o passaggi poco chiari, e hanno premuto sull’Amministrazione di Corte Franca affinché si facesse carico di riaprire il confronto a livello sovracomunale. Sforzo vano.
Convocazione di facciata, dunque. I portatori d’interesse diffuso si sono semplicemente trovati davanti al fatto compiuto, cioè a un documento non emendabile e che mai hanno avuto modo di esaminare.
Una normativa sull’uso sostenibile degli agrofarmaci che, pur coinvolgendo l’intero territorio dei Comuni della DOGC, inspiegabilmente non riguarda tutte le tipologie di coltivazioni, ma unicamente il vigneto.
Si è venuti inoltre a sapere che, rispetto alla prima bozza (chi l’ha vista?) del regolamento dell’autunno scorso, con la stesura conclusiva sono state apportate alcune modifiche riguardanti, ad esempio, le condizioni meteo da rispettare durante i trattamenti (da attuarsi in assenza di vento), la definizione delle aree sensibili, la frequenza delle revisioni dei macchinari (riportata da 3 a 5 anni), la reintroduzione dell’uso di alcuni fitofarmaci particolarmente tossici, in quanto consentiti dalla normativa nazionale.
L’approvazione da parte dei consigli comunali è subordinata al nullaosta dell’ASL. Si tratta di una questione procedurale poiché il regolamento non può essere adottato come una normativa a se stante, ma è da inserire nel Regolamento Locale d’Igiene.
Attenzione: siete investiti da una nube di pesticidi, transitando per una strada con marciapiede o una pista ciclabile con cordoli? Sappiate che il regolamento non vi salvaguarda, se la strada confina con vivai, uliveti, frutteti, campi di mais ecc.

Attenzione: siete investiti da una nube di pesticidi, transitando per una strada senza marciapiede o una pista ciclabile priva di cordoli? Sappiate che il regolamento non vi salvaguarda, anche se siete in prossimità di un vigneto!

 Qualcuno ha detto che “è un primo passo”, ma è sempre vero che piotost che nient l’è mei piotost?



martedì 20 marzo 2012

giovedì 22 marzo consiglio comunale: un tema caldo


Qualche informazione sugli argomenti che verranno trattati:
- rettifica di una delibera del 2006 riguardante l'istituzione delle consulte e relativo regolamento: non si sa a che cosa ci si riferisca, dato che già nel consiglio del 28 novembre scorso si è già provveduto ad una rettifica (v. Consulte il bis)
- approvazione dell' "Accordo di collaborazione per lo sviluppo della Franciacorta": aderiscono all’accordo i Comuni della Franciacorta che intendono cooperare in gestione associata per meglio valorizzare l’identità del territorio a vantaggio dell’efficienza e della qualità dell’azione (l’imput proviene, come al solito, dalla Fondazione Cogeme)
- alienazione dei locali del bocciodromo utilizzati come bar e punto ristoro: stando ai manifesti/volantini che si vedono in paese, provenienti da gruppi politici di diverso orientamento (No alla vendita del Bar Sport, giù le mani dal centro civico/ No alla vendita del patrimonio pubblico...) questo sarà un tema caldo
- per quanto riguarda la commissione edilizia, si sa che, con recente delibera di giunta, in seguito alle dimissioni dell’ing. Davide Cadei, si è provveduto alla nomina di un nuovo componente, il geom. Gianluigi Visini. Si rende pertanto necessario rettificare la delibera consiliare del 2006 che prevede che la commissione sia composta da almeno due esperti scelti fra ingegneri e/o architetti. Con la nuova nomina la commissione annovera invece un solo esperto "laureato"
- la rettifica del regolamento tassa rifiuti è dovuta per via degli incentivi introdotti con la campagna “Dai diamanti non nasce niente” 

sabato 17 marzo 2012

Le torbiere si animano


- Avifauna in movimento. La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino è una zona umida intermorenica, unica nel nord dell’Italia! E' una fortuna per noi averla così vicina! In questi giorni si possono facilmente avvistare i migratori, soprattutto nella zona delle Lamette (meglio fornirsi di binocolo): fistioni turchi, falchi di palude, marzaiole, basettoni e pendolini.
Più di una decina gli aironi bianchi osservati, numerosi aironi cinerini, moriglioni, morette, anche morette tabaccate (presenza di solito rara). In Lametta sono state segnalate anche cinque gru.                                                                                                 Anche le vasche di argilla di Corte Franca hanno visto la deliziosa presenza delle morette: speriamo che, con l'approvazione definitiva del nuovo Piano di gestione della Riserva (ancora fermo in Regione), gli specchi d'acqua che sono stati scelti come luogo di pausa non vengano aperti alla pesca dilettantistica, come purtroppo possibile!
foto di Angelo Danesi: Corte Franca, 01.03.2012 



Altre informazioni sul sito de La Schiribilla.



-Torbiere, multa per «predatore».
A chi ha scritto a Bresciaoggi , raccontando di essere entrato nella Riserva delle Torbiere dalla porta di Provaglio, di essersi munito del biglietto d’ingresso, di essere stato multato per aver introdotto il proprio cane, al guinzaglio, di aver protestato perché il cartello di divieto di introdurre animali è poco visibile ecc..., occorre dire che proprio all'entrata di Provaglio (come alle altre) i tabelloni coi vari divieti sono collocati con grande evidenza, tra l'altro proprio di fianco al distributore dei tiket! Per vederli non occorre far altro che guardarli...


Il cane è divenuto un animale "domestico" e la sua storia di addomesticazione è lunga quanto la storia della civiltà umana: è stato addestrato, per esempio, per la caccia agli animali selvatici, per la guardia di mandrie e greggi, per la difesa personale ecc... ma le prede nei confronti dei canidi, sia selvatici, sia addomesticati hanno dovuto continuare a difendersi e nutrono una paura atavica. Di conseguenza, anche se i cani oggi svolgono in gran parte un ruolo affettivo, la loro presenza è incompatibile con un'area naturale prevalentemente "selvatica", come la Riserva delle Torbiere.

Il cane, anche il più mansueto e educato e anche se tenuto al laccio, di fronte al "selvatico" sente l'istintivo richiamo alla caccia; lascia tracce del proprio passaggio, peli, odori, terrorizzando le sue potenziali prede, inducendole a comportamenti innaturali, come l’abbandono del nido o dei propri piccoli o del luogo in cui sono soliti muoversi...
Ecco perché nelle aree protette, dove esistono zone a elevata naturalità, con presenza di animali selvatici, il cane non deve essere ammesso, neppure al guinzaglio.

venerdì 16 marzo 2012

Ci risiamo: Sindaco di Corte Franca, quale Giuseppe?



Giuseppe Foresti
- Il 15/16 maggio 2011: si sono tenute le elezioni comunali: Giuseppe Foresti ha vinto con un voto di scarto sull’ex sindaco Giuseppe Fogazzi.

- Il 26 febbraio 2012 il TAR, su ricorso di Fogazzi, esaminate 7 schede contestate (4 da parte di Fogazzi, 3 da parte di Foresti),  conferma l’elezione del candidato Sindaco Giuseppe Foresti con lo stesso scarto (1 voto di differenza) originariamente accertato. 
Giuseppe Fogazzi

- Il 15 marzo 2012 al sindaco Foresti è notificato il ricorso al Consiglio di Stato inoltrato da Fogazzi: verrebbero riesaminate 3 schede.

 
Comunque vada, ancora una volta lo scarto rimarrà minimo...

Fonte: Bresciaoggi, venerdì 16 marzo 2012 

CORTE FRANCA. Colpo di scena in Comune
Voto contestato: Fogazzi fa ricorso al Consiglio di Stato
Dopo il Tar una nuova iniziativa del candidato battuto per un voto
A Corte Franca fa scalpore la scelta di Giuseppe Fogazzi (che aveva perso le elezioni per un solo voto: 1310 contro 1311 del sindaco Giuseppe Foresti), di ricorrere anche al Consiglio di Stato sull´esito delle votazioni.
Mentre tutto sembrava essersi concluso con la sentenza del Tar di Brescia, che il 26 gennaio aveva confermato Foresti come sindaco, si è appreso ieri del nuovo ricorso.
«La notifica di tale atto - commenta sorpreso l´attuale primo cittadino Giuseppe Foresti - mi è stato recapitato ieri in Comune. Pare che Giuseppe Fogazzi richieda di riconsiderare tre schede elettorali. Confidiamo come sempre nel giudizio degli enti preposti, per cui siamo tranquilli e continuiamo ad amministrare per la gente di Corte Franca».
Ricordiamo che il Tar aveva fatto riaprire le urne e cercare le schede contestate. La prefettura ne aveva individuate 7 (quattro contestate dalla difesa di Fogazzi e tre da quella di Foresti). Alla fine il Tar aveva confermato dell´elezione di Foresti con quel voto di differenza originariamente accertato.
Un responso che deve aver lasciato con l´amaro in bocca a Fogazzi, il quale, in un primo momento, aveva affermato che tutto sarebbe finito lì.
Invece, ieri la sorpresa. «In effetti - spiega Fogazzi - era mia intenzione non proseguire oltre, ma poi analizzando le motivazioni della sentenza ho valutato, con i mie colleghi di lista, che era il caso di ricorrere. Una decisione che non crea problemi all´aministrazione. L´attuale sindaco continuerà ad amministrare fino alla sentenza. Poi si vedrà». Fausto Scolari