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martedì 20 agosto 2013

Franciacorta, regolamento pesticidi: non è mai troppo tardi?





fonte: Giornale di Brescia 18 agosto 2013
Agrofarmaci,
 no del Comitato di valorizzazione
FRANCIACORTA Il regolamento sull’utilizzo degli agrofarmaci è ancora argomento principe dei dibattiti in Franciacorta. Il documento è già approdato in molti Consigli comunali della zona per l’approvazione - riscontrando diversi pareri positivi visto che da tempo molti politici locali avevano auspicato la nascita di un documento che regolamentasse l’utilizzo dei pesticidi nelle coltivazioni (specie nelle viticolture) della Franciacorta -, ma le polemiche non tendono a cessare. Dopo gli attacchi delle associazioni che compongono il gruppo «No pesticidi», ad intervenire è il Comitato per la valorizzazione turistica e culturale della Franciacorta. «Non siamo d’accordo con le scelte attuate nel documento - afferma il presidente del Comitato, Luigino Manessi -, sono insufficienti, dalla scelta delle aree sensibili alla mancanza di un censimento riguardante gli utilizzatori dei prodotti. Sarebbe auspicabile poi un inasprimento delle sanzioni, attualmente irrisorie, nei confronti dei trasgressori». In questa direzione si erano espresse anche le 30 associazioni del gruppo «No pesticidi», insoddisfatte per quello che secondo loro era stato un coinvolgimento minimo nella stesura del documento. g. m. (fonte: Giornale di Brescia 18 agosto 2013
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Non è mai troppo tardi?...Staremo a vedere se e quanto si daranno da fare per migliorare il regolamento le varie "forze politiche" che nei vari consigli comunali si sono pronunciate contro o si sono astenute; lo stesso dicasi per quelle che hanno approvato promettendo perfezionamenti...e per quanti si sono espressi a cose fatte...

 “Il regolamento pesticidi doveva essere approvato entro la primavera: siamo alle porte della vendemmia e mancano ancora diversi comuni.
Il regolamento doveva essere il migliore in Italia: si sta dimostrando il solito strumento inutile e inefficace che scontenta tutti tranne i grandi impresari dello spumante.
Doveva salvare capra e cavoli (salute e raccolto) mentre le segnalazioni continuano e il raccolto sarà ancora pessimo.
E sembra che ci siano anche dubbi di legittimità...

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