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mercoledì 31 agosto 2011

Basta indicazioni in dialetto, i cartelli diventano più turistici

Fonte: Bresciaoggi, Mercoledì 31 Agosto 2011


CORTE FRANCA. La nuova Giunta ha tolto le denominazioni in doppia lingua, volute dall' Amministrazione del Carroccio
Basta indicazioni in dialetto, i cartelli diventano più turistici
Fausto Scolari
Spiegano le peculiarità storiche, paesaggistiche ed economiche del territorio della Franciacorta Senza dimenticare i Longobardi

Gli amministratori di Corte Franca sembrano volersi sbizzarrire nell'ideare cartelli stradali che invoglino i turisti, che transitano alla ricerca di curiosità, a fermarsi e far visita a questi luoghi, considerati siti tradizionali e ricchi di storia, appetibili ai «viandanti» per cultura e peculiarità paesistiche e storiche. Ebbene a Corte Franca dismessi i cartelli dialettali, di leghista memoria, sono stati installati in questi giorni a cura della nuova Giunta di centro sinistra guidata dal medico Giuseppe Foresti, cartelli con scritte in italiano che sottolineano le radici e la storia che contraddistingue ogni frazione. Al vernacolo, che ricordava come si pronunciano in dialetto le località di Colombaro (Columber), Nigoline (Niguline), Borgonato (Burgunat), Timoline (Timuline), la nuova amministrazione (subentrata ad una civica che aveva lasciate inalterato le scritte leghiste) ha deciso di sostituire i cartelli dialettali con altri in italiano, più comprensibili a tutti i turisti (anche se una scritta in inglese non avrebbe guastato). E così all'ingresso di Borgonato sotto l'indicazione stradale è stato posto un cartello marrone con scritto: Cantine e case storiche tra i vigneti; a Nigoline si legge: Borgo di antichi palazzi signorili; a Timoline c'è la dicitura: In origine significativa corte Longobarda; e a Colombaro: In origine corte medioevale fortificata.

«L'IDEA - sottolinea l'assessore Gianni Gei - è quella di indicare ai turisti le peculiarità storiche della nostra terra. Vorremmo che comprendessero che si trovano in un sito importante sia per la cultura, la storia e l'enologia, laddove si respira tradizione a pieni polmoni. Dobbiamo lavorare sodo affinché il paese di Corte Franca venga sempre più percepito come un sito a vocazione turistica. Siamo sempre più convinti di avere tutte le caratteristiche necessarie per essere tale, e per giocare un ruolo importante nel rilancio della Franciacorta. Oggi cominciamo dai cartelli, che descrivono, seppur in ampia sintesi, che cosa ci si trova davanti quando si varcano i confini di un frazione piuttosto che un'altra, per continuare nei prossimi mesi con iniziative mirate a rendere sempre più ospitale il nostro paese».

13 commenti:

  1. secondo me potevano rimanere, insieme ai nuovi cartelli, anche le scritte in dialetto: peccato, però, che tali voci dialettali non fossero tutte scritte in modo corretto.

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  2. Hanno sbagliato a togliere i cartelli. Io sto con Fogazzi. Spero che il TAR ribalti il risultato. Evviva Fogazzi.

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  3. Sarebbe interessante sapere quanto hanno speso per fare queste modifiche....

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  4. Sono tornato ieri sera e questi cartelli stradali non li ho ancora visti. Dalle foto, le scritte sembrano abbastanza simili a quelle esistenti a Provaglio d'Iseo.
    Al di là delle affermazioni e delle buone intenzioni, non so se effettivamente porteranno turismo. Forse c'è un disegno...? Io non ne ho notizia.
    Beppe Zani
    Anch'io mi sono fatto la domanda sui costi, esattamente come avevo fatto a suo tempo coi cartelli in dialetto messi dall'amministrazione leghista e alla quale non ho avuto risposta se non una difesa coi denti di questa iniziativa come «riscoperta delle tradizioni popolari» (vicesindaco Manenti) Oltretutto la parola Culumbèr era errata, ma nonostante fosse stato reso noto l'errore non fu mai corretto, anzi si disse: «non è questione di accento più o meno centrato».
    Per quel che ne so anche la giunta Fogazzi aveva pensato di toglierli, ma (a detta dell'allora vicesindaco Lazzaretti) cio non sarebbe stato possibile perché di proprietà della Provincia.
    Ora invece...?

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  5. Nella delibera di giunta non è indicata la spesa:http://openwebcortefranca.cogeme.com/albo/albo_dettagli.php?id=532
    Non tutti i cartelli portavano la scritta in dialetto (su Filo diretto n.2 dell'ottobre 2009, a pag. 5 si vede il cartello di Colombaro con la scritta in italiano), probabilmente erano solo 4, 1 per frazione; io ricordo quello all'ingresso di Timoline, provenendo da Provaglio. Ora invece di "Timuline" c'è scritto "Timoline",per il resto è tal quale, senza altre scritte aggiunte.
    Dato che la nuova segnaletica pare sia solo una aggiunta, potevano lasciare le 4 scritte in dialetto.Questa battaglia dei cartelli mi sembra proprio una piccineria.

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  6. Purtroppo si e' avverata una promessa che Gei aveva fatto durante un consiglio comunale con Fogazzi sindaco. Infatti incalzato da Campana dopo il cambio dell'intitolazione della biblioteca, egli prometteva di sostituire anche i cartelli con i nomi in dialetto. Fogazzi pero' fu piu' ragionevole e capi' l'inutilita' del gesto. Gei No. Oggi Fogazzi non c'e' piu' e il "piccolo borghese", fuori controllo, fa quello che vuole.

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  7. Invece di cambiare i cartelli, mettete a posto Borgonato

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  8. Mettete??? Casomai "mettano!"
    Quali sono le priorità di Borgonato?

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  9. Vedo che Fenaroli il 3 settembre ha commentato "io sto con Fogazzi".
    Wow!!! tiriamo tutti un sospiro di sollievo: dato che Fogazzi è fuori dai giochi è bello sapere che Fenaroli gli fa compagnia

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  10. Fuori dai giochi sarà lei che scrive

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  11. Hai perfettamente ragione, anche perché io non ho alcuna intenzione di invischiarmi con quella politica:DDD
    Sinceramente se doveva essere una reazione dura, forte o magari ancbe offensiva (l'avrei anche accettato) alla mia frase devo dirti che non hai per nulla raggiunto l'obiettivo: prova a sforzarti un po' di più ;))

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  12. Signori,un po' di moderazione, è bastato togliere 4 cartelli in dialetto per scatenare dispute qui fuori luogo.
    Vi preghiamo di attenervi all'argomento da commentare, anche perchè, andando sul personale, non è giusto che qualcuni si firmi e qualcuno mantenga l'anonimato.

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  13. Hai ragione moderatore, ma quelli che scrivono con nome e cognome lo fanno senza aver paura di esporsi al pubblico ludibrio pertanto non vedo che problemi ci siano, almeno finchè non si arriva alle offese e non è questo il caso.

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