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sabato 14 gennaio 2012

Distretto 5 «Sebino»: ambulanze senza infermieri

Fonte: Bresciaoggi, venerdì 13 gennaio 2012
Carlantino: ambulanza senza infermier


SANITÀ. Il primo cittadino di Iseo e quelli degli altri Comuni del Distretto si attivano contro l´ipotesi di riorganizzazione
Ambulanze senza infermieri
«Uno scenario inaccettabile»

Solo volontari sui mezzi di soccorso senza più personale professionale Lo prevede il «riordino» dei servizi che scatena la ribellione dei sindaci
Con la riorganizzazione del 118, che è imminente, Iseo perderebbe il cosiddetto «mezzo di soccorso infermierizzato». Vale a dire che sulle ambulanze impiegate per gli interventi di soccorso, non ci sarà più la figura dell´infermiere professionale, ma solo i soccorritori volontari.
Ne consegue che le persone colpite da malore o infortunate, non potranno beneficiare da subito di eventuali cure con i farmaci più adatti, e le loro patologie non potranno essere diagnosticate con la strumentazione di bordo. Perchè i volontari non sono abilitati a svolgere le stesse funzioni dei «professionisti».
QUESTO SCENARIO ha indotto il primo cittadino di Iseo, Riccardo Venchiarutti, che è anche presidente del Distretto socio-sanitario n. 5 Sebino, a prendere posizione.
Il sindaco ha chiesto per iscritto che sia mantenuta nel capoluogo sebino la postazione Msi (mezzo di soccorso infermierizzato): la lettera è stata inviata a Brescia e a Milano a nome e per conto anche dei sindaci degli altri paesi che fanno parte del Distretto, cioè Sale Marasino, Sulzano, Marone, Zone, Monte Isola, Passirano, Paderno Franciacorta, Monticelli Brusati, Provaglio d´Iseo, Cortefranca e Paratico.
Destinatari della richiesta dei sindaci sono il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, l´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani, la presidente della commissione Sanità Margherita Peroni, e il direttore di Areu Brescia, Claudio Mare.
«LA POSTAZIONE del mezzo infermierizzato di Iseo - scrive Venchiarutti - è stata ed è efficace e necessaria, viste la distanza sul territorio delle altre postazioni infermierizzate e medicalizzate, l´estensione territoriale del Distretto, che include l´intero comprensorio della Comunità montana del Sebino bresciano, e la crescita della popolazione nel periodo estivo: tutto questo richiede un servizio qualificato».
Ecco allora la richiesta di riconsiderare la decisione di cancellare l´attuale postazione. Un servizio che, al presente, fa base al nosocomio di Iseo, e funziona ai sensi della convenzione stipulata tra l´azienda ospedaliera «Mellino Mellini» e il gruppo della Croce rossa italiana di Iseo.
Tra le opzioni sul tavolo, stando alle indiscrezioni che circolano, ci sarebbe pure l´opzione di togliere l´ambulanza della Croce rossa dall´ospedale di Iseo per dislocarla nella sede della Croce rossa stessa, nell´ala Nord della residenza sanitaria e assistenziale «Cacciamatta», in via per Rovato.
In qual caso, i sei autisti-soccorritori attualmente in forza al Pronto soccorso di Iseo, dovranno limitarsi ai soli trasferimenti di pazienti. Niente più uscite per le chiamate dal territorio, insomma.
«La cosa che più preoccupa, tuttavia - commenta un camice bianco dell´ospedale di Iseo - è la proposta di togliere l´infermiere dall´ambulanza di primo soccorso: i volontari svolgono un ruolo prezioso e meritorio, ma non sono autorizzati a somministrare farmaci o a usare i mezzi in dotazione, tranne il defibrillatore. Eppure si sa che la prima ora è decisiva per il recupero di eventuali deficit cerebrali o motori. L´infermiere a bordo non è un costo, ma un risparmio per la comunità, se si pensa al benessere futuro delle persone soccorse».
Il confronto è avviato, si attendono sviluppi. Giuseppe Zani
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Una sforbiciata inaccettabile al diritto alla salute.
Speriamo in una risposta immediata.

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