Archivio blog

giovedì 3 novembre 2011

FRANCIACORTA: NON SOLO VINO

In questo periodo, al monastero di S.Pietro in Lamosa, si sta svolgendo il convegno sul “Piano strategico della Franciacorta”: l'obiettivo è quello di unire 19 comuni per un progetto unitario di valorizzazione della zona, sotto l’aspetto economico, sociale e culturale.
Qui un articolo del Giornale di Brescia del 30 ott. 2011, dove viene messa in risalto l’eccessiva cementificazione:
«Basta cemento o il vino rischia»

PROVAGLIO D'ISEO «Se non si cambia, se non si smette di gestire il territorio nella maniera disinvolta con cui si è fatto negli ultimi anni, la Franciacorta vitivinicola non andrà avanti. Anzi, non potremo nemmeno mantenere l'attuale posizione». Parole di Maurizio Zanella, presidente del Consorzio per la Tutela del Franciacorta. Il suo intervento ieri mattina è stato un appello agli enti locali, affinché «valorizzino il patrimonio Franciacorta. Il progetto del vino non esiste se non c'è corrispondenza fra la qualità del prodotto e la qualità del territorio di provenienza. Basta cemento inutile». Il Consorzio di Tutela crede «al Piano strategico e si impegnerà anche finanziariamente per la sua redazione». Il Piano strategico - frutto di studi e ragionamenti fra i soggetti pubblici e privati - definirà problemi, temi, progetti concreti sul futuro dell'area. Zanella, però, ha posto un paletto: «Partecipiamo a patto che i confini della Franciacorta coincidano con quelli definiti per il Consorzio nella Gazzetta Ufficiale». Niente Castegnato, per dire, che pure è fra i 19 Comuni che hanno promosso lo studio preliminare al Piano strategico. «Non è per escludere: semplicemente non possiamo operare al di fuori di quel perimetro». Ciò non toglie - secondo Zanella - che altri Comuni possano partecipare in forma indiretta.
Sulla necessità che la Franciacorta parli come soggetto unico si sono soffermati Antonio Apparato, della Camera di Commercio («Noi ci siamo», ha ribadito), Giovanni Frassi, presidente della Fondazione Cogeme che ha tirato i fili del progetto («Adesso tocca ai sindaci darsi da fare»), Giuseppina Martinelli, primo cittadino di Provaglio.
Il sindaco di Rovato, Andrea Cottinelli, ha sottolineato l'esigenza di «considerare la Franciacorta nel suo insieme. Bisogna redigere una sorta di piano economico, che produca valore aggiunto. Al centro del nostro progetto deve esserci il miglioramento della qualità della vita dei residenti, i turisti seguiranno. Ma è necessario coinvolgere le scuole e i cittadini, far conoscere il progetto, costruire il consenso intorno ad esso. Se no resteranno regole e buone intenzioni senza seguito. Il territorio deve capire che si sta facendo l'interesse e il bene di tutti». e. mir.
-----------------------

PGT approvati o in corso permettendo, ce la faranno i 19 sindaci a frenare sul cemento?

Nessun commento:

Posta un commento

per non creare confusione si prega di inserire il commento non come anonimo ma indicando il nome