Fonte: Bresciaoggi,Venerdì 27 Maggio 2011
Il Fungo nucleare
lancia dei messaggi
ecologici esplosivi
Massimiliano Magli
L'opera d'arte creata con bottiglie in plastica raccolte via Facebook
Un dettaglio della scultura
Un fungo nucleare per lanciare un esplosivo messaggio artistico a sfondo ambientalista. La scultura - realizzata con con materiale reperito attraverso una raccolta di bottiglie promossa attraverso il social network Facebook - è frutto del sodalizio fra l'architetto Elena Scaratti e l'artista Maria Chiara Belotti.
La «creatura» della coppia di creativi di Palazzolo sarà esposta nel fine settimana a villa Mazzotti a Chiari.
Il «Fungo nucleare» - si diceva -, è una singolare opera d'arte realizzata esclusivamente grazie al recupero di bottiglie in plastica.
A questo capolavoro hanno collaborato amici, parenti, vicini di casa delle artiste, ma anche ristoranti, scuole e bar. La catena ha coinvolto alla fine oltre cento persone.
Il fungo nucleare, simile a un totem, è alto tre metri e contiene circa duemila bottiglie di diversa forma e dimensioni.
«Facebook, passaparola e visite porta a porta sono stati i nostri strumenti creativi - spiega Scaratti -: ci sono serviti per raccogliere il più alto numero di bottiglie ma anche e soprattutto per attirare su questa iniziativa ecosostenibile l'attenzione di tante persone così da contribuire alla formazione di una sensibilità anche verso l'arte, come riciclatore di ciò che diversamente diventerebbe rifiuto».
Dietro questa iniziativa c'è anche un preciso impegno contro il nucleare, non a caso le due artiste sono attiviste in vista del referendum del 12 e 13 giugno.
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