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giovedì 29 settembre 2011

Consiglio comunale del 27 settembre

qui il verbale della seduta:
http://openwebcortefranca.cogeme.com/albo/albo_dettagli.php?id=613

certo, la cosa migliore è partecipare di persona, se possibile...ma un verbale che riporti una sintesi degli interventi dei consiglieri nel dibattito (come è previsto dal regolamento di altre Amministrazioni) renderebbe più comprensibili queste aride pagine...
buona lettura...

domenica 25 settembre 2011

Un regolamento per i fitofarmaci, magari due


La riunione di cui si parla nell'articolo si è tenuta mercoledì 21 settembre, nella sala consiliare.
Aggiungiamo solo alcune brevi annotazioni:

- L’incontro è stato partecipato, con numerose presenze; molto sentito il tema dei possibili impatti sull’ambiente dovuto all’impiego e all’accumulo dei fitofarmaci utilizzati soprattutto nell'agricoltura intensiva (prevalentemente viticoltura) in Franciacorta.
- Sebbene le superfici a vigneto siano sempre più estese, dopo decenni di trattamenti – sostiene Legambiente – non si hanno a disposizione dati in merito agli effetti su suolo e acque, nonostante vengano impiegate sostanze ancora pericolose. Si spianano dossi, si disbosca per far posto alle vigne, la biodiversità sta scomparendo.
- Il percolare dei vari trattamenti fitosanitari è un rischio anche per la Riserva delle Torbiere, come risulta da vari rapporti scientifici e dalla necessità di uno studio agronomico (previsto dal Piano di gestione sin dall’1988).
- In merito alla stesura di un regolamento sovra comunale, da più parti si è sottolineata l’esigenza che l’iniziativa sia condotta principalmente dalle amministrazioni comunali (in primis deputate alla difesa della salute della popolazione) in collaborazione non solo col Consorzio, ma anche con le altre realtà agricole non consociate ed enti quali ASL, ARPA ecc...

- A Corte Franca negli ultimi tre decenni le aree
destinate a vigneto si sono quintuplicate fino a raggiungere l’estensione di 401 ettari (dato del 2006, VAS del PGT).
In molti casi i terreni vitati sono situati a ridosso di nuclei abitati e di strade frequentate, da qui la richiesta al Sindaco da parte di alcuni gruppi locali di adottare (in attesa del “regolamento franciacortino”) con una ordinanza misure minime di tutela dei cittadini (es. le condizioni meteorologiche devono essere tali da garantire la permanenza del fitofarmaco nelle sole aree da trattare, orari in cui effettuare i trattamenti con gli atomizzatori, le distanze da mantenere dall’abitato, le aree di rispetto ecc...).

diserbante in aree pubbliche?

La presenza di un'area disseccata in zona Budrio a Nigoline, in mezzo al verde rigoglioso alimentato dalle recenti piogge, ha attratto l'attenzione di qualcuno...si tratta di area pubblica, di proprietà comunale, presumibilmente trattata con un diserbante.
Qui le due foto inviate alla nostra associazione:

lunedì 19 settembre 2011

Corte Franca al setaccio

Il tempo è stato indulgente, una breccia tra un temporale e l’altro nella mattinata di domenica scorsa,  tanti volontari, muniti di guanti, pinze, rastrelli e sacchetti si sono ritrovati a setacciare alcune zone del paese per asportare immondizia abbandonata.

I gruppi hanno preso di mira soprattutto via Provinciale, la zona del Budrio a Nigoline, sentieri e fossi dietro il centro commerciale di Timoline, assistiti da alcuni volontari della Protezione Civile e dalla Cooperativa Solidarietà Provagliese, che ha messo a disposizione due furgoni per il carico del materiale raccolto.

Particolarmente vigili i bambini che non si lasciavano sfuggire neanche il più piccolo oggetto.
Qualcuno si è anche presentato provvisto di un capiente caratì, sapendo di un particolare fosso (il Pissine), dove si possono pescare televisori, cucce di cane, cassette, ruote di biciclette e altro: l’impresa è stata ardua, causa effusioni fetide provenienti da rifiuti, quelli che l’occhio magari non vede, ma il naso sente.

A parte tali olezzi, il clima che si è respirato è stato quello della solidarietà, dell’esigenza di mettersi in relazione per tutelare gli spazi pubblici, prendendo ancor più coscienza che, oltre a ripulire, si dovrebbe imparare a non sporcare.

Una occasione quella del PiM che ha sollevato tra gli aderenti anche la necessità e la voglia di riappropriarsi del proprio territorio prendendosene cura non in maniera episodica, ma sistematica.
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N.B.
-Per altre fotografie vai al sito de La Schiribilla.
-In alcuni Comuni le Amministrazioni organizzano gruppi di volontari per la manutenzione di varie aree pubbliche. Ad esempio, a Castegnato, la Giunta ha disciplinato gli interventi di collaborazione dei volontari che intendono o intenderanno curare parchi e giardini pubblici: tutti i volontari devono avere almeno 16 anni e saranno assicurati per infortuni e vita, nonché per responsabilità civile verso terzi conseguenti alle mansioni loro affidate. Verrà fornito un tesserino di riconoscimento, attrezzi e strumenti per intervenire.

Una proposta in tal senso, da adattare alle caratteristiche del nostro territorio, si potrebbe fare alla nostra Amministrazione, magari non appena verranno istituiti i "gruppi obiettivo", previsti dal programma elettorale. Chi vuole inviarci suggerimenti, segnalazioni, fotografie ecc. può scrivere a segreteria.parcico@cortefranca.org

sabato 17 settembre 2011

Cartelli in Franciacorta. Mani ignote, ma consapevoli.

Apprendiamo dal Giornale di Brescia (16 sett. 2011) che ad Erbusco durante la notte mani ignote hanno modificato diversi cartelloni pubblicitari del «Franciacorta». Sui pannelli, posizionati fra i filari dei vigneti che accompagnano l'autostrada, sono stati applicati degli striscioni di carta.
Obiettivo: modificare il senso di promozione enologica e turistica del cosiddetto «brand» Franciacorta. Il tono dei messaggi veleggia fra l'ironia e la denuncia politica. Emblematico quanto accaduto al grande cartellone posto ai piedi del Monte Orfano, a Erbusco, dove sopra la scritta «Franciacorta» è comparsa la frase «Veleni, sfruttamento e cemento».

Per i “veleni e sfruttamento" vi rimandiamo ai post precedenti.
Per il “cemento” basterebbe guardarci intorno e valutare le previsioni dei vari PGT dei comuni della Franciacorta.
A questo proposito vi segnaliamo anche un articolo di Bresciaoggi, che offre una efficace fotografia della situazione in provincia di Brescia, e il comunicato stampa di Legambiente Lombardia  "Cementificazioni: saldi di fine stagione per 688 comuni", in cui l'associazione denuncia gli effetti del “Decreto Sviluppo” che, in Lombardia come in tutte le regioni italiane, consente che i Piani Attuativi comunali siano adottati e approvati con un rapido passaggio al chiuso della Giunta Comunale, senza sottoporsi alla discussione e alla votazione in Consiglio.

Qui l'articolo tratto da  Bresciaoggi (14 settembre 2011) :
LA SCHEDA. Dall'intera provincia fioccano richieste di edificabilità su aree agricole strategiche
Il trend: più cemento per tutti

Arriva dalla Valcamonica il «grosso» delle domande: centri turistici e campi da golf al posto di pascoli e boschi
Fra le 135 richieste figura anche una zona agricola attorno all´autodromo di CastrezzatoSono 47 su 206 (un quarto del totale) i Comuni bresciani che hanno chiesto alla Provincia di poter cementificare più zone agricole di quanto concesso nel Piano territoriale di coordinamento. Un'inversione di tendenza, dunque, rispetto al processo, pur timido, che negli ultimi anni aveva aumentato le tutele formali per le aree di pregio del territorio, e in particolare per l'agricoltura.

Le richieste più «esose» sono quelle di Ponte di Legno e di Roccafranca (che hanno chiesto quasi un raddoppio dell'area urbanizzata), seguite da quelle di Niardo, Cologne, Losine, Vione e Temù (nei boschi e pascoli di questi due Comuni si vuole realizzare un campo da golf).

Insomma, se ad oggi nel Bresciano si cementificano 2 ettari al giorno di territorio (dossier Legambiente 2009  ), non pare che il futuro riservi un'attenzione migliore all'ambiente, al paesaggio e alle aree con una storica e forte vocazione agricola.

Cospicue le richieste della Valcamonica: oltre ai Comuni citati, ricordiamo Artogne e Piancogno, dove sembra di evincere che le amministrazioni intendano superare la crisi economica aprendo nuove possibilità al «mattone». Non è da meno Castrezzato (ha chiesto di togliere i vincoli a fianco dell'autodromo di Franciacorta), ma vogliono meno aree agricole anche Marcheno (Valtrompia), Seniga (Bassa estrema), Moniga del Garda, Nuvolera e Prevalle.

Montirone anziché far leva sul pasticcio giuridico della Provincia (che ha messo nel piano cave la cava Cascina Betulla, vincolata ad area agricola strategica) chiede di far cadere i vincoli. Il che, come effetto collaterale, finirebbe per cosituire un assist ai cavatori.

Ci sono poi richieste che prevedono compensazioni (altre zone verdi al posto di quelle richieste come edificabili): è il caso di Capriolo, Angolo Terme (vuole rendere turistiche zone agricole alla Presolana), Darfo Boario, Paitone, Palazzolo, Erbusco, Desenzano.
Curiosità: unico comune a volere meno cemento è San Felice del Benaco.P.GOR.

venerdì 16 settembre 2011

IL CONVEGNO a Corte Franca. Crisi e politica. Cosa ne pensano gli esperti

Fonte: Bresciaoggi 15 sett. 20011

IL CONVEGNO. A Corte Franca gli European Colloquia organizzati dall'istituto I.S.E.O. e da Pioneer Investments con esperti di livello internazionale e tre premi Nobel
«Salvare l'euro per evitare un grande choc»
Magda Biglia

Engle: «I costi di questa evenienza sarebbero davvero enormi L'Europa ha bisogno di leader forti per avvicinare Stati diversi»

Il gravissimo rischio di «contagio» della crisi greca, i Paesi alle prese con il dilemma apparentemente irrisolvibile fra risanamento del debito e sostegno alla crescita, le politiche economiche dell'Unione europea e degli Usa, la sopravvivenza stessa dell'euro. Temi di portata internazionale finiti sotto la lente di un nutrito gruppo di studiosi ed esperti di altissimo livello, protagonisti della giornata denominata «European Colloquia Series», organizzata a Relais di Franciacorta di Colombaro di Corte Franca, da Pioneer Investments e dall'istituto I.S.EO. per gli studi economici e l'occupazione: fondato dal premio Nobel per l'Economia, Franco Modigliani, è oggi presieduto da un altro Nobel, Roberto Solow; come da acronimo ha sede nella città sebina, il cui sindaco attuale, Riccardo Venchiarutti, ne è vice presidente.

RELAZIONI e tavole rotonde si sono alternate come da programma proponendo vari spunti di riflessione, nel tentativo di lanciare messaggi rassicuranti e individuare possibili suggerimenti e soluzioni, davanti a un folto gruppo di investitori, soprattutto professionali. Esponenti del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e delle banche; ed ancora, economisti e tre Nobel dell'Economia, di fronte ad una crisi senza precedenti, hanno concordato sul fatto che i governi europei hanno ancora «munizioni in canna» per evitare il disastro della fine dell'euro, che avrebbe costi inimmaginabili. Un quadro ancora difficile, dunque, che non dà certezze neppure sul fronte degli investimenti. Persino i tre insigniti del massimo riconoscimento per l'Economia, il britannico-cipriota Christopher Pissarides (nel 2010), lo statunitense Robert Engle (2003), l'inglese sir James Mirrlees (1996), hanno confessato di tenere le loro disponibilità liquide su conti correnti, rinunciando a rendimenti più elevati in cambio di una maggiore sicurezza. Niente azioni, al massimo qualche operazione rivolta ai Paesi emergenti, all'Australia, alla Nuova Zelanda. E soprattutto a lungo termine.

OBIETTIVO sulla finanza, ma non solo. Lo spunto è venuto dal piano del presidente Usa, Barack Obama, d 450 miliardi di dollari per il lavoro: è stato apprezzato in sala, anche se nessuno crede che sarà approvato. «I repubblicani non hanno alcun interesse a un miglioramento in vista delle prossime elezioni», ha detto Engle. E l'Europa? Senza una politica fiscale comune «non riuscirà a sostenere la moneta unica». Inoltre, deve fare i conti con parecchi Stati in difficoltà, non solo la Grecia, molto «infettiva» secondo Marco Buti, direttore generale agli Affari economici e monetari della Commissione Ue. «Non si possono ritagliare chirurgicamente i confini - ha detto - né si può governare una ristrutturazione ordinata». Ma si soffre anche in Spagna e in Italia e non solo, considerato che Moody's ha declassato anche due banche francesi.

IN QUESTA situazione Mirrlees ha indicato nella Germania un «possibile traino», ma deve avere il coraggio di «aumentare il suo deficit per rilanciare la spesa, lei che può, e aiutare chi è in difficoltà». Solo aumentando gli investimenti, «invece che tagliando, si ridà vita ai consumi, come insegna la Cina», ha aggiunto. Ed è necessario intervenire su «tassi di disoccupazione elevati nel Sud Europa». Una tesi condivisa anche da Pissarides: sacrificare l'occupazione alla salvaguardia del debito pubblico è un errore. «Non è una buona idea - ha sottolineato -: servono misure più mirate, come ad esempio quelle adottate dai Paesi scandinavi». Per quanto riguarda la manovra messa a punto dal Governo italiano è stata giudicata ancora insufficiente da Robert Wescott, ex consigliere economico di Bill Clinton: «Occorre prestare più attenzione ai mercati». Il Fondo monetario, secondo Mirrlees, farà pressione sul Paese, perchè contrariato da questo «piano depressivo. È vero che non c'è molto margine, considerato l'elevato livello di indebitamento, ma si potrebbero studiare soluzioni diverse e più equilibrate».

PIÙ TASSE e meno spesa pubblica è una ricetta bocciata anche da Robert Engle, convinto che l'Europa necessiti di «leader forti, capaci di coordinare e avvicinare Stati diversi tra loro. Non vedo - ha aggiunto - come Berlusconi sia capace di fare questo». L'obiettivo, comunque, non è tanto salvare l'Europa (in quanto entità fisica), quanto salvare l'euro, la cui fine, come ha evidenziato Engle «non potrebbe essere che un grande choc». Il Nobel ha prospettato le difficoltà nel prevedere quello che succederà «perchè non abbiamo esperienza del passato», ma un dato è certo: «i costi di una tale evenienza sarebbero davvero enormi».
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Fonte: Giornale di Brescia 15 sett. 20011

I Nobel a Corte Franca: si esce dalla crisi solo creando maggiore occupazione


Engle, Mirrlees e Pissarides al summit dell'Istituto Iseo e Pioneer Investments:
in Europa manca un vero leader, Berlusconi, Merkel e Sarkozy non lo sono

CORTE FRANCA A cosa dobbiamo il tracollo dei nostri titoli in Borsa? Perché i giovani oggi fanno così fatica a trovare lavoro? L'aumento di un punto percentuale dell'Iva e di 3 punti del prelievo fiscale per i redditi più elevati potrà servire a risanare il debito o metterà un freno all'economia? E alla fine di tutto, quale sarà il conto che dovremo pagare? Chi pensava di riuscire ad ottenere certezze granitiche dalle analisi dei tre Nobel dell'economia, Robert Engle, James Mirrlees e Christopher Pissarides, si sbagliava di grosso. Dagli «European Colloquia» di Corte Franca - la manifestazione internazionale promossa dall'Istituto I.S.E.O. con Pioneer Investments - sono emersi tutti i paradossi di una crisi di dimensione planetaria e che trae forza dal debito di Grecia, Italia e Spagna.

Ma il paradosso è proprio questo: l'analisi della crisi tiene conto di variabili macroeconomiche ed a questo punto il debito pubblico non rappresenta un problema. Lo ha spiegato il Nobel in carica per l'economia, Christopher Pissarides, «Non dobbiamo ingigantire troppo il problema del deficit, il vero problema è l'occupazione e non è una buona idea che i governi riducano le spese. Nell'area Ocse ci sono oltre 44 mln di disoccupati. Per diminuire la disoccupazione, servono misure mirate, come quelle adottate nei Paesi Scandinavi».

E l'Italia? Secondo il premio Nobel il nostro Paese è gravato da troppe zavorre, troppe rigidità «ha bisogno di riforme che accrescano la flessibilità nel mondo del lavoro. Ad un basso sostegno ai disoccupati si contrappone una troppo elevata protezione dei lavoratori a tempo indeterminato», che secondo Pissarides costituiscono un «caso molto insolito». In Italia c'è un servizio di collocamento al mercato del lavoro poco efficiente - spiega -. I giovani fanno troppo affidamento sulla famiglia e non è una buona cosa per l'economia. Per questo è necessario favorire servizi di collocamento professionali». Stesse tesi sono sostenute anche da James Mirrlees (Nobel 1996): «Il problema della disoccupazione nel Sud Europa deve essere affrontato insieme al quello del debito. Grecia e Spagna hanno tassi di disoccupazione del 20%; un piano di austerità non può che aggravare il problema».

La soluzione non può che arrivare dalla Germania: «solo i tedeschi possono fare qualcosa aumentando il proprio deficit a favore di Paesi come la Grecia».

E sul fronte Italia? Di una cosa è certo James Mirrlees, le misure della Manovra non sono sufficienti per risanare i conti pubblici e la Bce e il Fondo Monetario faranno pressione. «Premetto che aumentare le tasse non aiuta mai la crescita economica. Se è accettabile l'aumento dell'Irpef del 3% sui redditi più elevati, perché non ha impatto sui consumi, l'aumento dell'Iva è una misura che va nella direzione sbagliata. Il Fmi e Bce faranno pressioni perché il pacchetto non è sufficiente».

Una crisi figlia dell'Europa e della mancanza di una vera politica europea. Lo ha ricordato anche il presidente Obama. «Paghiamo l'assenza di una leadership forte, capace di coordinare ed avvicinare Stati così diversi tra loro», sostiene Robert Engle (Nobel 2003). La politica europea ha grande responsabilità in questa crisi. Non vedo politici in grado di guidare verso una soluzione. Non lo è Berlusconi - sostiene -; ma non può farlo nemmeno la Merkel, perché è troppo presa da conflitti interni; Sarkozy ha le caratteristiche per questo ruolo».

Ogni guerra ha i propri eroi. E le battaglie quotidiane della crisi vede in prima fila le banche centrali. Lo ha detto il direttore del Fmi, Arrigo Sadun: «Fra gli eroi di questa crisi ci sono le banche centrali. Se non fossero intervenute con decisione e coraggio non credo che oggi ci troveremmo qui, bisogna riconoscere che le loro politiche monetarie sono state strumentali e decisive nel passato, lo sono ancora adesso e temo che continueranno ad esserlo anche in futuro».
Roberto Ragazzi r.ragazzi@giornaledibrescia.it

giovedì 15 settembre 2011

In una terra ospitale, educhiamo all'accoglienza

Vi segnaliamo quattro serate sul tema dell'accoglienza
1° incontro: venerdì 16 settembre, ore 20,30
"L'uomo creatura responsabile ed ospitale"
Cazzago San Martino,
centro diurno Cascina Sorriso, via Verdi
qui la locandina con ulteriori informazioni

lunedì 12 settembre 2011

Arriva il PiM: armiamoci di guanti e sacchetti

PiM ovvero "Puliamo il mondo" è il nome dell'iniziativa di Legambiente, alla quale il nostro Comune aderisce per la prima volta.

È in programma il coinvolgimento di alunni dell’Istituto scolastico, già da tempo impegnato a seguire progetti a carattere ambientale, mentre domenica 18 settembre la mattinata è aperta a tutti i cittadini: partecipare è facile, basta presentarsi all’appuntamento alle ore 9 presso il Parco Conicchio, possibilmente segnalando la propria adesione alla segreteria comunale al fine di poter meglio organizzare i gruppi da dirottare sulle zone pubbliche da ri-pulire.
Qui la locandina dell’iniziativa di domenica con tutte le informazioni



Anni fa il livello di sviluppo e di benessere di un paese era misurato in base alla quantità di rifiuti prodotti; oggi fortunatamente si dà valore alla loro diminuzione e, stando all’ultimo rapporto ISPRA, la quantità è in calo
ma nel contempo si registra un aumento dei costi di gestione.

Rimane quindi prioritario non solo attuare puntualmente la raccolta differenziata, ma soprattutto ridurre i rifiuti alla fonte, magari anche modificando stili di vita troppo protesi verso lo spreco e il consumo di beni effimeri.


A livello individuale possiamo già fare tanto, ma molte azioni sono possibili anche a livello amministrativo: ad esempio, la riduzione della produzione di rifiuti cartacei, l’attenzione alla gestione delle mense scolastiche, il coinvolgimento della grande distribuzione e dei piccoli esercenti (per la riduzione degli imballaggi, la diffusione di prodotti sfusi e alla spina, la distribuzione delle eccedenze alimentari verso strutture di sostegno agli indigenti...).

E magari prestare attenzione anche nell’organizzazione di feste, sagre ed eventi vari? A questo proposito in alcune regioni e province è possibile aderire alle “ecofeste” *, progetti che prevedono la sostituzione di stoviglie e posate usa e getta in plastica con stoviglie lavabili in ceramica, vetro e metallo o biodegradabili (avviabili a compostaggio) e la gestione differenziata degli altri rifiuti prodotti in occasione della preparazione e del consumo dei pasti.
*v. anche: http://www.asia.tn.it/index.php?id=139
                http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=107227


In conclusione, sia a livello individuale che amministrativo, sono tante le azioni che ci possono permettere di ridurre i rifiuti, salvaguardando l’ambiente e risparmiando energia e risorse.




sabato 10 settembre 2011

Pezzi grossi a Colombaro

Fonte: Bresciaoggi 10 Settembre 2011
IL CONVEGNO. Mercoledì prossimo a Colombaro di Corte Franca l'edizione 2011 degli European Colloquia promossi dall'Istituto I.S.E.O. con relatori di fama mondiale

Brescia «faro» dell'Economia con tre Nobel

Giuseppe Zani

Engle, Mirrlees e Pissadires a confronto con altri «big» per dare risposte e prospettive su mercati, lavoro e risparmio
I.S.E.O. - l'Istituto di studi per l'economia e l'occupazione, fondato da Franco Modigliani - trasferisce gli «European colloquia» dalla capitali europee in Franciacorta, ma conferma l'orizzonte sul mondo intero. L'APPUNTAMENTO è per mercoledì 14 settembre, al Relais di Franciacorta, a Colombaro di Cortefranca. Per l'intera giornata tre premi Nobel per l'Economia e alcuni responsabili economici di enti europei e internazionali (si veda a fianco) si confronteranno su temi di scottante attualità di fronte a una platea di 300 imprenditori, accademici e studenti provenienti da tutto il pianeta: un confronto di livello per analizzare e contribuire a offrire risposte e nuove prospettive in tempi nei quali le dinamiche del lavoro e della finanza restano un rebus per gli stessi specialisti. Il summit, dal titolo «Un'epoca di macro e micro frizioni», cade in un periodo caratterizzato da forti squilibri e tensioni, sia a livello microeconomico (dove spesso si riflettono strutturali imperfezioni dei mercati), sia a livello macroeconomico considerati gli effetti internazionali della crisi scoppiata nel 2007. Come interpretarli e come affrontarli? «Il convegno - ha spiegato Riccardo Venchiarutti, vicepresidente dell'istituto con sede a Iseo, nonchè sindaco del capoluogo sebino - vuole proporre un'analisi di alcuni aspetti salienti degli squilibri correnti, con un focus particolare sui argomenti di attualità: i rapporti economici internazionali e le prospettive per l'Europa e per i Paesi emergenti, la volatilità dei mercati finanziari e la possibilità di controllare il rischio nei portafogli di investimento, il risparmio delle famiglie e i fattori che possono contribuire alla sua crescita».

SARANNO AFFRONTATE temi di particolare interesse come la sostenibilità di una crescita del debito sull'economia, la crisi di credibilità che sta investendo l'Italia, la Grecia e il Portogallo, il pareggio di bilancio, gli effetti delle politiche recessive sull'occupazione e sul welfare, la speculazione finanziaria e le reazioni dei mercati. Relatori d'eccezione i Nobel Robert Engle (2003), James Mirrlees (1996) e Christopher Pissarides (2010). Il più importante contributo alla scienza economica di Engle, statunitense, è riconducibile allo sviluppo di un metodo per analizzare movimenti imprevedibili nei prezzi dei mercati finanziari e nei tassi d'interesse: un'accurata previsione di tali movimenti è essenziale per quantificare e gestire efficacemente il rischio. L'inglese Mirrlees spicca, tra l'altro, per i brillanti risultati conseguiti nell'analisi del bilanciamento tra equità sociale ed efficienza della produzione in un sistema di tassazione. Pissarides, britannico-cipriota, emerge per la sua indagine su alcune tematiche proprie della macroeconomia, quali il pieno impiego, le politiche di sviluppo economico e le torbulenze finanziarie.

CON I TRE Nobel si confronteranno economisti e docenti tra i più conosciuti: tra loro anche Arrigo Sadun, del Fondo Monetario Internazionale, e Marco Buti, della Commissione europea. Nessun membro del Governo italiano è annunciato, al momento. L'appuntamento di mercoledì prossimo si inserisce nella serie di incontri «European colloquia» nata nel 2006. Dopo l'esordio a Praga, nel 2006, tappa a Vienna nel 2007, quindi nel 2008 a Venezia e nel 2010 a Londra. Ora la scelta di I.S.E.O. (istituto oggi presieduto dal Nobel Robert Solow), e del partner organizzativo e scientifico, Pioneer Investments, cade sulla zona del Sebino e della Franciacorta. L'ingresso è a invito (per tentare un accredito: segreteria istiseo.org). «È un evento importante anche sotto il profilo turistico - ha aggiunto Riccardo Venchiarutti -: per un paio di giorni il comprensorio sarà invaso da imprenditori, accademici e studenti interessati pure a conoscere le bellezze del territorio». In questa direzione muove anche la decisione di offrire a tutti i partecipanti, al termine dei lavori, la possibilità di compiere una visita guidata alla scoperta degli angoli più fascinosi del lago; oppure effettuate un tour a bordo di un battello attorno a Montisola. Immancabili, in serata, alcuni assaggi in un'azienda vitivinicola della Franciacorta.

dialetto e scrittura

Pàrlô come t’à ’nsegnàt tò màder...
e magari impariamo anche a scrivere correttamente in dialetto...
Ecco l'iniziativa del GAG :
Se ti va di imparare a scrivere il tuo dialetto...

Nella seconda metà di ottobre... (data e luogo sono ancora da fissare con precisione) il GAG organizza un corso che si articolerà in 4 incontri.
Saremo più precisi nel giro di poco tempo.


Intanto tu pensaci.

sabato 3 settembre 2011

15° censimento nazionale

-Il Censimento nazionale della popolazione è un’indagine statistica realizzata ogni dieci anni.

Riguarda tutte le famiglie, italiane e straniere, che risulteranno residenti o presenti nel nostro territorio alla data del 9 ottobre 2011.
A partire da metà settembre, arriverà a tutte le famiglie il questionario del Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011.
Sul sito dell'ISTAT si legge che sarà anche possibile compilarlo direttamente via web

IL COMUNE DI CORTE FRANCA HA RIAPERTO IL BANDO
PER IL REPERIMENTO E LA SELEZIONE DI ASPIRANTI RILEVATORI DEL 15° CENSIMENTO: le domande vanno presentate entro il prossimo 12 settembre