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giovedì 23 giugno 2011

A Corte Franca il difensore civico non c’è più da oltre un anno. Che fare?

Il taglio delle poltrone
Per contenere la spesa pubblica la Finanziaria per il 2010 e un successivo decreto legge hanno imposto ai Comuni, tra l’altro, la soppressione del servizio del difensore civico, che è contemplato, nel nostro paese come in tanti altri, dallo Statuto comunale.

Quindi, mentre i troni dei parlamentari sono ancora ben saldi e rimangono scandalose le spese dei partiti e degli eletti dal popolo sovrano, a partire dal 2011, la sforbiciatina ai costi della politica locale fa sparire anche “la poltrona” della difesa civica comunale, che rappresenta il diritto del singolo ad essere tutelato nel rapporto con la Pubblica Amministrazione.

Sul sito web del Comune si trovano ancora le indicazioni per gli orari di ricevimento, ma risulta che a Corte Franca il difensore civico non sia più disponibile già dallo scorso anno.
Ma quanti lo sanno?

C’è una alternativa a tutela del cittadino?
È previsto che i Comuni possano convenzionarsi con la Provincia (ma le Province non dovevano essere abolite?) in modo che le funzioni dei difensori civici comunali possano essere svolte da quelli provinciali, che si chiameranno difensori civici territoriali.

Il fatto è che non tutte le Province hanno istituito il difensore civico e la Provincia di Brescia è fra queste.

Dunque a chi ci si può rivolgere per segnalare eventuali disfunzioni, abusi, carenze o ritardi e tutelare le proprie ragioni nei confronti dell’Amministrazione comunale?

Entra in gioco il difensore civico regionale
Rivolgendosi all’Ufficio Relazioni col Pubblico della Provincia di Brescia (URP, urp@provincia.brescia.it, tel: 030 3748607 ) si viene indirizzati a contattare un apposito Ufficio per la difesa civica (con sede a Brescia in Palazzo Broletto, tel. 030 3749307, dal lunedì al venerdì, ore 8-14,30), dove un responsabile ha il compito di raccogliere/vagliare le richieste dei cittadini e, se pertinenti, di trasmetterle alla difesa civica regionale lombarda. Da questo momento in poi il cittadino entra direttamente in contatto con l’Ufficio del difensore civico regionale.

Si accentua la distanza tra cittadino e territorio
Tutto l’iter è senz’altro facilitato oggi dalla trasmissione delle pratiche via mail, ma chi non ha confidenza con la navigazione internet dovrà trafficare con telefono e posta.
La cosa certa è che si pone un altro ostacolo alla partecipazione civica, si snatura un servizio che dovrebbe invece essere radicato nella realtà locale, si accentuano le distanze tra cittadino e amministratori, venendo a mancare un contatto diretto personale e quindi un prezioso aiuto per orientarsi nell’intrico della Pubblica Amministrazione.

Meglio sorvolare poi sul fatto che anche alcune Regioni sono prive di questa figura e che in Italia manca il Difensore Civico Nazionale, alla cui assenza avevano finora supplito anche i difensori civici comunali.

Su 27 paesi che compongono l’Europa, 26 hanno il proprio difensore civico nazionale: in Italia da anni e anni una intera classe politica si disinteressa di tale nomina e ora ha pensato “bene” di calare la mannaia dall’alto anche a livello locale, nonostante per molti Comuni la spesa sia molto contenuta, in quanto spesso (come nel caso di Corte Franca) il servizio della difesa civica è stato ridotto nell’orario ed è condiviso con altre Amministrazioni limitrofe .

domenica 19 giugno 2011

avviso: consiglio comunale giovedì 23 giugno





Amministrazione di Corte Franca: Fogazzi fa ricorso al Tar

Fonte: Bresciaoggi, Domenica 19 Giugno 2011

CORTE FRANCA
Sconfitto per un voto Fogazzi fa ricorso al Tar

A corte franca la lista civica «Fogazzi sindaco», sconfitta per un solo voto nelle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio, ha deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo di Brescia.

Nelle urne ha prevalso Giuseppe Foresti, che a capo della civica «Prima di tutto corte franca» con 1311 voti contro i 1310 di Fogazzi. Il ricorso era quindi nell'aria. Quello che fa notizia, caso mai, non è tanto il ricorso in sé, ma l'attesa così lunga nel decidere se presentarlo oppure no. Fatto sta che, dopo circa un mese di valutazioni, il dado Giuseppe Fogazzi ha deciso di presentarlo. «Era un atto dovuto verso i tantissimi cittadini che ci hanno votato - spiega l'ex sindaco - . Una sola scheda di scarto, dopo una serie di approfondite e meditate valutazioni, ci ha fatto ritenere giusto chiedere al Tar una verifica. Tuttavia, ne siamo consapevoli, i tempi del responso saranno sicuramente lunghi per cui intanto dai banchi dell'opposizione, noi continueremo a lavorare per il bene di corte franca».

Da parte sua il nuovo sindaco Giuseppe Foresti appare sereno sulla decisione presa dall'avversario politico. «Il ricorso è nelle facoltà di chi perde, per cui il fatto che Fogazzi ed i suoi abbiano ritenuto di rivolgersi al Tar non ci turba. Continuiamo con molta serenità e professionalità ad amministrare il comune così come gli elettori, fino a prova contraria, ci hanno chiamato a fare».F.SCO.
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Fonte: Giornale di Brescia 17.06.11


Corte Franca «Ricorso al Tar, ma non è guerra»
Il dopo voto di Corte Franca passa dal Tar

CORTE FRANCA Una sconfitta che, obiettivamente, non può non bruciare. Perdere la poltrona di sindaco per un solo voto è cosa davvero rara, che al primo cittadino uscente Giuseppe Fogazzi è toccata in sorte.

Una situazione talmente «sul filo» che spingerebbe probabilmente chiunque a richiedere una verifica ufficiale, del conteggio complessivo o dell'interpretazione delle schede dubbie, annullate o ritenute valide. E mercoledì 15 giugno infatti, nonostante non ci sia «nessuna intenzione di far guerre», la curiosità o la voglia di non lasciare nulla di intentato ha avuto la meglio anche sulle remore di Fogazzi, che nell'ultimo giorno utile stabilito dalla legge ha avanzato ricorso al Tribunale amministrativo (Tar), affinché l'esito della recente tornata elettorale venga passato alla lente d'ingrandimento.

«Perché abbiamo deciso di farlo? - spiega l'attuale ex sindaco-. Perché la questione non riguarda solo il sottoscritto e i candidati della nostra lista, ma anche le molte centinaia di elettori che ci avevano confermato la loro fiducia. Prima di prendere informazioni dettagliate credevamo che il ricorso avrebbe portato a un semplice riconteggio delle schede, o alla revisione delle 70 schede annullate, e ci pareva quasi inutile. Poi i nostri avvocati ci hanno spiegato che la valutazione riguarderà tutti i singoli episodi che fanno pensare a un'errata interpretazione delle norme (nell'attribuzione dei voti) da parte dei presidenti dei seggi, e questo ci ha convinto, perché in effetti potrebbe essere capitato».

Per nulla conflittuale nemmeno la posizione del primo cittadino in carica Giuseppe Foresti. «Il ricorso al Tar è un diritto di Fogazzi e questa scelta non ci offende di certo. Posso solo dire che il nostro gruppo è sereno e attende il responso della giustizia amministrativa senza patemi d'animo».
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Fonte: Giornale di Brescia 16.06.11


CORTE FRANCA

Elezioni perse per un voto: Fogazzi ricorre al Tar

CORTE FRANCA Ieri, nell'ultimo giorno utile stabilito dalla legge, Giuseppe Fogazzi, candidato sindaco di Corte Franca battuto di un solo voto dal neosindaco Giuseppe Foresti (1311 voti per Foresti, 1310 per Fogazzi), ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo perché annulli la proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e di consiglieri comunali, in esito alle consultazioni amministrative degli scorsi 15/16 maggio. Il ricorso, se giudicato formalmente «procedibile», comporterà il controllo delle schede elettorali e la nuova conta delle preferenze. Una verifica che era subito apparsa inevitabile dato il distacco risicatissimo tra i due antagonisti. Ricordiamo che a Corte Franca erano in lizza cinque candidati sindaco.

Corte Franca: la "nuova" Giunta

Bresciaoggi, Venerdì 10 Giugno 2011 PROVINCIA, pagina 25


CORTE FRANCA. Il caso di Piera Pizzocaro
L'assessore divide: bocciata dalle urne promossa in Giunta
Fausto Scolari
Le minoranze all'attacco «Uno schiaffo agli elettori» Dura replica del sindaco: «È una risorsa per il paese»

Varo con polemica per l'esecutivo di Corte Franca. La Giunta allargata non piace infatti alle minoranze. Nel mirino della Lega Nord e della lista «Fogazzi sindaco» è finita la scelta del primo cittadino Giuseppe Foresti di nominare un assessore esterno affidando le deleghe a Urbanistica, Lavori pubblici e all'Ecologia a Piera Pizzocaro che pur candidata nelle fila della maggioranza non è stata eletta. «Il sindaco impone al paese una scelta che i cittadini hanno bocciato con il voto - osservano in una nota congiunta le due forze di opposizione -. Affidarle comunque un assessorato è uno schiaffo alla democrazia partecipata e un metodo degno della logica di lottizzazione della vecchia politica».

Ironia della sorte, Piera Pizzocaro si occupa di Urbanistica anche nella Giunta guidata da Fogazzi, poi la scissione pre elettorale nel governo uscente ha rimescolato le carte.

«E' solo una questione di qualità e competenza degli assessori - afferma il sindaco Giuseppe Foresti respingendo le accuse -. Piera Pizzocaro ha grande esperienza nel settore urbanistica per questo va considerata una risorsa di cui l'esecutivo non può fare a meno». Il neoassessore dribbla le polemiche. «Sono orgogliosa di essere stata riconfermata nell'incarico da un sindaco diverso, questo significa che il mio operato è stato apprezzato a prescindere dagli schieramenti politici - osserva Piera Pizzocaro -. Mi spiace per le minoranze che la pensano diversamente. Dico solo che lavoro per il bene del mio paese. In campagna elettorale ho cercato di portare consensi alla lista più che alla mia persona. Il fatto di aver preso poche preferenze quindi non l'ho vissuta come una sconfitta. L'importante era la vittoria della squadra e ripeto, il bene della comunità».

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Fonte Bresciaoggi, Mercoledì 08 Giugno 2011


CORTE FRANCA. Eletto per una sola preferenza di scarto il primo cittadino ha presentato l'esecutivo in Consiglio comunale
Dopo voto-thriller, Foresti vara la squadra
Fausto Scolari
L'ex parlamentare Gei torna nell'esecutivo con la delega al Bilancio Luciano è il vicesindaco
Sala consiliare gremita per il debutto del nuovo Consiglio comunale

Dopo la più incredibile sfida elettorale che si ricordi, con la rimonta, il sorpasso e la vittoria per un solo voto, a corte franca si è insediata in Comune l'amministrazione Foresti.

Il pubblico delle grandi occasioni ha assistito al debutto del nuono Consiglio comunale, che per prima cosa ha provveduto alla convalida dei consiglieri eletti.

Per la maggioranza (Prima di tutto corte franca ): Marino Barbi, Anna Becchetti, Francesca Brescianini, Giovanni Gei, Alberto Luciano, Giulia Marini, Lorenzo Olivero e Raffaello Ongaro. Per le minoranze: Giuseppe Fogazzi (candidato sindaco lista civica Fogazzi sindaco) e Giovanni Sorteni; quindi Ernesto Campana (candidato sindaco della Lega) e Luigino Danesi. Dopo il giuramento, il neo-sindaco Giuseppe Foresti ha comunicato i componenti della giunta. Ad affiancare il primo cittadino Giuseppe Foresti, che si è tenuto per sè le deleghe alla a protezione civile, sicurezza e attività produttive, ci sarà come vicesindaco Alberto Luciano che sarà anche assessore ai servizi sociali.

Gli altri componenti della giunta saranno: assessore al bilancio, personale, commercio e turismo Gianni Gei; Anna Becchetti sarà assessore alla pubblica istruzione e al tempo libero; Piera Pizzocaro, assessore esterno, seguirà l'urbanistica, i lavori pubblici e l'ecologia. Il sindaco Giuseppe Foresti ha anche deciso di assegnare deleghe a due consiglieri comunali: Francesca Brescianini seguirà lo sport, Lorenzo Olivero comunicazione e politiche giovanili.

Dai banchi della minoranza il sindaco uscente Giuseppe Fogazzi, che ha perso per un solo voto (1311 contro 1310) ha fatto gli auguri a Foresti, ma nel contempo gli ha chiesto conto di un volantino ritenuto offensivo: la cosa potrebbe avere ulteriori strascichi. Nessun accenno invece al possibile ricorso sull riconteggio delle 74 schede nulle, che potrebbe riservare sorprese. Da parte sua, la Lega Nord, che siede anch'essa in minoranza, tramite il capogruppo Ernesto Campana nell'augurare buon lavoro al nuovo sindaco lo ha sollecitato a rivedere alcun i passi del Pgt, laddove viene prevista la soppressione di zone verdi.

Infine, le minoranze hanno obiettato in merito alla nomina ad assessore esterno di Piera Pizzocaro. «I cittadini non l'hanno eletta fra i consiglieri per cui non era il caso - secondo Fogazzi e Campana - di assegnarle un assessorato».

lunedì 13 giugno 2011

referendum: quorum raggiunto!!!


è proprio vero che
la PARTECIPAZIONE è UN BENE COMUNE!!!
Il quorum sui quattro quesiti referendari - acqua, nucleare e legittimo impedimento - è stato raggiunto: l'affluenza si attesta intorno al 57 % (dato non ancora ufficiale),
a Corte Franca intorno al 54%

Corte Franca: affluenza alle urne ore 15.00 13/06/2011


I Quesito, Privatizzazione dell'acqua   54,00 %

II Quesito, Profitti sull'acqua                53,98 %

III Quesito, Energia nucleare               53,95 %

IV Quesito, Legittimo impedimento     54,06 %

venerdì 10 giugno 2011

referendum popolare

l'ass. Partecipazione Civica Corte Franca




VOTA Sì (scheda rossa e scheda gialla) se sei contrario alla privatizzazione della gestione dell'acqua 

Scopo del referendum è evitare che la gestione dell’acqua potabile diventi strumento di profitti in mano a società private, senza avere la garanzia su miglioramenti di qualità del servizio.

L’esperienza dimostra che una gestione privata non garantisce di per sé servizi migliori ai cittadini, soprattutto in assenza di un sistema di regole e di un’autorità di controllo che le faccia rispettare. Per garantire migliori servizi, le privatizzazioni sono utili soltanto se generano l’instaurarsi di una sana e reale concorrenza; ma nel caso dell’acqua potabile questo non è possibile, dato che i servizi di distribuzione vincolano per loro natura il territorio  a un monopolio, senza possibilità di concorrenza alcuna.

Perché dunque obbligare a privatizzare?

Inoltre un recente documento della Corte dei Conti ha affermato che i profitti delle utility privatizzate si devono “in larga parte più che a recuperi di efficienza sul lato dei costi, all’aumento delle tariffe, che risultano notevolmente più elevate”.
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VOTA Sì (scheda grigia) se sei contrario alla costruzione di centrali nucleari
http://www.youtube.com/watch?v=xABa7fX8OHs
Il referendum propone di abolire un gruppo di articoli di legge che in pratica rilanciano la costruzione in Italia di centrali nucleari, interrotta, come è noto, dopo un referendum tenutosi nel 1987 (poco dopo l’incidente nucleare di Chernobyl). Se questi articoli vengono eliminati, si manifesta nuovamente la volontà dei cittadini italiani di non costruire nuove centrali nucleari all’interno del nostro territorio.

Oggi il nucleare non è per niente sicuro. E a chi vi dice che anche le centrali idroelettriche mietono vittime, ricordando la tragedia del Vajont, rispondete che quella diga è crollata perchè costruita sulle pendici franose del monte: lo si sapeva già allora prima di costruirla, ma l'affare era troppo appetitoso per rinunciarvi.

C'è poi il problema dello smaltimento delle scorie (ancora non è stato risolto del tutto per quelle delle centrali italiane chiuse dopo il referendum del 1987) e anche qui sappiamo quanto sia attivo il traffico  illecito dei rifiuti.

Meglio per ora, in attesa di un nucleare sicuro e pulito, puntare sul risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili e sulla ricerca scientifica.
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la legge è uguale per tutti?
Legittimo impedimento (scheda verde)


VOTA Sì se pensi che di fronte alla legge tutti dobbiamo essere uguali, compresi Ministri e Presidente del Consiglio, vota No se pensi che debba essere mantenuto lo scudo penale (legittimo impedimento) per Ministri e Presidente del Consiglio, i quali possono spostare nel tempo processi che li vedono imputati per reati comuni o commessi prima di assumere la carica che ricoprono
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MEMORANDUM
- si vota domenica 12 giugno dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 13 giugno dalle ore 7 alle ore 15
- attenzione: è probabile che le schede siano di tipo "carta copiativa": se sovrapposte,  si segnano anche quelle sotto, col rischio di annullarle
- l'effetto abrogativo del referendum ha una validità di almeno 5 anni








martedì 7 giugno 2011

acqua, nucleare, stili di vita...

La diocesi di Brescia, attraverso la commissione Giustizia e Pace, ha proposto alle parrocchie e alle comunità cristiane della nostra provincia un documento "che possa fare da traccia per occasioni di approfondimento nelle comunità locali".

Ecco un ampio estratto
ACQUA

1. L’acqua come dono di Dio
L’acqua è uno dei grandi doni della creazione, tramite i quali Dio dona la vita a tutte le sue creature...
2. Diritto e dovere di giustizia
Noi stessi, come tanti altri esseri viventi, siamo fatti in gran parte d’acqua e dipendiamo dal suo continuo ciclo. L’acqua è quindi essenziale per la vita delle persone e l’accesso ad essa costituisce un “diritto universale inalienabile” ...La fruizione di tale diritto è però preclusa a un gran numero di esseri umani, ponendo un grave problema di giustizia...
3. Un nuovo stile di vita
La Chiesa invita ad adottare stili di vita e comportamenti che tutelino questo prezioso bene comune, garantendone la disponibilità per tutti...
4. Bene comune legalmente riconosciuto
«L’acqua, per la sua stessa natura, non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale». La distribuzione dell’acqua ha dei costi, ma su di essa non si può fare profitto, in quanto il diritto al suo uso si fonda sulla dignità della persona umana e non su logiche economiche.
L’acqua è quindi un vero bene comune, che esige una gestione comunitaria, orientata alla partecipazione di tutti e non determinata dalla ricerca del guadagno di singoli o di società. Il diritto all’acqua deve dunque essere garantito anche sul piano normativo, mettendo in discussione quelle leggi che la riducono a bene economico.
I referendum sulla gestione dell’acqua mirano a salvaguardarla come bene comune e diritto universale, evitando che diventi una merce privata o privatizzabile, ma ripubblicizzandola mediante una forma di gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici.

ENERGIA NUCLEARE
1. Il vincolo morale del futuro: scorie e limitatezza
...non siamo responsabili solo delle conseguenze immediate del nostro agire, ma anche degli oneri che scarichiamo sulle generazioni future. L’industria nucleare lascerà quantità enormi di pericolose scorie radioattive da sistemare, un gran numero di centrali a fine vita da demolire, l’impossibilità di costruirne di nuove per l’esaurimento del minerale sufficientemente ricco d’uranio da rendere conveniente l’estrazione che è molto energivora.
2. L’etica della complessità, la sicurezza e la virtù della prudenza
Una centrale nucleare è un impianto molto complicato e quindi vulnerabile. Laddove c’è l’esigenza di prendere decisioni in presenza di rischi, occorre applicare il “principio di precauzione”, cioè di prudenza, in attesa di «acquisire conoscenze più approfondite» e, nel caso dell’energia nucleare, di «elevare i livelli di sicurezza».
Le quattro centrali che il governo vorrebbe costruire in Italia utilizzeranno la tecnologia del reattore francese EPR, per il quale le Agenzie per la sicurezza nucleare di Francia, Finlandia e Gran Bretagna avevano individuato, nel 2009, problemi nei sistemi di sicurezza. Va inoltre tenuto presente che Paesi avanzati stanno gradualmente uscendo dal nucleare e, anziché pensare a costruire nuove centrali, stanno investendo massicciamente nelle fonti alternative. La recente tragedia giapponese ha solo reso più evidente la pericolosità delle centrali nucleari. . La sicurezza, la salute, la vita delle persone sono valori non negoziabili: non possono essere barattati per qualche presunto risparmio della bolletta energetica.
3. La concentrazione del potere
Chi produce energia ha in mano i destini di una società. Una produzione energetica massiccia e concentrata mette a repentaglio la democrazia. Constatiamo oggi che le multinazionali del petrolio condizionano governi e politiche. Già oggi l’industria nucleare esige l’uso di tecniche duali (sinergia tra civili e militari) di progettazione, con controllo del militare che utilizza i prodotti residui per costruire armi convenzionali (uranio impoverito) o bombe atomiche ed è coperta da segreti che ne rendono poco trasparente la gestione. Dovremmo sfruttare fonti di energia diffuse e a disposizione di tutti, come il sole o il vento o l’acqua o la geotermia.
4. La colpevole pigrizia di passare ad un nuovo modello economico
...L’energia nucleare ci illude ancora una volta che sia possibile uno sviluppo materiale infinito. Più ritarderemo il maturare di una coscienza collettiva circa i limiti del mondo, più procureremo infelicità a noi e ai nostri discendenti. L’acqua, l’aria, i minerali, l’energia, tutto è presente sulla terra in quantità finita e quindi necessita di lucidità programmatica e di giustizia distributiva. Occorre una economia nuova: non più fondata sul falso presupposto dell’abbondanza, ma sulla realistica constatazione del limite...

Qui la versione integrale: http://www.diocesi.brescia.it/diocesi/uffici_servizi_di_curia/u_pastorale_sociale/creato/documenti/GIUPACACQNUC.pdf

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la posizione delle ACLI BRESCIANE

domenica 5 giugno 2011

iniziative referendarie

l'ass. Partecipazione Civica Corte Franca
invita ad andare a votare


APPUNTAMENTI nei DINTORNI
lunedì 6 giugno:
Passirano, Sala Civica Via Garibaldi n. 1 , ore 20.45
"L'ACQUA E' DI TUTTI O NO ?"
Relatori: Fabrizio Valli referente comitato 2 Sì per l'acqua bene comune
e Prof.Lovatti docente di filosofia e scrittore de LA Voce del Popolo
COMITATO PRO REFERENDUM DI PASSIRANO

mercoledì 8 giugno:
Passirano, Sala Civica Via Garibaldi n.1 , ore 20.45
"ENERGIA NUCLEARE ENERGIE RINNOVABILI, QUALE FUTURO ?"
Relatori: Prof. Bianconi docente università Brescia, Fisico nucleare
e Dott.Mantelli responsabile ACLI Brescia referente comitato Sì per fermare il nucleare
COMITATO PRO REFERENDUM DI PASSIRANO

giovedì 9 giugno
Monticelli Brusati, Sala Civica Comunale via Valle n.2, ore 20.30
L’Acqua è di tutti- Energia nuova, pulita e rinnovabile- Legittimo impedimento
Se ne parla con:
DON GABRIELE SCALMANA - Responsabile della Pastorale del Creato della Diocesi
VITO CRIMI - Comitato Bresciano per il Sì contro il nucleare
Avv. PAOLO LOMBARDI - Osservatorio Bresciano per la difesa dello Stato di diritto
COMITATO REFERENDARIO DI MONTICELLI BRUSATI

sabato 4 giugno 2011

12-13 giugno VOTIAMO Sì

Comitato Referendario Basso Sebino: ACLI Circoli di Iseo e Borgonato-Legambiente Basso Sebino-La Schiribilla-associazione Mariposa cooperativa commercio equo-solidale
per informazioni :SCRIVI UNA MAIL A circolo.iseo@aclibresciane.it
TELEFONA AL N° 348 7621546

1° referendum, ACQUA, scheda rossa: VOTIAMO Sì per fermare la privatizzazione dell’acqua.
È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. L'acqua è un bene comune, non è una merce.


2°referendum ACQUA, scheda gialla:VOTIAMO Sì per tenere fuori dal servizio idrico il profitto dei privati.
Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché la parte di normativa che si chiede di abolire è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.



3°referendum ENERGIA NUCLEARE, scheda grigia: VOTIAMO Sì per respingere il piano nucleare.
L’ attuale governo non intende rispettare i risultati del referendum dell’ 87, dopo Cernobyl, che impose la chiusura delle centrali nucleari.
Oggi, la tragedia del Giappone dimostra che fu una scelta giusta.
Le ingenti risorse che il Governo vuole destinare al nucleare vanno invece usate per incrementare il risparmio energetico, lo sviluppo delle energie rinnovabili e pulite, ecocompatibili con le esigenze del territorio.
Respingiamo la cosiddetta moratoria di 1 anno. Né ora né fra 1 anno.

Spot TV:http://www.youtube.com/watch?v=Tzktc9v2RE8&feature=channel_video_title

FACCIAMO PESARE LE NOSTRE IDEE SULL’ ACQUA PUBBLICA E CONTRO IL NUCLEARE
Partecipiamo al voto e facciamo partecipare

giovedì 2 giugno 2011

Monarchia o Repubblica?




Il 2 giugno 1946



l’89,1% degli elettori italiani si reca alle urne per scegliere se continuare con la Monarchia o se cambiare pagina e scegliere la Repubblica.
Il 54% circa degli elettori sceglie di voltare pagina (merito delle donne).
http://agoraciminna.blogspot.com/2010/06/2-giugno-festa-italiana.html

mercoledì 1 giugno 2011

consiglio comunale, cosa si legge sulla stampa (1)

Fonte: Giornale di Brescia, 01/06/2011

Corte Franca Foresti: «Il sociale la nostra priorità»

CORTE FRANCA Si è aperto con la dichiarazione del neosindaco Giuseppe Foresti il primo Consiglio comunale di Cortefranca, dopo le elezioni amministrative del 15 maggio: «Abbiamo la consapevolezza di non rappresentare la maggioranza del paese quindi, nel cammino futuro, terremo presente questo fatto». Ad oggi la lista che ha perso le elezioni per un solo voto, «Fogazzi sindaco», capeggiata appunto da Giuseppe Fogazzi, non ha ancora deciso se presenterà ricorso oppure no, al risultato elettorale (per impugnare l'azione legale c'è un mese di tempo, quindi rimangono un paio di settimane).
Il Consiglio comunale di ieri sera ha proceduto alla nomina della giunta e della commissione elettorale. Vicesindaco è Alberto Luciano (assessore anche ai servizi sociali), Anna Becchetti è l'assessore alla Cultura, Gianni Gei al Bilancio e Piera Pizzocaro è l'assessore esterno con delega all'Urbanistica e Lavori pubblici.
Quanto alla commissione risulta composta dai consiglieri Raffaello Ongaro, Giovanni Sorteni e Francesca Marini.
La nomina dell'assessore Piera Pizzocaro ha trovato contrarie le minoranze perché, hanno osservato, non ha ricevuto le necessarie preferenze per rientrare nel Consiglio comunale ma è stata ugualmente richiamata dal sindaco.
Foresti ha poi proceduto a elencare le linee programmatiche centrate sul miglioramento della qualità della vita di Corte Franca. Estrema considerazione verrà data al piano di zona e a quello socio-assistenziale comunale dando priorità a bambini, genitori, anziani e disabili con un sostegno attivo al volontariato ed alle famiglie.
L'ambiente verrà tutelato abbattendo i consumi, con il ripristino delle cave dimesse, con l'utilizzo mirato dell'isola ecologica e con il miglioramento della qualità dell'acqua.
Le attività produttive avranno appositi tavoli d'ascolto e «sarà sviluppato il potenziale turistico del territorio».
Veronica Massussi