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mercoledì 20 luglio 2011

Rifiuti: la Lombardia non tiene il passo delle regioni del nord nella raccolta differenziata

Mentre le strade di Napoli soccombono sotto tonnellate di spazzatura e la Lega Nord continua a fare ostruzionismo contro il trasferimento dei rifiuti napoletani fuori dalla Campania, la Lombardia, oltre ad avere il primato del ciclo illecito dei rifiuti fra le regioni del Nord (v. post Qual è il primato della Lombardia?), perde il passo nella raccolta differenziata.

Qui il comunicato di Legambiente sui risultati del dossier nazionale Comuni Ricicloni 2011.
Purtroppo nella raccolta differenziata la Lombardia non tiene il passo delle regioni del nord, diminuiscono i comuni ricicloni e la nostra regione è costretta a cedere il podio in favore di Veneto, Trentino e Friuli, piazzandosi al 4° posto con solo il 21% di amministrazioni virtuose su 1452 comuni lombardi. Nel 2010 infatti il numero dei comuni che riescono a superare il 60% di raccolta differenziata, soglia minima decisa da Legambiente – in linea con le disposizioni di legge - per entrare nella classifica per la gestione dei rifiuti, è sceso a 331. E a dare il cattivo esempio di questo trend negativo che in Lombardia dura da qualche anno è il capoluogo di regione: la città di Milano è bloccata infatti al 35% di raccolta differenziata.


Per la Lombardia non arrivano buone notizie nemmeno dalle altre città: nessun capoluogo di provincia riesce a sfondare il tetto del 60% e quindi entrare in classifica. Per quanto riguarda i comuni sopra i 10 mila abitanti invece bisogna scorrere fino alla 20° posizione per trovare la prima lombarda: Suzzara in provincia di Mantova che raggiunge quota 82,8% di raccolta differenziata e ottiene un punteggio di 77,30 per la buona gestione dei rifiuti. La classifica non è clemente nemmeno per i comuni sotto i 10 mila abitanti: solo 67° il comune di Bonate Sopra in provincia di Bergamo.


“Il modello lombardo di gestione dei rifiuti ha superato la fase di maturità e mostra preoccupanti segni di invecchiamento, ora occorre un forte rilancio – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia -. Occorre partire dalle città, seguendo gli esempi di Salerno e Novara, e puntare su impianti a tecnologia avanzata per il recupero di materiali dai rifiuti raccolti in modo separato. E' ora di finirla di parlare di nuovi inceneritori, quello che serve sono impianti di lavorazione dei rifiuti organici e di selezione delle frazioni secche, i risultati delle regioni vicine dicono chiaramente che l'incenerimento è una lavorazione destinata a diventare residuale, per la sua intrinseca inefficienza”.

Il dossier completo “Comuni Ricicloni 2011” è disponibile sul sito http://www.ecosportello.org/
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A Corte Franca, stando alle dichiarazioni degli amministratori, la raccolta differenziata si attesta intorno al 75%, un ottimo risultato.

2 commenti:

  1. Si dovrebbe contare anche la crescente quantità di rifiuti nei sacchetti gettati dai finestrini e che sempre più frequentemente si vedono ai bordi delle strade del nostro comune.

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  2. Vero, ma non solo ai bordi delle strade, ma anche in campagna, lungo sentieri interni e nei fossi. Proprio ieri facendo un giretto tra Timoline e le torbiere ho anche notato vari accumuli di detriti (calcinacci, coppi rotti, probabilmente gettati lì dopo i vari violenti fortunali che hanno sconquassato la nostra zona:troppa fatica portarli all'isola ecologica!

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