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giovedì 18 agosto 2011

Vigneti: caporalato e fitofarmaci in Franciacorta

Mentre la CISL, in tempo di vendemmia, si sta interessando dello sfruttamento della manovalanza (caporalato) e ad Erbusco si discute ancora sulla nuova sede del Consorzio tutela del Franciacorta, il circolo di Legambiente “Ilaria Alpi” è in attesa di risposte sulla questione dell’uso fitofarmaci.
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Fonte: Giornale di Brescia 18/08/2011 –
Franciacorta, Consorzio e Cisl contro il caporalato
Non solo in Calabria o in Puglia è presente il degradante fenomeno del caporalato. Anche al Nord ha fatto la sua comparsa, «e rischia di trovare spazi impensati e inaspettati proprio in casa nostra, in Franciacorta». La denuncia è contenuta in una lettera firmata da Daniele Cavalleri, segretario provinciale della Fai Cisl, il sindacato del settore agroindustriale. Secondo il sindacalista, «applicando il contratto provinciale di lavoro dell'agricoltura, un lavoratore costa all'azienda non meno di dieci euro all'ora: lavorando 8 ore al giorno, il costo giornaliero di un lavoratore è dunque di 80 euro. Ma le coop dell'Est europeo che si offrono in queste settimane alle aziende della Franciacorta - continua Cavalleri - per piazzare i loro lavoratori si accontenterebbero invece di 75 euro e ben 40 dovrebbero essere destinati alle spese di viaggio, al vitto e all'alloggio».

Nella missiva, scritta nelle scorse settimane, Cavalleri chiedeva spiegazioni e rassicurazioni allo stesso Consorzio Franciacorta: «Se qualcuno mi spiega e mi dimostra che è tutto in regola, tutele e dignità della persona come prima cosa, io farò volentieri ammenda».

E proprio ieri, il presidente del Consorzio Franciacorta, Maurizio Zanella, ha scritto al segretario della Fai Cisl. «Trovo estremamente positivo - ha spiegato Zanella - che si effettui un attento monitoraggio delle diverse situazioni lavorative in Franciacorta, area vinicola che fortunatamente negli ultimi anni ha dovuto ricorrere a un sempre maggior numero di addetti grazie al successo ottenuto sui mercati».

Il Consorzio ha espresso però disappunto per quella che definisce una «scelta di comunicazione che getta un'ombra assai spiacevole su tutta la Franciacorta e non solo sulle aziende che avrebbero fatto ricorso a fornitori di manodopera che si pongono al di fuori delle regole». Il presidente Zanella ha scritto alla Cisl che il Consorzio è disponibile al dialogo e alla collaborazione, «a condizione che il nostro operato avvenga con tempestività, andando al cuore del problema nella sua sostanza (eventuale denuncia alle autorità competenti) e non per cercare una quanto mai inopportuna visibilità sui media che squalificherebbe ingiustamente un intero territorio».

Immediata la risposta della Cisl, «disponibile da subito ad un incontro per approfondire insieme al Consorzio una problematica che è stata sollevata con l'unico scopo di impedire che in un territorio così importante per l'economia bresciana possa prendere piede un fenomeno preoccupante come quello dello sfruttamento organizzato della manodopera».
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leggi anche Franciacorta, l'ombra del caporalato sulla vendemmia
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Fonte: Giornale di Brescia 18 agosto 2011
Erbusco Polemica in Consiglio sulla nuova casa delle bollicine
....«Abbiamo avuto un incontro con i vertici del Consorzio - ha detto il sindaco Isabella Nodari - in cui si è già individuata, ad Erbusco, una possibile alternativa all'attuale sede di via Verdi, non più in grado di rispondere alle esigenze dell'ente». L'opzione è quella dell'ex palazzo Toscani-Chizzola, vicino all'attuale Consorzio. «Il Comune - ha proseguito l'assessore ai Lavori pubblici, Felice Buelli - ha accolto nel Pgt alcune osservazioni del proprietario, in modo da rendere lo stabile capace di ospitare uffici e altro. Ora i tecnici dell'ente stanno valutando la possibilità di realizzare cantine e depositi: spazi in cui troverebbero ospitalità anche i magazzini comunali, nell'ottica di una collaborazione fra pubblico e privato. Siamo in attesa della bozza del progetto: la condivideremo con minoranze e cittadinanza». In aula erano presenti, fra il pubblico, anche Daniele Cavalleri, segretario provinciale della Fai-Cisl, che recentemente ha denunciato il rischio del caporalato nei filari di Franciacorta, e Mario Corioni, di Legambiente Erbusco. In un volantino distribuito in paese gli ambientalisti si chiedono: «Quale contratto d'affitto è stato stipulato dal Consorzio in questi anni? Chi ha pagato le spese di luce, gas ed acqua? Aldilà della sede, c'è altro di cui occuparci: i Comuni incontreranno il Consorzio per parlare di fitofarmaci. Aspettiamo risposte».

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A titolo di cronaca: 15 Comuni della DOCG del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene (provincia di Treviso), dopo un anno di lavoro, si sono accordati su un Regolamento intercomunale di Polizia rurale con norme comuni e vincolanti sull’uso dei fitofarmaci in agricoltura, per una coltivazione ecosostenibile del Prosecco a garanzia della qualità del prodotto vinicolo, a tutela della salute umana e animale e a salvaguardia dell’ambiente.
Il protocollo d'intesa, anche se da alcuni è stato ritenuto penalizzante per gli agricoltori, mentre altri non lo considerano ancora adeguato a tutelare la salute e l’ambiente, è in via di approvazione da parte dei singoli consigli comunali.

In attesa che anche nella "terra delle bollicine" si possa arrivare a condividere un regolamento unitario, aspettiamo le mosse dei nuovi amministratori di Corte Franca, che in campagna elettorale hanno promesso una regolamentazione comunale...
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