È in programma il coinvolgimento di alunni dell’Istituto scolastico, già da tempo impegnato a seguire progetti a carattere ambientale, mentre domenica 18 settembre la mattinata è aperta a tutti i cittadini: partecipare è facile, basta presentarsi all’appuntamento alle ore 9 presso il Parco Conicchio, possibilmente segnalando la propria adesione alla segreteria comunale al fine di poter meglio organizzare i gruppi da dirottare sulle zone pubbliche da ri-pulire.
Qui la locandina dell’iniziativa di domenica con tutte le informazioni
Anni fa il livello di sviluppo e di benessere di un paese era misurato in base alla quantità di rifiuti prodotti; oggi fortunatamente si dà valore alla loro diminuzione e, stando all’ultimo rapporto ISPRA, la quantità è in calo
ma nel contempo si registra un aumento dei costi di gestione.
Rimane quindi prioritario non solo attuare puntualmente la raccolta differenziata, ma soprattutto ridurre i rifiuti alla fonte, magari anche modificando stili di vita troppo protesi verso lo spreco e il consumo di beni effimeri.
A livello individuale possiamo già fare tanto, ma molte azioni sono possibili anche a livello amministrativo: ad esempio, la riduzione della produzione di rifiuti cartacei, l’attenzione alla gestione delle mense scolastiche, il coinvolgimento della grande distribuzione e dei piccoli esercenti (per la riduzione degli imballaggi, la diffusione di prodotti sfusi e alla spina, la distribuzione delle eccedenze alimentari verso strutture di sostegno agli indigenti...).
E magari prestare attenzione anche nell’organizzazione di feste, sagre ed eventi vari? A questo proposito in alcune regioni e province è possibile aderire alle “ecofeste” *, progetti che prevedono la sostituzione di stoviglie e posate usa e getta in plastica con stoviglie lavabili in ceramica, vetro e metallo o biodegradabili (avviabili a compostaggio) e la gestione differenziata degli altri rifiuti prodotti in occasione della preparazione e del consumo dei pasti.
*v. anche: http://www.asia.tn.it/index.php?id=139
http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=107227
In conclusione, sia a livello individuale che amministrativo, sono tante le azioni che ci possono permettere di ridurre i rifiuti, salvaguardando l’ambiente e risparmiando energia e risorse.
Non si potrebbe suggerire al comune di Corte Franca di organizzare con la Protezione Civile degli appuntamenti settimanali per ripulire le zone di Corte Franca trasformandosi difatto in Prevenzione Civile pulendo fossi, rogge e quant'altro?
RispondiEliminaBeh, non mi pare che allora si possa parlare di Prevenzione Civile: pulire per l'inciviltà di altri non è certo prevenzione.
RispondiEliminaTu sporchi, io pulisco?
Anonimo2
Allora teniamoci le strade sporche, le bottiglie nei fossi e le cartacce in piazza. Ma che razza di ragionamento è????
RispondiEliminaIntendevo semplicemente dire che il suggerimento che hai indicato non è prevenzione.
RispondiEliminaanonimo 2
È prevenzione nel momento in cui pulire i fossi impedisce agli stessi di esondare
RispondiEliminaGiusto,senz’altro è importante la pulizia delle rogge, dei fossi, del reticolo di canali che attraversano il nostro paese, ma mi pare che, pur essendovi rifiuti urbani abbandonati qua e là, prevalentemente gli alvei siano intasati da grovigli di ramaglie, foglie e anche tronchi o dalla crescita incontrollata della vegetazione riparia. A chi tocca intervenire in queste situazioni? Dovrebbe essere il proprietario, che può essere sia il privato che il Comune. Il privato dovrebbe essere costretto dal comune alla manutenzione, ma anche le amministrazioni hanno il problema delle scarse risorse (umane ed economiche). Potrebbe essere un’idea organizzare gruppi di volontari per un’operazione “fossi puliti”.
RispondiEliminaCi sono però nei nostri fossi rifiuti che non ingombrano, che non vediamo ma forse fanno ancor più danno: scarichi fognari e abusivi di chissà quali sostanze.
Maria
Mi sembra importante la sensibilizzazione finalizzata alla prevenzione.
RispondiEliminaIn estate ho scoperto il parchetto di Nigoline, luogo molto tranquillo e attrezzato con tavoli per picnic. Abbiamo passato tre o quattro sabato sera con amici e bimbi.
Una sera ho trovato immondizia sparsa sul prato e sotto i tavoli. Qualcuno aveva banchettato e incivilmente non aveva gettato i rifiuti nel cestino che stava a... 20 metri massimo?
Ho provveduto io a raccogliere e gettare, ma se avessi avuto davanti qualcuno di quegli individui glieli avrei fatti raccogliere a 4 zampe con la bocca!
Non capisco francamente il significato dell'abbandono dei rifiuti (parlo ovviamente di RSU), ma credo che sia soltanto una questione di abitudine e/o pigrizia.
Come del resto non capisco/sopporto chi butta per terra il mozzicone della sigaretta, per altro stando a 1 metro da un cestino.
Forse basterebbe dirglielo? Magari non ci aveva pensato... così è abituato e stop...
Bisognerebbe trovare il modo giusto per spiegare loro che il grado di pulizia degli spazi pubblici è un importante indicatore di civiltà di un paese.
Anche in questo potremmo farcela ad entrare in Europa.
Paolo
In alcuni paesi le amministrazioni organizzano gruppi di volontari per la manutenzione di varie aree pubbliche. Ad esempio, a Castegnato,la Giunta ha disciplinato gli interventi di collaborazione dei volontari che intendono o intenderanno curare parchi e giardini pubblici: tutti i volontari devono avere almeno 16 anni e saranno assicurati per infortuni e vita, nonché per responsabilità civile verso terzi conseguenti alle mansioni loro affidate. Verrà fornito un tesserino di riconoscimento, attrezzi e strumenti per intervenire.
RispondiEliminaQuesta è una proposta concreta che si potrebbe fare alla nostra amministrazione, magari non appena verranno istituiti i "gruppi obiettivo", previsti dal programma amministrativo.