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mercoledì 21 dicembre 2011

Ancora sul “Piano strategico Terre di Franciacorta” ...



Foto: Natura e Paesaggio di ANGELO DANESI
Ecco la lettera critica, a firma del Console di zona del Touring Club Italiano, nella quale, pur riconoscendo la qualità del progetto, si fa notare come non si è stati capaci di utilizzare progetti e risorse umane già presenti sul territorio.

Insomma, si spendono soldi per un piano studiato da una società specializzata "esterna", quando ci sono dati/studi in abbondanza e, sul posto, persone, associazioni, istituzioni...che ben conoscono questa terra, perché ci vivono, e sono all’altezza  di salvare e rilanciare la Franciacorta.

Fonte: Bresciaoggi, martedì 20 dicembre 2011 
FRANCIACORTA
Le osservazioni
 del Touring
Dopo aver presenziato agli incontri programmati dalla fondazione Cogeme in merito all´oggetto, comunico le seguenti osservazioni :
- molto apprezzabile è il risultato finora ottenuto del coinvolgimento di venti Comuni della Franciacorta in un progetto di sostenibilità utile ai fini della pianificazione urbanistica presente e futura del territorio dei vari comuni interessati, come pure del Consorzio per la tutela del Franciacorta e la Camera di Commercio di Brescia.
- Interessante e qualitativamente rilevante l´intervento dei vari relatori nei tre incontri svoltisi.
- La mancanza di un immediato confronto, però, pur giustificata con l´intento di consentire successivi contributi al riguardo da parte dei vari enti non partecipanti in forma diretta, ha costituito una limitazione che ci si augura possa essere nel tempo colmata.
- Il percorso presentato ed effettuato con gli elaborati prodotti dallo studio Agorà è stato certamente utile ai fini dell´inizio di un dibattito ed un confronto tra i comuni interessati.
- Le informazioni finora ottenute con la consultazione sul sito Cogeme mediante i documenti relativi al monitoraggio ed al successivo progetto di sostenibilità 
, fa ritenere discutibile il rapporto costi/benefici soprattutto rispetto alla futura fase finale. Pur ammettendo, infatti, il valore scientifico degli indicatori, certamente utili a livello ambientale, si ritiene che anche in loro assenza si sarebbero potute trarre le stesse conclusioni presenti nel documento del 17 maggio 2011.
Tutto quanto sopra senza nulla togliere all´impiego di studi privati, che con grandi quantità di fotografie, schemi, monitoraggi e quant´altro riproducono sostanzialmente l´azione e la funzione che il T.C.I. ha svolto, svolge e si dichiara pronto a svolgere in futuro. 
Il T.CI., infatti, da oltre vent´anni svolge un´attività di sensibilizzazione finalizzata alla tutela ed alla salvaguardia dello stesso ed alla evidenziazione delle notevoli presenze architettoniche ed ambientali fra le più significative del territorio lombardo.
Gianmarco Pedrali
CONSOLE TOURING CLUB ITALIANO 
FRANCIACORTA - SEBINO – VALCAMONICA


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