Foto: Natura e Paesaggio di ANGELO DANESI |
Ecco la lettera critica, a firma del Console di zona del Touring
Club Italiano, nella quale, pur riconoscendo la qualità del progetto, si fa
notare come non si è stati capaci di utilizzare progetti e risorse
umane già presenti sul territorio.
Insomma, si spendono soldi per un piano studiato da una società specializzata "esterna", quando ci sono dati/studi in abbondanza e, sul posto, persone, associazioni,
istituzioni...che ben conoscono questa terra, perché ci vivono, e sono
all’altezza di salvare e rilanciare la
Franciacorta.
Fonte: Bresciaoggi, martedì 20 dicembre 2011
FRANCIACORTA
Le osservazioni
del Touring
Dopo aver presenziato agli incontri programmati dalla
fondazione Cogeme in merito all´oggetto, comunico le seguenti osservazioni :
-
molto apprezzabile è il risultato finora ottenuto del coinvolgimento di venti
Comuni della Franciacorta in un progetto di sostenibilità utile ai fini della
pianificazione urbanistica presente e futura del territorio dei vari comuni
interessati, come pure del Consorzio per la tutela del Franciacorta e la Camera
di Commercio di Brescia.
-
Interessante e qualitativamente rilevante l´intervento dei vari relatori nei
tre incontri svoltisi.
- La
mancanza di un immediato confronto, però, pur giustificata con l´intento di
consentire successivi contributi al riguardo da parte dei vari enti non
partecipanti in forma diretta, ha costituito una limitazione che ci si augura
possa essere nel tempo colmata.
- Il
percorso presentato ed effettuato con gli elaborati prodotti dallo studio Agorà
è stato certamente utile ai fini dell´inizio di un dibattito ed un confronto
tra i comuni interessati.
- Le
informazioni finora ottenute con la consultazione sul sito Cogeme mediante i
documenti relativi al monitoraggio ed al successivo progetto di sostenibilità
, fa
ritenere discutibile il rapporto costi/benefici soprattutto rispetto alla
futura fase finale. Pur ammettendo, infatti, il valore scientifico degli
indicatori, certamente utili a livello ambientale, si ritiene che anche in loro
assenza si sarebbero potute trarre le stesse conclusioni presenti nel documento
del 17 maggio 2011.
Tutto
quanto sopra senza nulla togliere all´impiego di studi privati, che con grandi
quantità di fotografie, schemi, monitoraggi e quant´altro riproducono
sostanzialmente l´azione e la funzione che il T.C.I. ha svolto, svolge e si
dichiara pronto a svolgere in futuro.
Il
T.CI., infatti, da oltre vent´anni svolge un´attività di sensibilizzazione
finalizzata alla tutela ed alla salvaguardia dello stesso ed alla
evidenziazione delle notevoli presenze architettoniche ed ambientali fra le più
significative del territorio lombardo.
Gianmarco
Pedrali
CONSOLE TOURING CLUB ITALIANO
FRANCIACORTA - SEBINO – VALCAMONICA
Nessun commento:
Posta un commento
per non creare confusione si prega di inserire il commento non come anonimo ma indicando il nome