A Corte Franca prevista una
centrale per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Del progetto si conoscono per ora solo i dati
presenti nella scheda pubblicata sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (v.qui),
cui è stata fatta richiesta il 15 marzo scorso, primo passo dell’iter
burocratico che prevede, per il rilascio del nullaosta da parte
governativa, che non vi sia interferenza con aree interessate da
ricerche minerarie.
Al momento non è dato di
sapere di più: sarà una “rinnovabile” davvero sostenibile?
L’argomento è di
particolare attualità, poiché centrali a biomasse liquide e solide, di varia
taglia, si stanno diffondendo in tutto il territorio italiano, compreso quello
bresciano, suscitando presso le popolazioni, a torto o a ragione, varie
reazioni. In genere la preoccupazione più forte riguarda l’impatto sulla
salute, perché si teme l’aggravamento di situazioni ambientali già compromesse,
e molte contestazioni puntano il dito sulle amministrazioni che fanno trovare i
cittadini di fronte al fatto compiuto, come pure sui generosi incentivi
governativi* che possono aprire la via alla mera speculazione.
Il tema è talmente sentito
che sono nati ovunque comitati di protesta, con la formazione di coordinamenti
provinciali e regionali.
Per stare nei paraggi, nel pomeriggio di sabato 21 aprile è prevista a Rodengo Saiano una manifestazione
interprovinciale contro le centrali a biomasse e gli inceneritori (v. qui).
* I contributi riguardano
solo la produzione di elettricità, non il calore residuale che, in parecchi
casi, è disperso nell’ambiente.
Spero che la popolazione venga al più presto informata. Non tutte le rinnovabili sono veramente sostenibili. Va valutato caso per caso. Il diritto all'informazione c'è, se non altro perché contribuiamo tutti a pagare in bolletta circa il 10% per le rinnovabili.
RispondiEliminaMaria Bersi
Bisogna che il Comune chieda la Valutazione di Impatto Ambientale anche se la normativa non lo prevede
RispondiEliminaAmilcare Barucco Passirano