Sta dilagando la protesta degli
esodati, che finalmente trovano giusto spazio su tutti i media, dopo essere
stati ignorati a lungo. Sempre più determinati a far valere le proprie ragioni, hanno aperto un nuovo gruppo di discussione anche in
FB: "Gruppo Esodati d'Italia per non far cadere nel silenzio il problema creato
dalla riforma Monti sulle Pensioni"
Ecco il link: http://www.facebook.com/groups/361779087194845/
Inoltre sempre molto attivo uno dei blog
specifici "Postali Esodati: http://postaliesodati2011.blogspot.it/
Riportiamo qui l'articolo di Bresciaoggi di mercoledì 4 aprile 2012:
CORTE FRANCA. La storia di Zani: non può più andare in pensione
ma nemmeno tornare al lavoro. E si rivolge al Ministro
Il postino «esodato» scrive alla Fornero
Il ministro Elsa Fornero
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Il ministro Elsa Fornero
Beppe Zani, ormai ex dipendente delle Poste, si ritrova ad
essere uno dei cosiddetti «esodati», vittima di una legge che dall´oggi al
domani li ha portati dalla situazione di «pensionati» a disoccupati. Un tema
all´ordine del giorno, vistio che proprio a Roma si è aperto un tavolo
ministeriale per affrontare il problema.
Lasciato il lavoro e convinto di andare subito in pensione,
anche Zani si è ritrovato in un «limbo» a causa delle ultime norme. Ma non si è
perso d´animo, e si è rivolto direttamente al ministro del Welfare, Elsa
Fornero, con una lettera sulla condizione che lo accomuna in Italia ad altre
cinquemila persone, di cui 70 a Brescia e provincia, delle quali ben 5 di Corte
Franca. Come Zani.
«Signor ministro - si legge nella missiva -. Le modifiche alla
norma, introdotte col “milleproroghe” escludono dalle deroghe moltissimi di
noi, che hanno firmato le dimissioni dalle Poste (anche a marzo 2011), divenute
effettive dal primo gennaio 2012. Il limite dei 24 mesi che decorrono dal 6
dicembre 2011 prevedono che entro il dicembre 2013 si debba percepire il primo
rateo di pensione. Purtroppo moltissimi di noi non rientreranno in questo arco
temporale».
«All´origine della nostra protesta - conclude Beppe Zani - c´è
questa situazione: non possiamo usufruire delle norme pensionistiche che erano
in vigore al momento della sottoscrizione delle dimissioni con Poste; non
possiamo essere riassunti (nonostante il venir meno di una delle condizioni
fondamentali dell´accordo sull´esodo). Per questo chiediamo di incontrare lei o
un suo delegato, per rappresentarle compiutamente questa e altre situazioni
simili, affinché la decisione che si appresta a prendere in merito a chi è
rimasto senza lavoro, senza stipendio e senza pensione a seguito dell´ultima
riforma pensionistica, non lasci le persone e le loro famiglie senza
soluzione».
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