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giovedì 5 aprile 2012

Gli esodati: un'onda travolgente


Sta dilagando la protesta degli esodati, che finalmente trovano giusto spazio su tutti i media, dopo essere stati ignorati a lungo. Sempre più determinati a far valere le proprie ragioni, hanno aperto un nuovo gruppo di discussione anche in FB: "Gruppo Esodati d'Italia per non far cadere nel silenzio il problema creato dalla riforma Monti sulle Pensioni"
Inoltre sempre molto attivo uno dei blog specifici "Postali Esodati: http://postaliesodati2011.blogspot.it/
A Corte Franca sono in cinque (v. qui).

Riportiamo qui l'articolo di Bresciaoggi di  mercoledì 4 aprile 2012: 



CORTE FRANCA. La storia di Zani: non può più andare in pensione ma nemmeno tornare al lavoro. E si rivolge al Ministro

Il postino «esodato» scrive alla Fornero

Il ministro Elsa Fornero
Il ministro Elsa Fornero
Beppe Zani, ormai ex dipendente delle Poste, si ritrova ad essere uno dei cosiddetti «esodati», vittima di una legge che dall´oggi al domani li ha portati dalla situazione di «pensionati» a disoccupati. Un tema all´ordine del giorno, vistio che proprio a Roma si è aperto un tavolo ministeriale per affrontare il problema.
Lasciato il lavoro e convinto di andare subito in pensione, anche Zani si è ritrovato in un «limbo» a causa delle ultime norme. Ma non si è perso d´animo, e si è rivolto direttamente al ministro del Welfare, Elsa Fornero, con una lettera sulla condizione che lo accomuna in Italia ad altre cinquemila persone, di cui 70 a Brescia e provincia, delle quali ben 5 di Corte Franca. Come Zani.
«Signor ministro - si legge nella missiva -. Le modifiche alla norma, introdotte col “milleproroghe” escludono dalle deroghe moltissimi di noi, che hanno firmato le dimissioni dalle Poste (anche a marzo 2011), divenute effettive dal primo gennaio 2012. Il limite dei 24 mesi che decorrono dal 6 dicembre 2011 prevedono che entro il dicembre 2013 si debba percepire il primo rateo di pensione. Purtroppo moltissimi di noi non rientreranno in questo arco temporale».
«All´origine della nostra protesta - conclude Beppe Zani - c´è questa situazione: non possiamo usufruire delle norme pensionistiche che erano in vigore al momento della sottoscrizione delle dimissioni con Poste; non possiamo essere riassunti (nonostante il venir meno di una delle condizioni fondamentali dell´accordo sull´esodo). Per questo chiediamo di incontrare lei o un suo delegato, per rappresentarle compiutamente questa e altre situazioni simili, affinché la decisione che si appresta a prendere in merito a chi è rimasto senza lavoro, senza stipendio e senza pensione a seguito dell´ultima riforma pensionistica, non lasci le persone e le loro famiglie senza soluzione». 

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