il COMUNICATO/APPELLO diffuso da Legambiente, La Schiribilla e Ass. Monte
Alto
nella Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino
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Nel marzo scorso in Lametta, proprio a ridosso della pregiata zona A
(compresenza di rilevanti
valori avifaunistici e flogistico – vegetazionali) abbiamo
scoperto per caso che ettari di terreno, prima coperti da prato da sfalcio,
sono stati completamente trasformati in seminativo, con pacciamatura di teli di
plastica.
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Le nuove tavole tematiche della vegetazione, aggiornate al 2008
dall’Ente gestore proprio a supporto del nuovo Piano, individuano, in gran
parte della fascia compresa fra la pregevole area umida verso il lago e via
Colombera, ambienti di interesse comunitario, caratterizzati da un susseguirsi
di prati da sfalcio, dominati da molinio arrhenatheratalia.
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Nei Siti Natura 2000 i prati da sfalcio vanno mantenuti o recuperati a
tutela della biodiversità, tanto che, poiché la conversione in coltivi
rappresenta un danno elevato per l’equilibrio ecologico, vi sono norme
(Indennità Natura 2000) che prevedono contributi/incentivi per il mantenimento
dei prati e anche per la conversione dei coltivi in prati!
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CIONONOSTANTE IN LAMETTA SI VA IN CONTROTENDENZA: distrutto il prato da
sfalcio, crescono tra le coperture di plastica le nuove piantine, mentre, al
momento in cui scriviamo, non è ancora pervenuta, a fronte delle nostre
segnalazioni, una risposta chiarificatrice dell’Ente gestore del Sito.
VEDREMO UNA RISERVA PLASTIFICATA E
SPOGLIATA DI BIODIVERSITÀ?
Riteniamo che sia gravemente a rischio il
delicato ecosistema del Sito:
- i prati da sfalcio oltre che conservare
la ricchezza floristica dell’ambiente sono molto importanti per la
sopravvivenza dell’avifauna;
- tali terreni sono addossati alla
torbiera bassa alcalina (zona A), un habitat le cui indicazioni gestionali
prevedono, tra l’altro, la salvaguardia
del regime idraulico sia da opere di dreno sia dall’introduzione di nutrienti;
- la trasformazione in coltivo di un prato
da sfalcio creerebbe inoltre un gravissimo precedente: immaginiamo le
conseguenze se tutti i prati da sfalcio dovessero trasformarsi in seminativi!
Chiediamo perciò all’Ente GESTORE,
responsabile in primis del Sito Natura 2000, un immediato intervento che porti
al ripristino dei luoghi, nel rispetto della normativa vigente, riservandoci di
segnalare la situazione ad altre Autorità competenti.
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sul blog de La Schiribilla trovate sull'argomento vari post e il
comunicato corredato da numerose immagini: http://www.laschiribilla.it/public/index.php
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