Fonte: Bresciaoggi, domenica 23 settembre 2012 –
PROVINCIA – Pagina 29
ADRO. Nessuna risposta in aula alle
opposizioni
Madonna della Neve
Il sindaco ignora
minoranze e frati
I due redattori del Pgt mai chiamati a
fornire dettagli sulle decisioni prese
Sulle opere previste dal Pgt di Adro nelle
aree agricole attorno alla Madonna della Neve, sindaco e maggioranza leghista
sfidano opposizioni e frati del santuario, respingendo l´osservazione della
parrocchia e del convento, che chiedevano di rispettare la sacralità del luogo
evitando di creare la tangenziale. Arteria definita da Marco Casali, capogruppo
di «Linfa», in minoranza, «assolutamente inutile stando al traffico rilevato».
Una settantina gli spettatori in
Consiglio: tra loro due redattori del Pgt, mai invitati dal sindaco a fornire
chiarimenti sulle risposte date alle oltre 110 osservazioni in discussione. La
maggioranza approva in pochi minuti la cessione, legata al finanziamento del
polo scolastico, delle aree di via Lazzaretto, contestata da Lino Masneri e
Marino Gansossi («Linfa»), che hanno ricordato la promessa non rispettata di
costruire alloggi per anziani. Respinta la mozione di Casali, di riscrivere ex
novo i! l Pgt considerando le modifiche e il parere della Provincia. Lancini ha
respinto la richiesta di leggere osservazioni e risposte. La minoranza ha
utilizzato i 10 minuti, per ogni consigliere, per illustrare le posizioni sulle
scelte urbanistiche più controverse, la trasformazione delle aree attorno al
santuario, il polo sportivo, il laghetto del Sala, un´area agricola in zona di
rispetto, mai inserita nel Pgt nonostante le richieste del proprietario.
Sindaco e maggioranza hanno votato compatti le controdeduzioni e per tutta la
seduta non hanno risposto ai consiglieri di minoranza, intervenuti tutti.
Casali ha attaccato la concessione di costruire 3.800 metri cubi su un´area
agricola, dichiarando che il gruppo lasciava la sala. La seduta si è infiammata
quando il sindaco, sfruttando l´assenza, ha messo ai voti due osservazioni
approvate dai consiglieri della Lega in pochi secondi. Il rientro dei
consiglieri ha dato il via a una lunga contestazione, con ag! enti e
carabinieri che hanno seguito la scena senza intervenir! e. A mezzanotte seduta
sospesa: ripresa ieri alle 8.30 e finita poco prima delle 19. G.C.C.
L’articolo del Giornale di Brescia sullo
stesso argomento, "Adro-Nel PGT la tangenziale delle polemiche", a questo link: http://rassegnastampa.comune.brescia.it/news/2012/09/23/2012092302104000110.PDF#messages=1&navpanes=0&page=1&scrollbar=1&statusbar=0&toolbar=1&view=FitH
Fonte: Bresciaoggi Clic
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lunedì
24 settembre 2012 – PROVINCIA – Pagina 17
ADRO.
Inutile il pressing dell´opposizione. Strascichi giudiziari in arrivo
Urbanistica,
via al «Pgt»:
la
maggioranza fa muro
Con
la seconda giornata dedicata alle osservazioni, terminata in serata e iniziata
alle 8.30, sabato il consiglio comunale di Adro ha concluso la procedura di
approvazione del Pgt. La maggioranza leghista del sindaco Oscar Lancini ha
ascoltato per quasi venti ore le minoranze, senza replicare agli attacchi
contro la tangenziale e la «Città del vino» prevista a lato del santuario della
Madonna della Neve; ma anche contro il polo sportivo al confine con Palazzolo
(il progetto è stato rinviato, ma l´area non è tornata agricola), e
l´osservazione che ha trasformato un´area agricola in edificabile.
Sul
tavolo anche il progetto del laghetto del Sala, cancellato come imposto dalla
Provincia ma con lo «strascico» rappresentato dai 300mila euro versati nel 2010
e da restituire alla cooperativa Isparo. «Stravolto rispetto a quello approvato
mesi fa - hanno dichiarato Marco Casali e Marino Gandossi della minoranza -
questo Pgt dovrebbe essere rifatto ex novo per il bene del paese».
«Confermando
la previsione della tangenziale attorno al santuario della Madonna della Neve e
l´edificazione della Città del vino - ha aggiunto Luigi Zanetti del Comitato1519 -, la giunta si è assunta una grave responsabilità. Non è facoltà del
sindaco tenere o meno in considerazione il parere di cittadini, istituzioni e
associazioni: è un obbligo stabilito dalla legge. Ora l´azione del nostro
comitato proseguirà su tutti i fronti: per portare a termine queste opere
serviranno accordi con i proprietari o gli espropri, e non si tratta di
ostacoli di poco conto. Noi promuoveremo una azione legale, e proseguiremo online la raccolta di firme».
Infine
il caso del progetto Sala. Il vicepresidente di Isparo ricorda che la coop
aveva versato parte degli oneri dopo l´approvazione della variante, e che ora,
naturalmente, è stata richiesta la restituzione delle somme versate; «ma
finora! nessuna risposta è arrivata e ci riserviamo di agire nelle s! edi
preposte a tutela del nostro patrimonio». G.C.C.
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