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venerdì 14 settembre 2012

Consiglio comunale del 13 settembre: surroga e restauro conservativo


In breve quanto discusso e deciso:
- seduta stante, dalla sedia della platea comunale a quella di consigliere: Elena Bonomelli, la prima dei non eletti della lista 5, occupa il posto lasciato libero in seguito alle dimissioni di Giuseppe Fogazzi. 
- approvati i vari piani di recupero/attuativi in precedenza adottati, cioè quello di via Don Minzoni (aggiunta di porticato destinato ad autorimessa) e di via Matteotti (realizzazione di una unità abitativa nel centro storico di Colombaro).
Via libera anche alle residenze di via Tito Speri, contestate nuovamente dalla lega Nord che le ha definite “ tre capannoni” che faranno compagnia alla “fattoria nordica” (così fu chiamata dall’assessore Pizzocaro) già eretta a fianco: una somma di brutture assolutamente fuori contesto, secondo Ernesto Campana.

- adottato con soddisfazione collegiale il Piano attuativo d’iniziativa privata che riguarda Palazzo Ragnoli: con un progetto di restauro conservativo si fermerà il decadimento dell’antico complesso (un nucleo risale al 1400), conservandone la memoria storica per la comunità.
Come riferito dall'ass. Pizzocaro, le operazioni di restauro sono mirate alla conservazione e risanamento di tutte le parti, mentre l’unica innovazione riguarderà la realizzazione di tre unità abitative su tre piani nell’ala settecentesca, il cui interno non è mai stato completato.
A dimostrazione di quanto fosse sentita la necessità di valorizzare un bene che fa parte del patrimonio storico-architettonico del paese, in previsione della delibera, l’Amministrazione aveva eseguito un sopralluogo coinvolgendo tutti i consiglieri e i componenti della consulta urbanistica.
Alla proprietà (SRL Benaco Costruzioni  di Capriolo), dichiara l'assessore all'urbanistica,  si è chiesto, trovando disponibilità, che il Palazzo, come la cappella che lo affianca, siano aperti alla comunità in occasione di alcuni eventi, come durante le giornate del FAI o per la celebrazione della Madonna di Tirano, a cui è dedicata la chiesetta costruita nel 1683.
Per quanto riguarda la viabilità, dai banchi dell'opposizione è venuto anche il suggerimento di valutare la possibilità di allacciare il marciapiede di via Zenighe con quello di via Fornaci, ora non collegati, e di rimettere in sesto il vecchio muro, parzialmente in rovina, che delimita via Zenighe.


Qui l’arido verbale della delibera di Consiglio:

Qui di seguito alcune fotografie scattate dalla nostra associazione nel 2008, in un giro di perlustrazione al complesso, compresi i rustici adiacenti, in vista dell’assemblea pubblica tenuta allora sul tema "casa". In quella circostanza, proprio riguardo al Palazzo Lana-Ragnoli, si esprimeva “un sogno nel cassetto”: questo palazzo (seconda metà del ’600) è in vendita. In tutte le frazioni ci sono palazzi, ville di pregio storico-architettonico. Perché non è mai stato possibile, in tanti anni, per l’Amministrazione Comunale vincolarne almeno uno (inserendolo nello strumento urbanistico) da mettere a disposizione della comunità?
In fondo a sinistra l'ala settecentesca in cui 
si ricaveranno tre unità abitative
Uno scorcio dell'androne di ingresso:
portali in pietra di Sarnico
Nel recinto sud del giardino la Torretta quadrangolare
Torretta: affreschi e cancello in ferro battuto




Giardino: il cedro plurisecolare (circonferenza m. 5.68)

Nella zona dei rustici, la stalla:
sul muro le targhe coi nomi delle cavalle

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