Di seguito l'articolo su una questione "urbanistica" per la quale si era attivata l'associazione Monte Alto: non c'è proprio fine alla chiusura dei corridoi ecologici e alla conurbazione...Per la cronistoria cliccare in fondo l'etichetta "bufo bufo".
Bresciaoggi,
martedì 30 ottobre 2012 – PROVINCIA – Pagina 23
ISEO. L´unico
passaggio a lago per la specie protetta sarà sbarrato dal residence autorizzato
fra Clusane e Paratico
Ignorato l´appello salva
rospi
Via libera al villaggio turistico
Giuseppe
Zani
La mobilitazione
ambientalista non è servita a bloccare il progetto L´impatto è stato
ridimensionato ma per gli anfibi nessuno sconto
Una suggestiva immagine dall´alto della zona dove sorgerà il residence
turistico «Costa Verde» (Foto da: www.bresciaoggi.it)
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Dove non è
riuscita a incidere la mobilitazione ambientalista, potrebbe fare breccia la
crisi. Nel senso che il declino del mercato edilizio è rimasta l´unica speranza
per i detrattori del villaggio turistico in progetto fra Clusane e Paratico. Le
difficoltà del comparto immobiliare rinvieranno probabilmente l´inizio dei
lavori, ma volendo, già da ora la società «Costa verde» potrebbe aprire i
cantieri contestati dalle associazioni ambientaliste «Montealto» e «La
Schiribilla». Pur con tutti i correttivi possibili, la struttura residenziale
occluderà l´ultimo corridoio ecologico esistente tra monte e lago, bloccando,
in particolare, l´accesso al canneto dei rospi comuni. Il segnale verde è
scattato in questi giorni, dopo che Comunità montana e Provincia avevano
rilasciato il proprio benestare: il Comune di Iseo ha firmato permesso di
costruire e ridotto le opere di compensazione ambientale previste nella vicina
valle del Tufo a carico della «Costa verde» poiché i costruttori, sui 45mila
metri quadri di proprietà, hanno accettato di diminuire la superficie da
disboscare.
IL
PROGETTO PRECEDENTE, in effetti, è stato profondamente rimaneggiato, sulla
scorta delle prescrizioni dettate dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici e
ambientali. Non solo la superficie coperta destinata agli alloggi, in tutto 48,
è stata ridimensionata a 2 mila metri quadri, ma pure i volumi sono stati
tagliati di un buon 20% e accorpati in tre «stecche» perpendicolari alla riva
per lasciare tra una fila di abitazioni e l´altra spazi alberati. La fruizione
di questi spazi, che disegnano coni visivi dalla montagna verso il lago e
viceversa, sarà aperta a tutti, sia pure in modo regolamentato. Gli edifici, a
un piano, non supereranno i 3,5 metri di altezza. Cancellata inoltre la
cubatura di supporto al polo sportivo ipotizzato in prima battuta verso
Paratico: le piscine sono state concepite come parzialmente ipogee, invisibili
dalla strada, e saranno accessibili a tutti in forza di una convenzione col
Comune.
DRASTICAMENTE
SFORBICIATO il parcheggio pubblico previsto a monte della rotonda che,
rallentando il traffico sulla strada provinciale Iseo-Paratico, regolerà
l´accesso e l´uscita dal villaggio: gli stalli, da 147, sono scesi a 48.
Infine, le modifiche apportate al progetto per tutelare i flussi migratori dei
rospi bufo bufo consistono nell´apertura di varchi rasoterra nella recinzione
perimetrale e nello scavo di due tunnel sotto l´asfalto stradale.
La
Regione, per la verità, nel parere espresso in vista dell´approvazione del Pgt
di Iseo, aveva segnalato «la presenza verso il confine con Paratico di un varco
da mantenere e deframmentare, preservando l´area da ulteriore consumo di suolo
e simultaneamente intervenire per ripristinare la continuità ecologica sulle
interruzioni antropiche già esistenti».
Il
villaggio turistico, però, non ha trovato cittadinanza nel Pgt, essendo oggetto
di un piano attuativo già autorizzato dal vecchio Prg e di una convenzione
urbanistica stipulata davanti al notaio nel 2006. Insomma, il messaggio del
Pirellone è arrivato tardi. Può valere, semmai, per il futuro. Ma, escluso il
terreno della «Costa verde», di aree libere in quel tratto non ce ne sono più.
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