Fonte: Bresciaoggi sabato 19 gennaio 2013
– ECONOMIA – Pagina 33 (link all'articolo)
LA MOBILITAZIONE. A Corte Franca la
manifestazione dei dipendenti del gruppo (nell´ambito dello sciopero di otto
ore), l´incontro con i vertici e con i sindaci della zona
Vela, la paura e la protesta sfilano in
corteo
Magda Biglia
Lavoratori e sindacati: «No alla scomparsa
dell´attività Investimenti per la ripresa produttiva». Il 29 gennaio Consiglio
comunale aperto; pressing anche su Roma
Un
Consiglio comunale aperto il 29 gennaio prossimo (alle 20.30) a Corte Franca, l´appoggio di quattro sindaci, una
lettera pronta a partire per il ministero dello Sviluppo Economico con la
richiesta di un tavolo «per gestire in modo coordinato la situazione».
QUESTI i primi risultati della giornata di
mobilitazione che ha portato in Franciacorta i lavoratori del gruppo Vela,
costretto a fare i conti con la dura crisi del comparto edile: in totale 249 i
dipendenti, la maggior parte alle prese con ammortizzatori sociali, senza
anticipo delle spettanze Inps con tutto ciò che ne consegue; in Tribunale a
Brescia, invece, sono state presentate le domande di ammissione al concordato
preventivo per la spa e la Vela Prefabbricati srl: iniziative che hanno
alimentato le preoccupazioni di sindacati e maestranze. Davanti alla sede
centrale sono arrivate delegazioni provenienti dalle altre città dove si
trovano i vari stabilimenti, soprattutto in Lombardia e in Emilia Romagna. La
capogruppo è attiva nel settore dei laterizi, oltre che nel paese
franciacortino (con 51 addetti), anche a San Giovanni del Dosso (in provincia
di Mantova; 36 occupati), Bologna (36), Molino di Filo di Argenta (Ferrara;
16). Gli insediamenti della Prefabbricati, in aggiunta a quello di Corte Franca
con 74 persone, sono quelli di Serravalle (Mantova; 24 addetti) e Casei Gerola
(Pavia; 12). Le prospettive - come evidenziato dai lavoratori - «sono
all´insegna della forte preoccupazione». E anche le prime soluzioni
individuate, come quella per l´impianto a Mantova (con l´affitto del ramo
d´azienda) non hanno rassicurato affatto i sindacati: l´Industria Italiana
Laterizi srl (controllata da Fin Lar srl), scesa in campo per l´operazione, è
nata solo lo scorso dicembre e può vantare un capitale sociale versato «di soli
cinquantamila euro»
NON È QUESTO il rilancio sollecitato da
Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil e dalle maestranze. Una contrarietà
accompagnata da una serie di proposte, per scongiurare il peggio, finalizzate a
una ripresa delle produzioni con un occhio di riguardo ai nuovi materiali, oppure
ai nuovi settori. Auspici evidenziati durante la giornata di protesta (otto ore
di sciopero in tutto il gruppo, comprese le strutture amministrative), con
manifestazione a Corte Franca, incontro con le istituzioni e con i vertici
della società. Gli operai, numerosi in corteo con le bandiere, non hanno
nascosto il pessimismo e lo scoramento per una situazione «che diventa sempre
più difficile». Qualcuno ha raccontato di avere cercato un´alternativa in zona,
ma anche questo è risultato molto difficile «soprattutto in un´area dove si
parla solo di Cassa integrazione e di fallimenti, dove nemmeno i vigneti danno
posti di lavoro». Senza dimenticare le incertezze aggiuntive legate all´età.
Con loro hanno sfilato - prima dei comizi davanti alla sede del Municipio -
Donato Bianchi e Fabrizio Taboni (rispettivamente della Fillea e della Filca
camuno-sebina), Ornella Savoldi (Feneal), Ivan Comotti (Fillea regionale),
Giovanni Rossi e Luciano Bettin, rispettivamente degli edili Cgil e Cisl
nazionali.
CON UNA delegazione degli lavoratori,
successivamente, hanno incontrato i sindaci Giuseppe Foresti (Corte Franca),
Riccardo Venchiarutti (Iseo), Antonio Vivenzi (Paderno Franciacorta) e Daniela
Gerardini (Passirano). «No alla scomparsa dell´attività industriale,
salvataggio di tutta la manodopera, anche con nuovi proprietari»; ed ancora,
«ripresa produttiva e di mercato per collocarsi, attraverso gli investimenti,
nel segmento dell´edilizia di qualità, sostenibile, senza dimenticare il
pagamento degli arretrati»: sono alcuni dei messaggi lanciati dagli addetti e
dai loro rappresentanti. Che ai Comuni della zona hanno chiesto di non
«permettere cambi di destinazione d´uso delle aree, appetibili, in territori di
pregio».
IN ATTESA del confronto al Dicastero -
auspicato per entro il prossimo 15 febbraio - sempre ieri si è svolto un
confronto con l´amministratore delegato del gruppo, Giuliano Zambelli: un
faccia a faccia che, però, non ha fatto emergere «novità di rilievo». Un
risultato che ha alimentato la delusione, ampliata anche dal fatto che il
titolare «Pietro Delaini, non si sia mai presentato, nè prima nè ora. È l´unico
che potrebbe dire una parola definitiva. Per il momento dopo la scadenza degli
ammortizzatori sociali, incombe il nulla», hanno lamentato i sindacati.
foto da www.bresciaoggi.it |
GIORNALE DI BRESCIA SABATO 19
GENNAIO 2013 (il link all’articolo)
Vertenza Vela (edilizia): 500
lavoratori in corteo chiedono certezze
per il loro futuro
CORTE FRANCA Cinquecento
lavoratori in corteo da Borgonato, quartier generale della Vela (costruzioni),
alla piazza di Timoline, dove ha sede il comune di Corte Franca. Il primo
obiettivo dei cinquecento lavoratori della Vela era di rendere visibile,
attraverso questa forma di protesta, quali saranno le drammatiche conseguenze
che questi dovranno subire a causa della annunciata chiusura degli stabilimenti
di laterizi da parte del gruppo edile, sia in Lombardia che in Emilia Romagna.
Lo sciopero di otto ore, proclamato dalla Fillea Cgil del comprensorio
sebino-ca- muno, dalla Filca Cisl e dalla Feneal Uil ha dunque voluto
richiamare l’attenzione delle istituzioni locali. Ad attendere il corteo, a
Timoline, c’erano infatti i sindaci di Corte Franca (Giuseppe Foresti), Iseo
(Riccardo Venchiarutti), Passirano (Daniela Gerardini) e Paderno Franciacorta
(Antonio Vivenzi). La vertenza Vela sarà peraltro uno dei temi posti all’ordine
del giorno, dal primo cittadino di Corte Franca, nel consiglio comunale del 29
gennaio. Appuntamento al quale parteci- perà anche l’assessore provinciale al
Lavoro, Giorgio Bontempi. «Siamo vicini a tutti i lavoratori della Vela che non
prendono lo stipendio da settembre - ha detto il sindaco Foresti - ma da un
punto di vista pratico possiamo fare poco per aiutarli».
Il primo cittadino di
Corte Franca ha comunque ammesso che metterà in agenda un appuntamento con la
proprietà. «Cercheremo - ha aggiunto Foresti - di dare il via a un tavolo di
lavoro». Nel frattempo i sindacati formalizzeranno l’apertura di un tavolo di
crisi con il coinvolgimento dell’azionista di maggioranza della Vela spa, la
famiglia Delaini. «L’azienda non ha mantenuto fede agli impegni presi coi
propri dipendenti - sottolinea Donato Bianchi della Fillea - e per questo si
esige che l’azionista di maggioranza, che negli anni scorsi ha registrato utili
considerevoli senza mai investire in innovazione, ora ridia una prospettiva
alla sua azienda». v.m
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