estratto da: GIORNALE DI BRESCIA GIOVEDÌ 10 GENNAIO 2013
Gruppo Vela,
il 18 gennaio sciopero e presidio a Corte Franca
CORTE FRANCA Un situazione che non trova soluzione
quella del Gruppo Vela di Corte Franca. Dopo la «Prefabbricati», la scorsa vigilia
di Natale, anche la capogruppo Vela spa ha depositato domanda di concordato
(cosiddetto «in bianco»). Ora sono i lavoratori a scendere in campo per cercare
di difendere il loro posto di lavoro. Il
prossimo 18 gennaio è stato infatti indetto uno sciopero nazionale di otto ore con presidio davanti ai cancelli dello
stabilimento di Corte Franca. I lavoratori protestano contro le azioni
unilaterali prese in queste settimane dall’azienda, contro le chiusure degli
stabilimenti produttivi, per contrattare gli investimenti che la proprietà del
gruppo deve fare per reggere la concorrenza e soprattutto per aprire un
confronto al Ministero. Ricordiamo che il gruppo Vela occupa in totale 350 di-
pendenti: la capogruppo, Vela spa, ha 142 addetti; poi ci sono le fornaci di
Molino di Argenta (Ferrara, 24 dipendenti), di Bologna (31 dipendenti), di San
Giovanni (36 dipendenti). (Qui il link all'articolo)
Bresciaoggi
10.01.2013
Vela, giovedì 18
la protesta I.S.A., piano e concordato
NELLE FABBRICHE. A Corte Franca la mobilitazione di tutto il gruppo
Sciopero nazionale di otto ore, con
presidio e manifestazione a Corte Franca venerdì 18 gennaio prossimo: sono
le iniziative - ufficializzate dopo le prime indiscrezioni - decise da Feneal,
Filca e Fillea nell'ambito della vertenza aperta riguardo al gruppo Vela: oltre
350 dipendenti, di cui 142 in carico alla realtà principale, 51 dei quali nella
sede centrale in Franciacorta.
Una mobilitazione scattata anche sulla base
delle ultime novità, compresa la richiesta di concordato preventivo presentata
in Tribunale a Brescia sia per la controlla Vela Prefabbricati srl, che per la
spa.
Il programma prevede alle 9.30 il concentramento davanti alla fabbrica,
quindi l'assemblea aperta e il corteo verso il Municipio; a seguire gli
interventi sindacali e l'incontro con le istituzioni.
La giornata di protesta,
come spiega una nota, è contro le «azioni unilaterali dell'azienda, le chiusure
degli stabilimenti, l'idea di scaricare la crisi sui più deboli»; ed è finalizzata
ad aprire «un confronto al ministero dello Sviluppo Economico sui destini della
società, per contrattare gli investimenti del gruppo, per discutere un piano
industriale di rilancio e per difendere i posti di lavoro». Nello stesso
comparto, dopo il voto per il rinnovo delle Rsu, emerge la conferma della
Fillea camuno-sebina quale primo sindacato alla Ferretti di Sarnico (ex
Cantieri Riva; 131 addetti, 111 votanti): ottiene 57 consensi e 2 delegati; un
rappresentante ciascuna per Filca e Feneal.
Nel settore metalmeccanico è
fissato per lunedì 14 gennaio alle 11, in Aib, un nuovo vertice tra sindacati e
vertici della Mac, l'azienda di stampaggio lamiere nel sito Iveco: rientra
nell'ambito della procedura di mobilità già aperta per tutti gli 84 lavoratori
in seguito alla decisione di concludere la propria esperienza a Brescia. In
Valcamonica, a Sellero, sulla base delle prime indiscrezioni, si profila
un'intesa per l'utilizzo del contratto di solidarietà alla La.Cam srl (gruppo
Brembo), inizialmente per un periodo di 18 mesi: consentirà di gestire un
eccesso di forza lavoro quantificata in 65 su circa 210 occupati. Il 16 nuovo
faccia a faccia tra le parti, che dovrebbe portare alla sigla definitiva
dell'accordo. Da Passirano, invece, emerge il piano industriale presentato dai
vertici della I.S.A. srl (stampaggio acciai a caldo; una sessantina di addetti)
durante un incontro con la Fiom camuno-sebina. È finalizzato al rientro dagli
arretrati accumulati nei confronti sia dei dipendenti, che dei fornitori, attraverso
un concordato preventivo: al momento, in base a quanto emerso, c'è l'ok dal
Tribunale alla domanda «in bianco». Tra gli obiettivi rientra il rilancio delle
attività, contando su un buon portafoglio ordini e mantenendo i livelli
occupazionali anche con il ricorso alla «solidarietà», che dovrebbe scattare
dal 21 gennaio. Mercoledì 16 nuovo confronto; il sindacato esprime un primo
giudizio positivo «in attesa che si concretizzi quanto prospettato».
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