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sabato 8 giugno 2013

Corte Franca 12 giugno: "La felicità araba", storia di famiglie e dittatura

Corte Franca, un libro racconta l’inferno siriano
Ibrahim, Mohamed e Shady Hamadi: tre generazioni di una famiglia siriana che ha vissuto sulla pelle i dolori della dittatura. Poi ci sono Abo Imad, Eva Zidan, Rami Jarrah e molti altri ragazzi che hanno raccontato al mondo la grande rivolta siriana, eroi che lottano per la libertà di un paese schiavo della propria infelicità.
 E’ la storia purtroppo attuale del popolo siriano raccontata dallo scrittore Shady Hamadi nel suo libro “La felicità araba”, Add edizioni, che verrà presentato mercoledì 12 giugno alle 20,30 presso la Sala civica del Comune di Corte Franca, nella provincia di Brescia.
 Hamadi è nato a Milano nel 1988 da madre italiana e padre siriano. Fino al 1997 gli è stato vietato di entrare in Siria in seguito all’esilio del padre Mohamed, membro del movimento nazionalista arabo. Con lo scoppio della rivolta siriana contro il regime di Bashar al-Assad nel marzo 2011, Hamadi diventa un attivista per i diritti umani e un importante punto di riferimento per la causa siriana in Italia.
 Nelle pagine di Shady Hamadi si incrociano i racconti di una stagione di lotte e di speranze che l’Occidente, distratto e colpevole, ha guardato troppo poco. Hamadi raccoglie testimonianze di sacrifici, di sofferenza, di dolore ma anche di coraggio e di aspettative portate avanti con orgoglio. Il libro è un manifesto per il popolo siriano che sta vivendo la sua primavera nelle piazze e nella rete. “La felicità araba ci racconta quello che per troppo tempo non abbiamo voluto vedere”, dice Dario Fo nella prefazione del libro.
 Oltre all’autore, parteciperanno alla serata Enrico Vandini, di Bologna, e Cristina Paganini di Abbiategrasso (MI) entrambi volontari dell’Associazione Time4life nata nel 2011 per iniziativa di Elisa Fangareggi, 32 anni, avvocato di Modena e mamma di tre bambine. Insieme a lei lavorano un gruppo di volontari (anche bresciani) con l’obiettivo di soccorrere le vittime del conflitto scoppiato tra Assad e le forze di opposizione del regime. L’Associazione raccoglie medicinali, pacchi di latte in polvere, cibo e scarpe che vengono portati in Siria ogni mese.

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