La sottrazione di superfici naturali od agricole da destinare all'urbanizzazione è risultata ingente anche in Franciacorta, dove, considerando 22 comuni da Iseo a Travagliato e da Palazzolo a Cellatica, si è passati dal 5% di superficie urbanizzata nel 1954, al 27% del 2009 cioè da 1.656 ettari a 8.699 ettari. Attualmente, nonostante la crisi, case vuote e capannoni in disuso, i Piani del governo del territorio dei Comuni prevedono la trasformazione di oltre 500 ettari (5 milioni di metri quadri).
Queste previsioni possono avere impatti negativi irreversibili sull'ambiente e la comunità:
- il paesaggio viene frammentato con conseguenze su flora/fauna, ecosistemi, assetto idrogeologico, ma anche con perdita dell'identità storica e socio-culturale;
- aumento dei costi di urbanizzazione e fornitura dei servizi.
Si spera in una correzione di tiro se non in una inversione di tendenza in occasione del rinnovo delle amministrazioni del prossimo maggio: i PGT non sono intoccabili!
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