Anche per
questo nuovo anno scolastico iscritti in calo, difficoltà economiche... le
quattro scuole d’infanzia paritarie del paese, “S. Maria degli Angeli”
di Borgonato, “Mons. Geremia Bonomelli” di Nigoline, “don Angelo Roveglia” di
Timoline, “Principessa Mafalda” di Colombaro, hanno bussato nuovamente alle porte
comunali per ottenere maggiori contributi, ma pare che questa strada non sia
facilmente percorribile in questi tempi di ristrettezze generali, tanto che si parla di accorpamenti e di
ipotesi di istituire un’unica struttura pubblica, a completamento dell’Istituto
comprensivo.
Finora
l’Amministrazione, oltre a supportare le scuole con interventi vari e in
particolare con la corresponsione di danaro a parziale copertura delle spese a
carico degli utenti, ha sostenuto anche opere relative alla manutenzione
straordinaria, ristrutturazione ed
ampliamento degli immobili, per renderli più sicuri e adeguati alle esigenze
educativo-scolastiche.
Nel
bilancio di previsione 2014 l’ammontare complessivo che sarà messo a
disposizione a sostegno delle materne risulta di 137.000 euro, di cui 15.000 come
contributo per progetti educativi.
Ma
si è già appurato, appunto, che tale contributo non basterà a risollevare gli
asili e il Comune non può andare oltre, per cui la retta, per scelta concordata
tra tutte e quattro le scuole, salirà per il nuovo anno a 180 euro mensili pro
capite.
Si
può dire che il problema è cronico e si ripresenta ormai da decenni, come anche
l’idea di accorpamento in una struttura centralizzata, per alleggerire il costo
dei trasporti, delle manutenzioni, del personale ecc., ma anche per offrire
servizi qualitativamente migliori, garantendo continuità formativa con
l’Istituto Comprensivo situato a Timoline, privo di una scuola materna statale,
diversamente dai comuni limitrofi.
Ricordiamo
che, se a tempo opportuno, quando ancora il parametro per evitare il sotto dimensionamento dell’Istituto comprensivo era fissato a 500 iscritti, si
fosse istituita una sezione di scuola dell’infanzia statale, forse oggi non ci
sarebbero tutti questi problemi. Si sarebbe potuto trovare spazio nel
costruendo Polivalente, che purtroppo ora ha liberi solo i seminterrati,
luogo certo non idoneo
a svolgere
attività scolastica per l’infanzia (sotto terra con luce artificiale tutto il
giorno?), come invece propone la Lega Nord.
Sotto
l’amministrazione Fogazzi si era anche deciso all’unanimità, nella specifica
consulta (2007), di sottoporre un questionario alla popolazione, per sondarne
le esigenze e conoscere l’orientamento sull’ipotesi di costituire almeno una
sezione statale per offrire una libera scelta alle famiglie, ma il questionario
fu “inspiegabilmente” insabbiato.
Anche
oggi i consiglieri della lista “Fogazzi sindaco” puntano ancora al mantenimento
delle quattro scuole paritarie con un più cospicuo intervento comunale, perché,
tra l’altro, verrebbero a mancare quei servizi che ancora mantengono vive le
frazioni.
Sta di fatto
che, a nostro parere, è mancata la volontà politica di trovare una soluzione
adeguata, tanto che neppure nel PGT vigente non si è prevista una struttura
idonea ad accogliere una scuola pubblica dell’infanzia, nonostante l'aumento
demografico previsto. Nel Piano dei Servizi si
trova solo un interrogativo e un’esigenza : “Comparto scuola: possibile realizzazione scuola dell’infanzia comunale?
Necessità di mantenere la direzione scolastica nel comune”.
E a proposito
dell’Istituto Comprensivo, si apprende che anche per l’anno scolastico
2014/2015 è stato assegnato il “preside a mezzo servizio”, mentre la reggenza è
assegnata d’ufficio a Paola Ferrari.
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Dall'archivio-Giunta Barbieri nel 1992, quando esistevano in ciascuna delle quattro frazioni, oltre alle materne paritarie, anche le scuole elementari, |