Si tratta della seconda variante, dopo quella che
ha riguardato l’ampliamento dell’Esselunga.
L'Amministrazione di Corte Franca, in considerazione delle mutate condizioni socio‐economiche, nonché delle numerose richieste dei cittadini, ha ritenuto
opportuna una rivisitazione del P. G. T., pur senza stravolgerne l’impianto e gli obiettivi strategici generali.
In particolare l’Amministrazione Comunale intende proporre alcune modifiche, soltanto di due degli atti di
pianificazione costitutivi del P. G. T. stesso, il Piano dei Servizi e il Piano delle Regole, al fine di renderli maggiormente rispondenti
alle esigenze della comunità di Corte Franca.
Nel Rapporto Preliminare si leggono tutte le informazioni e
i dati necessari alla verifica dei possibili effetti significativi
sull’ambiente, sulla salute umana e sul patrimonio culturale, che la variante
può comportare. Dalla analisi conclusiva del rapporto risulta che si può ritenere fondata e legittima la proposta di esclusione del progetto in esame
dal processo di Valutazione Ambientale Strategica.
In generale, oltre alla correzione di errori cartografici, le variazioni prospettate riguardano la riclassificazione di alcune aree o porzioni di aree, che in qualche caso da edificabili
diventano agricole o non edificabili o per servizi e, viceversa, da agricole
diventano edificabili, per modesti completamenti, contigui al tessuto
urbano consolidato.
In altri casi si consentono chiusura di portici/logge, possibilità di sopralzi e di ammezzati, realizzazione di porticati e loggiati; inoltre sono previsti limitati interventi di ampliamento o completamento di edifici esistenti e il trasferimento della capacità edificatoria già ammessa, come ad. es. per aree comprese nell’ambito del Campo da golf.
È proposta anche la riduzione dell’Area di valorizzazione del
bosco, situata sul Monte Alto, in località Impianesse: l'area da attrezzare e riqualificare dai mq 42.687 previsti dal PR e dal PS
vigenti passerebbe a circa mq 7.760.
L'intervento più consistente ipotizzato dalla variante riguarda la possibilità di ampliamento di superficie
massima di mq 10.000 della cantina interrata esistente, in area adiacente coltivata a vigneto e che ricade nel tessuto storico di Borgonato. Fuori terra sono previste contenute integrazioni volumetriche delle strutture strettamente necessarie alle esigenze produttive.
La documentazione relativa al procedimento è consultabile sia sul sito web comunale che su quello regionale.
Fra i soggetti del pubblico interessato al procedimento figurano
anche l’associazione Monte Alto, La Schiribilla e Legambiente.
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