Possibile che il Comune di Corte Franca, che ha la propria rappresentanza nell'Ente gestore della Riserva delle Torbiere, ancora non abbia trovato una soluzione fattibile?
È da quasi un decennio che se ne parla!
Varie soluzioni sono state proposte nel tempo dalle associazioni, ma pare che siamo ancora al punto di partenza… Eppure l'Amministrazione di Provaglio d'Iseo ce l'ha fatta.
Questione di fondi o questione di oblio?
TUTTI IN BICI MA FUORI DALLA RISERVA
Tra le innumerevoli e spesso non giuridicamente facili questioni
che un ente pubblico deve risolvere, come nel caso della Riserva Naturale delle
Torbiere, spesso ve ne sono alcune che sovrappongono molte figure e
amministrazioni.
É questo il caso della pista ciclabile Brescia-Paratico, che
attualmente attraversa parte della Riserva, in un tratto che passa sui comuni
di Provaglio d’Iseo e Corte Franca. Tale pista ciclabile é in primis un errore
urbanistico, in virtù del fatto che in una Riserva Naturale le biciclette non
possano entrare. In secondo piano tale situazione crea spesso un conflitto
anche sul pagamento dell’ingresso. Per la Riserva infatti é richiesto un
contributo tramite ticket all’accesso, cosa che dovrebbe essere esteso anche ai
passaggi ciclopedonali sulla parte di pista ciclabile, con un chiaro contrasto
tra le definizioni giuridiche in essere.
Da molti anni quindi, grazie
all’interessamento dei vari enti coinvolti, si cerca una soluzione a tale
conflitto. L’ente riserva si é fatto capofila e responsabile per la risoluzione
della questione, mantenendo i rapporti tra i vari enti al fine di ottenere il
difficile traguardo. Difficile sia per la difficoltà di trovare una tratta
esterna, e sia per la difficoltà di trovare i fondi da parte dei comuni
interessati. La situazione da alcuni mesi si é mossa in direzione risolutiva,
seppur sempre in attesa dei lunghi tempi amministrativi di cui gli enti
pubblici sono vittima.
Attualmente é stata individuata e già sistemata la
tratta ciclabile nella parte del comune di Provaglio d’Iseo, in zona San
Carlo, ma deve essere completata la parte di Corte Franca, che seppur sia un
tratto più breve vede alcuni conflitti sui terreni di proprietà su cui la pista
dovrebbe passare.
Grazie all’interessamento della nuova Presidenza della
Riserva, il comune di Corte Franca e l’ente gestore della Riserva hanno
riallacciato i rapporti da pochi mesi, per cercare di fare un passo avanti
sulla tratta interessata dal comune suddetto, inserendo finalmente nel nuovo
PGT una fattibile ipotesi di tratto ciclabile.
Non appena tale ipotesi
diventerà più reale si auspica che anche questo piccolo tassello di questo
intricato mosaico venga completato. Perché solo dopo aver predisposto la tratta
alternativa la Provincia autorizzerà lo spostamento della tratta ciclabile. Un
tassello davvero difficile da posizionare, e che ha bisogno della
disponibilità, sia urbanistico-giuridica che economica, di tutti gli enti
interessati ma che darà ancora un po’ di respiro alla lenta guarigione della
Riserva.
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