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mercoledì 3 ottobre 2012

Piano provinciale: Provincia e sindaci disegnano il «futuro»


Fonte: Bresciaoggi, martedì 02 ottobre 2012 – PROVINCIA – Pagina 19
IN BROLETTO. Le consultazioni sul nuovo Piano territoriale
Provincia e sindaci
disegnano il «futuro»
La prossima commissione inizierà dalla mobilità
Le linee guida del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) incassano l´ok dei sindaci bresciani. Ieri mattina il vicepresidente e assessore al Territorio del Broletto Giuseppe Romele ha chiuso la lunga tornata di consultazioni (obbligatorie ma non vincolanti) dei primi cittadini e ne è uscito con la condivisione della necessità di ragionare in termini di Sus (sistemi urbani sovracomunali) per dare sostanziale organicità alla riscrittura del Piano, molto più difficile da raggiungere se ciascuno guardasse all´orticello dei propri confini municipali.
È già un risultato, ma le difficoltà vere devono ancora arrivare. Il 2013 e il 2014 saranno anni di elezioni amministrative, i sindaci alle prese con i bilanci a secco saranno tentati ancora una volta di far cassa con gli oneri di urbanizzazione e non si faranno grossi problemi a destinare al cemento gli ultimi lembi di suolo disponibili. Forse andrà in porto la norma in gestazione a Roma che vieta di utilizzare quegli oneri per spese correnti, il che dovrebbe funzionare da deterrente, ma non è detto.
Il Ptcp avrà colto davvero nel segno se nel futuro prossimo non si vedranno i soliti capannoni allineati lungo il tracciato di Brebemi, come accade ai lati della A4 e di quasi tutte le autostrade peninsulari. Ieri mattina la commissione settima del Broletto presieduta da Ruggero Marchioni ha ascoltato da Romele il resoconto delle consultazioni, e l´assessore sottolinea soprattutto la «condivisione» ottenuta dai sindaci.
Nei suoi esempi, il Piano d´area di Montichiari-Calcinato coinvolgerà anche i confinanti Castenedolo e Montirone. Sulle aree di sviluppo montane (Ponte di Legno, Aprica, Borno, Val Palot, Montecampione, Pezzeda, Maniva, Alto Garda) i sindaci sono pronti a coordinarsi. Entro metà ottobre tutti dovranno presentare elaborati e proposte condivise su problematiche comuni.
Tutto bene. Ma i «fatti concreti» che dovranno disegnare lo sviluppo futuro del territorio provinciale mancano tutti, e le decisioni importanti sono di là da venire. A Montichiari sono ancora d´attualità la stazione Tav e la «metropolitana» di collegamento con l´aeroporto D´Annunzio? In Valtrompia si punta sull´allungamento del metrò cittadino o sull´autostrada persa nelle nebbie? E si continuerà ancora a mantenere aperta la strada ad altri impianti sciistici in montagna? Sono domande non da poco e impongono la decisione di lasciare o meno vincolate le relative aree. A porle sono i consiglieri, in particolare Giampaolo Mantelli (Gruppo Misto), in vista delle prossime riunioni della commissione, che dovranno entrare nel merito. Ieri si è convenuto che si partirà con il tema mobilità, e con la definizione della viabilità primaria provinciale. Il resto verrà a seguire.
Mantelli pone anche la questione delle aree agricole strategiche e dei rapporti di edificabilità, con l´esigenza di «far capire ai sindaci che il Ptcp fisserà parametri fermi per bloccare le speculazioni edilizie». In tempi di crisi, meglio collocare l´invenduto, insomma, e dare precedenza alle infrastrutturazioni. Di più «un Ptcp moderno - aggiunge il capogruppo Pd Diego Peli - deve affrontare il tema dei corridoi tecnologici e ambientali, delle città lineari al di là delle osservazioni dei sindaci. I tempi cambiano e persino l´edilizia si ridimensiona - sottolinea Peli - gli stessi lottizzanti chiedono di riportare ad agricole le aree edificabili per ridurre l´Imu».
«Le valli passano dall´industria al turismo», aggiunge Francesco Maltempi (Pd). Perciò il Piano delle regole del Ptcp «deve contenere strumenti che permettano di gestire le novità», propone Francesco Mazzoli (Udc). Insomma, si entra nel vivo e proprio con i sindaci che finora condividono, non sarà una passeggiata.M.VA.
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Sul disegno di legge salvasuoli 
proponiamo qui il punto di vista  di SALVIAMO IL PAESAGGIO_DIFENDIAMO I TERRITORI: 



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