Giuseppe Fogazzi |
Fonte: Bresciaoggi, giovedì 13 dicembre 2012 –
PROVINCIA – Pagina 29
CORTE FRANCA. Fogazzi attacca la
maggioranza sulle scelte amministrative e di bilancio
Patto e compensi, piovono critiche
Seppur uscito dal Consiglio comunale per
far posto ad altri suoi colleghi, l´ex sindaco Giuseppe Fogazzi, che per un
solo voto (1310 le preferenze ottenute, contro le 1311 di Giuseppe Foresti)
perse la poltrona di primo cittadino, non ha appeso al chiodo la passione e la
verve politica.
Nel corso dell´assemblea convocata dalla sua lista
di minoranza, ha sparato a zero sull´attuale maggioranza. «Non hanno
programmazione e vivono alla giornata; non coinvolgono nelle loro scelte la
collettività - ha tuonato Fogazzi -. Come si fa a pensare di poter vendere il
bar sport a quei prezzi in un momento economico delicato com'è l'attuale? E
infatti i due bandi sono andati deserti; e senza introiti la maggioranza ha
dovuto mettere da parte gli interventi che sono necessari per il paese.
Avessero ascoltato i nostri suggerimenti non saremmo a questo punto. Bastava
uscire dal Patto di stabilità lo scorso anno e le risorse ci sarebbero state.
Ma così non han voluto fare. E poi un´Amministrazione vicina alla gente, nel
momento in cui si chiedono sacrifici, dovrebbe rinunciare ai propri compensi.
Con 25.000 euro risparmiati si potrebbe creare un tesoretto da utilizzare per
un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. Serve una nuova politica che metta al
centro le persone e che veda l´impegno amministrativo come servizio verso la
propria comunità. Al paese sarebbero servite scelte coraggiose. Se io avessi
vinto per un voto e fossi diventato sindaco, immediatamente avrei convocato un
incontro con chi aveva perso per cercare un dialogo costruttivo. Invece la
maggioranza amministra senza ascoltare nessuno».F.SCO
io penso ,che se l'asta è andata male non è colpa dell'amministrazione ,poteva succedere anche alla minoranza ,per poi non porliamo di aiuti che se parlo io aiuto ,e in quanto alla nuova amministrazione mi trovo davvere bene ,e ho visto davvero cambiamenti sia nelle strade es:lo stop della scquola era veramnete pericoloso per i pedoni ,le attivita sportive ,la festa delle associazioni ,io penso che ogniuno a diritto di essere primo cittadino se anche se per un solo voto è passato foresti nessuno a diritto di dare del bugiardi all'amministrazione ognuno la gestisce come vuole ,poi comunque non capisco questa ostinazione a vedere ancora la scritta fogazzi sindaco ,quando sarà si ricandidera ma per ora che faccia spazio a chi è stato scelto dai cittadini zaira luppino
RispondiEliminaFogazzi ha avuto 5 anni per dimostrare quanto è stato aperto al confronto e alla partecipazione...consulte svilite...un PGT fintamente partecipato...Quanto ad essere di esempio per la sobrietà basta ricordare la dispendiosa campagna elettorale con ricchi doni per tutti e il cenone finale da mille e una notte! Ma già...lo scorso anno non era tempo di crisi...ristoranti pieni...aeroporti pure...
RispondiEliminaComplimenti alla signora Lupino per l'italiano impeccabile!
RispondiEliminaPer quanto riguarda le consulte io posso solo fare riferimento a quella della cultura di cui facevo parte sia nell'amministrazione precedente che in quella attuale. Quando Massimo Bonardi era assessore la consulta si riuniva frequentemente, più o meno una volta ogni 5-6 settimane. L'occasione era buona per un confronto tra le persone che ne facevano parte, per inciso non tutte dello stesso orientamento politico, e da questo nascevano idee che poi venivano sviluppate e quando possibile sfociavano in iniziative culturali. Da quando esiste la nuova consulta (e sorvolo sui tempi che ci son voluti per crearla) mi pare che sia stata convocata tre volte, alla faccia del confronto e della partecipazione. Allora chi è che sminuisce le consulte? La precedente amministrazione o l'attuale?
Vero, la consulta cultura dell'era Fogazzi pare sia stata l'unica a funzionare, per le altre un gran fiasco! Componenti di Parcico erano presenti in tutte e cinque le consulte, desiderosi di partecipare e offrire contributi, ma visto che per lo più non si concludeva niente oppure si prendevano decisioni all'unanimità che finivano in un cassetto oppure si doveva solo prendere atto del già deciso dall'alto...un po' alla volta i vari componenti (non solo di Parcico) hanno abbandonato il tavolo! Per questo, come associazione, siamo rimasti sconcertati dalla riproposizione delle consulte da parte dell'attuale amministrazione senza uno straccio di verifica sul perché dell'andamento disastroso. Per la precisione, anche al tempo della Giunta Fogazzi, nel dicembre 2009 avevamo chiesto la stessa cosa:http://partecipazionecivicacortefranca.blogspot.it/2009/12/eppure-le-consulte.html
EliminaQuindi per noi non è questione di precedente o attuale amministrazione.
Sono d'accordo, non è un problema di amministrazione precedente o attuale, peccato che come anche da voi riconosciuto la consulta precedente funzionava, e non mi pare di poter dire altrettanto di quella in carica.
RispondiEliminaAllora che cosa possiamo pensare? Forse che il funzionamento delle consulte, come di qualsiasi altra cosa al mondo, dipende anche dalle competenze delle persone che le compongono?
Con buona pace dei demagoghi, purtroppo non è sufficiente avere buona volontà per amministrare una comunità, far parte di una consulta, scrivere su un blog, o più in generale per fare politica. Purtroppo servono anche delle competenze specifiche, delle cognizioni, conoscenze, esperienze, capacità, senza le quali, ahimé, i risultati non possono arrivare. Quindi, se posso essere d'accordo sulle perplessità relative alla riproposizione delle consulte, perché invece di fare un'analisi corretta sulle competenze delle eventuali candidature da proporre, si è operato nel modo ridicolo di chiedere le autocandidature? Scusate, ma non sarà di nuovo un problema relativo al fatto di incapacità di sapere come fare cosa?
Probabilmente incide anche la competenza, ma sarei un po' meno drastica sul bagaglio da richiedere ai componenti esterni: se anche c'è qualcuno alle prime armi, lasciamo che faccia esperienza, altrimenti in che modo può farsi una preparazione in materia?
RispondiEliminaE poi sono assodate le competenze dei componenti di diritto?
Ma soprattutto, è assodata la volontà delle amministrazioni di istituire veri e propri tavoli di confronto?
"Probabilmente incide anche la competenza..."
RispondiEliminaGrazie per il probabilmente, non so se avrei potuto pretendere di più.
Per quanto riguarda l'esperienza da fare, difficilmente si fa fare l'amministratore delegato, o anche solo membro di consiglio di amministrazione, a chi non ha esperienza. Ergo, chi non ha esperienza può partecipare alla vita amministrativa locale come osservatore, condividendo le sue osservazioni con chi gestisce le responsabilità, ma allo stesso tempo cercando di capire quali sono le problematiche da tenere presente quando si cerca di trovare soluzioni a difficoltà oggettive.
Infine, riguardo ai tavoli di confronto, la domanda va posta alle amministrazioni. Certo che chi ha la certezza di avere risposte per tutto difficilmente si confronterà con gli altri. Ma Dio ci scampi da quelli che hanno sempre ragione(o peggio, credono di averla sempre).
A
RispondiEliminaE' arrivato un commento anonimo...vuoto, forse qualche problema "tecnico"?
EliminaE' certo che vi siano sostanziali differenze tra le due amministrazioni tuttavia ritengo che se siamo giunti alla situazione di oggi nel nostro paese lo si debba anche al fatto che si e' spesso CORAGGIOSAMENTE deciso ed operato in deroga alle leggi scaricandone il costo sul futuro.ritengo quindi non sia cosi opportuno suggerire l'uscita dal patto di stabilita' perche' oltre ad avere un costo nel futuro prossimo, se non sbaglio ha un costo nell'immediato in forma di sanzione. Cosi rischiamo di avere i soldi per acquistare l'auto ma di non averne per metterci la benzina domani.
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