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mercoledì 27 marzo 2013

Franciacorta, regolamento pesticidi: ora tocca ai sindaci


Riportiamo integralmente il COMUNICATO STAMPA pervenutoci

Il gruppo no pesticidi in Franciacorta incontra il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e l'ASL. E i sindaci?

Nelle scorse settimane, alcuni rappresentanti della trentina di associazioni, liste civiche e comitati che, dal settembre 2012, stanno chiedendo maggiori tutele per l'ambiente e la salute riguardo all'importante tema dell'uso dei pesticidi in Franciacorta, hanno incontrato in due diversi riunioni il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e l'ASL di Brescia.
In entrambe le occasioni si sono ribadite le richieste (vedi allegato) del gruppo in proposito del nuovo regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci, che risulta essere attualmente fermo sulle scrivanie dei sindaci dell'area.

Sia il Consorzio che l'ASL hanno riconosciuto il valore dell'interlocuzione con la cittadinanza e hanno illustrato alcuni “passi avanti” fatti dall'ultima bozza di regolamento che effettivamente vanno nella direzione da noi auspicata.
Si tratta di un risultato importante ma ancora insufficiente:
Ci hanno detto che diminuiranno da 4 a 3 (e forse a 2) i trattamenti diserbanti consentiti durante ogni stagione: noi non crediamo che si sgravi il suolo dalle tonnellate di prodotti chimici cosparsi negli ultimi decenni con delle decisioni a metà. I diserbi vanno vietati completamente nel sotto pianta perché tale metodo agronomico è inutile, inquinante e controproducente.

Ci dicono che vieteranno l'uso di pesticidi classificati come T e T+ (Tossici e molto tossici): noi crediamo che per tutelare integralmente la salute dei cittadini si debba avere il coraggio di leggere i nomi e le etichette dei prodotti. I fitofarmaci T e T+ sono già attualmente usati in quantità marginali, la sfida per un'agricoltura moderna è oggi, come anche l'ASL ha convenuto, di sostituire tutti i prodotti cancerogeni e mutageni (Xn) con metodi di tutela agronomici più sicuri per la salute.

Inoltre ribadiamo che consideriamo insufficienti le distanze individuate per tutelare le abitazioni e le persone dalla deriva (20 metri) perché tutti gli studi sul tema (convalidati dalla sentenza del Consiglio di Stato allegata) parlano di 50 metri ed è questo il limite che chiediamo venga adottato.

Solo un regolamento con alto livello di tutela potrà essere all'altezza delle aspettative dei cittadini residenti.
Solo un regolamento con alto livello di tutela potrà essere volano per il marketing territoriale dell'industria dello spumante.
Solo un tale regolamento ci consentirà di fare il primo passo verso un'agricoltura nuova, moderna, rispettosa della salute pubblica e dell'ambiente.

Consideriamo infine singolare che due enti non rappresentativi come Consorzio per la Tutela del Franciacorta e ASL, senza nessun obbligo formale, abbiano deciso di incontrare i cittadini impegnati nelle campagna no pesticidi mentre, ad oggi, le istituzioni rappresentative (i comuni) siano ancora fermi alla promessa di un dialogo che finora non è arrivato.

Per i gruppi, le associazioni e i comitati no pesticidi della Franciacorta

Marco Dotti

3407958437
http://www.facebook.com/PesticidiSalute

Allegato informativo sul pericoloso fenomeno della deriva: clicca qui
nocivo
molto tossico
tossico

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