Un documento di Legambiente Franciacorta
DISCARICHE
Siamo
al “Disastro Ambientale”
Nella campagna
dei comuni di Castegnato, Travagliato, Ospitaletto, Paderno FC e Passirano sono
presenti una trentina di discariche, la maggior parte delle quali riempite nei
decenni scorsi in modo incontrollato con ogni tipo di rifiuto come dimostra
l’ultima discarica individuata in queste settimane all’interno delle mura
dell’acciaieria Stefana di Ospitaletto.
Questo è l’elenco
delle discariche individuate
1) Cava Bettoni di Castegnato oggetto di
progetto di discarica per rifiuti speciali da parte di a2a; si tratta di
un’area cavata per tre quarti di una ventina di ettari per la quale la
convenzione sottoscritta da soc. Bettoni e comune di Castegnato prevede invece
un recupero a fondo cava con la piantumazione di circa 5000 piante cioè la
creazione di un bosco.
2) Discarica Bosco Sella; in questa
discarica negli anni 70/80 sono stati scaricati da ASM circa 5 milioni di m3 di
rifiuti solidi urbani in una cava di 22 ettari e in parte della quale non erano
stati messi sul fondo alcun tipo di teli protettivi e anche per questo motivo il pozzo spia posto
a valle della discarica registra continuamente un fenomeno di inquinamento
delle falde. Questa discarica è stata chiusa nel 1989 a seguito delle forti
proteste delle popolazioni residenti ed ora è in fase di gestione
post/chiusura.
3) Discarica Codenotti di Castegnato; in
questa discarica di circa due ettari di superficie negli anni 80/90 sono stati
scaricati rifiuti in modo incontrollato e a seguito di segnalazioni si fecero
dei controlli e per due volte fu messa sotto sequestro dalla Magistratura.
4) Discarica Gervasoni di Castegnato ;
in questa discarica di circa ½ ettaro sono state scaricate senza alcun controllo le terre
della Fonderia Gervasoni, le stesse sono state semplicemente ricoperte da
terreno vegetale ed ora l’area è coltivata.
5) Discarica Bettoni di Castegnato; in
questa discarica di circa 5 ettari negli ultimi 10 anni sono stati scaricati
rifiuti inerti (terre di fonderia e similari) ma alcuni controlli da parte
della Provincia hanno evidenziato la presenza di ammoniaca e cromo ed infatti
gran parte dei rifiuti già depositati furono accumulati in altra parte della
discarica per poter impermeabilizzare con argilla il fondo e la realizzazione
dei pozzi spia, ora è in fase di copertura.
6) Discarica Arici di Castegnato; in questa
vecchia discarica di circa 4 ettari negli anni settanta vennero conferiti in
modo incontrollato rifiuti speciali e nella discarica fu insediato un impianto
di trattamento e separazione di rifiuti che operò per diversi anni.
7) Cava Bonara di Paderno; questa cava è
ancora attiva e c’è una richiesta da
parte della società RETI di farne una discarica, del resto la parte ad ovest
una ventina di anni fa fu riempita di rifiuti in modo incontrollato e su questa
superficie è stato piantano un vigneto che produce Franciacorta.
8) Discarica Vallosa di Passirano; questa è
tra le discariche più pericolose della Lombardia e inserita nei Siti di
Interesse Nazionale Caffaro infatti in essa sono stati interrati i rifiuti
pericolosi della Caffaro e di altre aziende, i vari interventi finalizzati a
conoscere i rifiuti presenti hanno evidenziato in modo inequivocabile la
presenza di PCB e di altre sostanze tossiche, alcuni degli abitanti della
vicina frazione Vallosa hanno nel sangue notevoli quantità di PCB ed ora questo
inquinante è stato trovato nelle falde anche profonde, vige un’ordinanza
sindacale che vieta il consumo di prodotti agricoli prodotti in loco
assolutamente non rispettata e tantomeno fatta rispettare vista che addirittura
all’interno è stata realizzata una nuova cantina.
9) Discarica Rossi di Paderno in questa
discarica di circa un ettaro sono stati scaricati rifiuti di vario genere e ora
è diventata una piazza di selezione rifiuti.
10) Discarica CO.E.PA di Paderno; in questa discarica in attività
sono entrati e stanno entrando rifiuti inerti.
11) Discarica Sorelle Vianelli di Paderno; in
questa discarica sono stati scaricati in modo incontrollato rifiuti industriali
da anni sopra ci vive una comunità Rom che l’ASL ha prescritto l’allontanamento
per gravi rischi per la loro salute
12) Discarica
Paderno (non catalogata) ; posta in prossimità della tangenziale
Ospitaletto Concesio è sta riempita anni fa con rifiuti vari e in modo incontrollato.
13) Discarica località Tre Cortili di
Paderno; in questa discarica di circa 2 ettari sono stati scaricati in modo
incontrollato rifiuti anche industriali è poi stata ricoperta ed ora la
superficie è coltivata.
14) Discarica località Tre Cortili di
Paderno; in questa cava di circa un ettaro posta a nord della ferrovia BS -
Edolo sono stati scaricati in modo incontrollato rifiuti anche industriali è
poi stata ricoperta ed ora è coltivata.
15) Discarica Giugni di Paderno; questa
discarica di circa 1 ettaro è stata riempita con rifiuti anche industriali e in
modo incontrollato circa 25 anni fa ed ora l’area è coltivata.
16) Discarica Pianera di Castegnato; trattasi
della seconda discarica più pericolosa della zona dopo la Vallosa individuata
come Sito Nazionale Caffaro, si estende su un’area di circa 5 ettari, è stata
riempita in modo incontrollato con rifiuti industriali e solidi urbani negli
anni settanta, nel 2002 è stata posta sotto sequestro penale è stata
caratterizzata in modo assolutamente e volutamente incompleto trovando comunque
un inquinamento diffuso che ora sta inquinando le falde anche con sostanze
cancerogene e proprio in questi giorni è tornata alla ribalta per il sequestro
da parte del NOE di un’altra porzione di terreno facente parte della stessa
discarica.
17) Discarica Pianerino di Castegnato; si
tratta della terza discarica della zona inserita nel Sito Nazionale Caffaro e
che, a distanza di ormai 10 anni, incredibilmente non è ancora stata in nessun
modo investigata.
18) Discarica ASO di Travagliato; è una
discarica di circa 1 ettaro nella quale la ASO ha scaricato le proprie scorie
senza alcuna precauzione e da anni le falde sottostanti sono inquinate
19) Discarica Bettoni di Travagliato: è una
discarica di inerti e assimilabili appena autorizzata che ospiterà circa 2
milioni di m3 di rifiuti.
20) Discarica Del Bono di Castegnato; è una
discarica di oltre 5 ettari di inerti
anche se più volte fermata per irregolarità
21) Discarica
Gottardi di Castegnato; è una discarica di circa un ettaro attigua all’autostrada A4 riempita in modo
incontrollato con rifiuti ricoperta di terra ed ora coltivata.
22) Discarica Travagliato località Finiletti;
è una discarica di inerti di circa 2 ettari ricoperta e attualmente coltivata
23) Discarica Franciacorta Immobiliare di
Paderno; è una discarica di circa 2 ettari riempita in modo incontrollato con
rifiuti anche industriali, oggetto di controlli che hanno registrato superi dei
limiti per PCB, Piombo, tricloroetano toluene e metalli pesanti e finora non è
stato fatto nulla.
24) Nuova discarica, coperta da terreno
vegetale e attualmente coltivata, individuata a Castegnato durante i carotaggi
per la realizzazione della costruenda TAV sono stati trovati inquinanti molto
pericolosi in concentrazioni oltre i limiti di legge, quali PCB piombo amianto cadmio e cromo esavalente.
25) Discarica Stefana di Ospitaletto l’ultima
scoperta in ordine di tempo a seguito dei sondaggi effettuati da CEPAV 2 per la
realizzazione dell’ alta velocità, situata all’interno dell’area cintata da
alte mura dell’acciaieria, in questo caso davvero è evidente la responsabilità
e conseguentemente l’obbligo di bonifica.
Queste sono le 25
discariche presenti nel raggio di tre KM nei comuni sopracitati, a queste, per
completare il quadro già drammatico, vanno aggiunte altre quattro grandi
discariche poste a non più di 4km, la enorme discarica RSU di Castrezzato , la
discarica di rifiuti speciali Rovedil di Rovato, la discarica di rifiuti
speciali Cogeme di Fantecolo e le discariche del sito Macogna di Cazzago –
Travagliato.
Un dato
emblematico che da l’idea della gravità della situazione; Castegnato ha già un
“patrimonio” di rifiuti interrati nelle sue 10 discariche pari a oltre 10
milioni di m3 che significa 3.000 m3 di rifiuti per ogni famiglia vale a dire
10 volte il volume del loro appartamento (record provinciale)
Una situazione
ambientale pesantissima che non può non avere ripercussioni sulla salute dei
residenti, forse non a caso le popolazioni dei comuni di Ospitaletto e
Castegnato hanno segnato negli anni presenze anomale di leucemie al punto che
l’ASL nel corso di un incontro con noi e alla presenza del sindaco di
Ospitaletto si impegnò a interessare del problema l’Istituto Superiore di
Sanità e la stessa presenza di neoplasie risulta maggiore che in altre zone
della provincia forse anche perchè la qualità dell’aria è pessima segnaliamo in particolare oltre al dato delle
PM 2,5 ( 4 volte oltre i limiti) il dato Benzo(a)pirene (cancerogeno che appare
più alto di quello misurato a Piombino e molto più alto di quello misurato
presso l’inceneritore di Brescia, la qualità del suolo sembra compromessa dalla
presenza notevole di diossine riscontrate recentemente anche nelle uova di due
allevamenti di galline in altrettante cascine e la stessa qualità dell’acqua
determina apprensione per l’alta presenza di nitrati prossimi ai limite di legge
ma 4 volte oltre la soglia raccomandata OMS (organizzazione mondiale della
sanità).
Castegnato
28-3-2013
Circolo Legambiente Franciacorta
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V. anche "Avvistate le iene in Franciacorta"
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