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sabato 15 giugno 2013

Il comunicato dei sindacati sul fallimento della Vela prefabbricati



CISL BRESCIA, 15 GIUGNO 2013
Vela prefabbricati, è fallimento. Il sindacato: imprenditori senza spirito d’impresa

l Tribunale di Brescia ha dichiarato il fallimento della Vela Prefabbricati di Borgonato. Ci aspettavamo un imprenditore che di fronte alle difficoltà facesse l’imprenditore – hanno dichiarato le organizzazioni sindacali – che ristrutturasse il debito eproponesse un piano industriale per la ristrutturazione e il rilancio. E invece…
A dimostrazione, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che la lunga crisi economica che stiamo attraversando è anche crisi di qualità di tante figure imprenditoriali.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno espresso rammarico e delusione: chi oggi appare rassegnato al declino dell’azienda, in passato, da questa attività, ha capitalizzato enormi guadagni; era più che logico aspettarsi uno scatto di orgoglio e di passione imprenditoriale per dare futuro all’azienda, ai lavoratori che hanno contribuito fino a pochi mesi fa ai successi che l’hanno accompagnata, per mantenere un presidio di lavoro importante sul territorio.


Il comunicato ( qui)
L’avvio della procedura fallimentare per l’azienda Vela Prefabbricati a seguito del mancato accoglimento del piano concordatario da parte del giudice del tribunale di Brescia, registra l’ennesimo caso di imprenditori che si ritirano dal mercato." E' quanto dichiarano in una nota comune Ivan Comotti, Roberto Bocchio, Antonio De Verme, rispettivamente di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil Lombardia.


La Vela Prefabbricati e presente in Lombardia con 3 stabilimenti: Corte Franca con 74 dipendenti, Serravalle (MN) con 24 dipendenti e Casei Gerola (PV) con 12 dipendenti per un totale di 110 dipendenti. "Che la crisi economica produca effetti devastanti sull’attuale modello produttivo nel comparto della filiera delle costruzioni, questo è fuori discussione perché purtroppo è pratica quotidiana; però gli imprenditori non possono rinunciare al futuro" proseguono i sindacalisti "La filiera delle costruzioni dovrà cambiare rapidamente in vista dell’entrata in vigore della direttiva europea che dal 1 Gennaio 2019 (per gli edifici pubblici) e dal 1 Gennaio 2021 (per gli edifici privati) impone la costruzioni di edifici a neutralità energetica per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti."
Come Organizzazioni Sindacali del settore "da diversi anni sosteniamo che bisogna “cambiare” modello produttivo nella filiera delle costruzioni. Troppo sono gli edifici non venduti e invendibili, perché non più a norma" precisano " su queste basi e in questa ottica ci aspettavamo che l’imprenditore titolare della Vela prefabbricati ristrutturasse il debito e poi proponesse un piano industriale che si collocasse nell’alveo produttivo sopra definito."
In questa logica "abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo al ministero dello sviluppo economico, per esigere il rilancio dell’azienda con la salvaguardia occupazionale. La nostra azione, nelle prossime settimane, si svilupperà in due direzioni: da una continueremo a lavorare per trovare alternative produttive nei vari siti e dall’altra attiveremo tutte le procedure per difendere i lavoratori dipendenti dalla procedura fallimentare. Il nostro sguardo sarà sempre puntato al futuro e al rilancio dell’azienda. Abbiamo impresso nei nostri occhi gli sguardi smarriti dei lavoratori, i loro volti preoccupati e la desolazione che trasmettevano quando nelle assemblee abbiamo discusso del concordato. Per questo continueremo la nostra incessante azione. 
Non ci rassegneremo a gestire le “code del passato” dell’attività della Vela prefabbricati, ci rammarica che altri si siano rassegnati quando in passato, da questa attività, hanno capitalizzato enormi guadagni." 

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