Il Sindaco Giuseppe Foresti |
Fonte: http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/543988_foresti_scrive_al_premier_letta_sbloccare_le_nostre_finanze/
Bresciaoggi, mercoledì 31.07.2013
CORTE FRANCA. La lettera-appello del primo cittadino contro
la rigidità del sistema
Foresti scrive al Premier Letta
«Sbloccare le nostre finanze»
Fausto Scolari
Il Comune è alla «paralisi» dal 2010 per le clausole del patto
di stabilità «Da allora siamo diventati virtuosi ma i nostri soldi restano
congelati»
Un appello al governo per «sbloccare» le finanze del Comune.
È questo il contenuto della lettera scritta dal sindaco di Corte Franca,
Giuseppe Foresti, al Premier Enrico Letta e ai ministri Angelino Alfano e
Fabrizio Saccomanni.
La richiesta è che il paese franciacortino possa essere
inserito tra i Comuni virtuosi e si possa introdurre il saldo zero del patto di
stabilità.
MOLTI I PROBLEMI evidenziati da Foresti: i tagli lineari che
colpiscono indiscriminatamente i Comuni e soprattutto, nel caso specifico di
Corte Franca, le penalizzazioni subite per il mancato rispetto del saldo 2010
del Patto di stabilità, oltre al divieto di applicare l´avanzo, situazioni che
hanno portato allaa paralisi totale degli investimenti, comprese le
manutenzioni.
All´inizio della lettera, Foresti ha ripercorso l´origine di
questo stallo. «Il Comune di Corte Franca – spiega i primo cittadino - non ha
rispettato il patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010 a causa dell´
entrata straordinaria e irripetibile del finanziamento statale di un milione e
593mila euro per la realizzazione di una struttura polifunzionale. Il saldo
obiettivo del Patto di stabilità obbliga i comuni ad incassare somme che
obbligatoriamente devono restare depositate in Tesoreria senza essere spese. Corte
Franca negli ultimi due anni ha incassato e non utilizzato 538mila euro, da
sommare al saldo di quest´anno pari ad altri 451mila, per il totale di 989mila
euro».
MA NON È TUTTO. «I tagli previsti dalla normativa a partire
dal 2007 - scrive ancora Foresti - hanno inoltre ridotto le risorse,
costringendo l´ Amministrazione a manovre finanziarie pressanti per i cittadini
che in questo momento di crisi economica generale sono già in difficoltà. Sul
fronte della spesa di gestione corrente il Comune negli ultimi anni si è
trovato costretto a far fronte ad aumenti derivanti da nuove disposizioni di
legge. Si è stati costretti a tagliare voci di bilancio e a ricorrere ad
ulteriori imposizioni fiscali; con il bilancio di previsione di quest´anno,
viene aumentata a scaglioni anche l´aliquota dell´addizionale Irpef, fino a
giungere al massimo dello 0,8%».
Eppure, dice il sindaco, il Comune è finanziariamente sano:
sono questi obblighi formali a paralizzarlo: «Ciò è provato dall´indice di
autonomia finanziaria che è del 97%, Nel 2013 la rigidità per l´indebitamento
per mutui accesi in anni passati è quasi inesistente, solo l´1,93% delle
entrate correnti; il rapporto tra i dipendenti e la popolazione è tra i più
bassi d´Italia: uno ogni 303 abitanti. Inoltre, a fine 2012 il Comune ha
saldato i debiti verso i fornitori liquidando i vecchi lavori e i fornitori».
Per tutte queste ragioni il sindaco di Corte Franca chiede a
gran voce che lo «sforamento» del 2009 non continui a gravare sul futuro del
paese. Avrà soddisfazione?
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