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giovedì 1 agosto 2013

Corte Franca: arriverà il bollino di comune virtuoso?


Il Sindaco Giuseppe Foresti
A proposito del meccanismo perverso del patto di stabilità e dei tagli dei trasferimenti statali, che costringono l’amministrazione a scelte molto sofferte,  in occasione del consiglio comunale del 20 giugno scorso, il sindaco Foresti aveva letto la lettera da inviare al governo nazionale con la richiesta di inserire il Comune di Corte Franca nell'elenco dei comuni italiani considerati virtuosi.

Di seguito la notizia uscita sulla stampa:

Fonte: http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/543988_foresti_scrive_al_premier_letta_sbloccare_le_nostre_finanze/


Bresciaoggi, mercoledì 31.07.2013
CORTE FRANCA. La lettera-appello del primo cittadino contro la rigidità del sistema
Foresti scrive al Premier Letta
«Sbloccare le nostre finanze»
Fausto Scolari
Il Comune è alla «paralisi» dal 2010 per le clausole del patto di stabilità «Da allora siamo diventati virtuosi ma i nostri soldi restano congelati»

Un appello al governo per «sbloccare» le finanze del Comune. È questo il contenuto della lettera scritta dal sindaco di Corte Franca, Giuseppe Foresti, al Premier Enrico Letta e ai ministri Angelino Alfano e Fabrizio Saccomanni.
La richiesta è che il paese franciacortino possa essere inserito tra i Comuni virtuosi e si possa introdurre il saldo zero del patto di stabilità.
MOLTI I PROBLEMI evidenziati da Foresti: i tagli lineari che colpiscono indiscriminatamente i Comuni e soprattutto, nel caso specifico di Corte Franca, le penalizzazioni subite per il mancato rispetto del saldo 2010 del Patto di stabilità, oltre al divieto di applicare l´avanzo, situazioni che hanno portato allaa paralisi totale degli investimenti, comprese le manutenzioni.
All´inizio della lettera, Foresti ha ripercorso l´origine di questo stallo. «Il Comune di Corte Franca – spiega i primo cittadino - non ha rispettato il patto di stabilità interno per gli anni 2009 e 2010 a causa dell´ entrata straordinaria e irripetibile del finanziamento statale di un milione e 593mila euro per la realizzazione di una struttura polifunzionale. Il saldo obiettivo del Patto di stabilità obbliga i comuni ad incassare somme che obbligatoriamente devono restare depositate in Tesoreria senza essere spese. Corte Franca negli ultimi due anni ha incassato e non utilizzato 538mila euro, da sommare al saldo di quest´anno pari ad altri 451mila, per il totale di 989mila euro».
MA NON È TUTTO. «I tagli previsti dalla normativa a partire dal 2007 - scrive ancora Foresti - hanno inoltre ridotto le risorse, costringendo l´ Amministrazione a manovre finanziarie pressanti per i cittadini che in questo momento di crisi economica generale sono già in difficoltà. Sul fronte della spesa di gestione corrente il Comune negli ultimi anni si è trovato costretto a far fronte ad aumenti derivanti da nuove disposizioni di legge. Si è stati costretti a tagliare voci di bilancio e a ricorrere ad ulteriori imposizioni fiscali; con il bilancio di previsione di quest´anno, viene aumentata a scaglioni anche l´aliquota dell´addizionale Irpef, fino a giungere al massimo dello 0,8%».
Eppure, dice il sindaco, il Comune è finanziariamente sano: sono questi obblighi formali a paralizzarlo: «Ciò è provato dall´indice di autonomia finanziaria che è del 97%, Nel 2013 la rigidità per l´indebitamento per mutui accesi in anni passati è quasi inesistente, solo l´1,93% delle entrate correnti; il rapporto tra i dipendenti e la popolazione è tra i più bassi d´Italia: uno ogni 303 abitanti. Inoltre, a fine 2012 il Comune ha saldato i debiti verso i fornitori liquidando i vecchi lavori e i fornitori».
Per tutte queste ragioni il sindaco di Corte Franca chiede a gran voce che lo «sforamento» del 2009 non continui a gravare sul futuro del paese. Avrà soddisfazione?

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