A distanza di oltre 15 anni si parla
concretamente del destino delle ex
scuole di Colombaro.
Nel programma della nuova Amministrazione Ferrari un punto fermo è quello
di “avviare già da subito lo studio per un recupero
delle ex scuole funzionale alla frazione e le risorse economiche per realizzare l’intervento”.
Per tale motivo il
Sindaco ha indetto un incontro pubblico per
discuterne preventivamente con la comunità. L’appuntamento è per
lunedì 5 dicembre 2016
ore 20,30
presso la Sala civica del Comune in Piazza di
Franciacorta
Gli edifici comunali delle ex scuole
di Colombaro sono vuoti dal 1999, quando, nell’ambito del piano di
dimensionamento provinciale, tutte le funzioni furono trasferite in un'unica struttura più razionale ed efficiente, quella
dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” che, dall’anno scolastico 1999/2000, accoglie la Primaria
e Secondaria di 1° grado nella frazione di Timoline.
Da allora il vecchio immobile, che
occupa
un lotto di 4.663 mq, è in stato di abbandono e nessuna delle
amministrazioni che si sono susseguite ha poi trovato concretamente il modo (e
forse le risorse) per riconvertire e valorizzare quell’area.
Nel PGT (Amministrazione Fogazzi
2006-2011) il recupero è volto al
raggiungimento dell’obiettivo di rivitalizzare la frazione di Colombaro. Le destinazioni
ammesse sono: commerciale di vicinato, spazi di socializzazione, housing
sociale
(cioè edilizia residenziale sociale a prezzi contenuti).
La giunta
Foresti (2011-2016), alla ricerca di una soluzione funzionale e senza sprechi, aveva
proposto a suo tempo di lanciare un concorso d’idee, rivolto a professionisti, ma soprattutto a giovani laureati, mentre nel programma elettorale (maggio
2016) per la ricandidatura dell’ex sindaco (la lista civica “Prima di tutto
Corte Franca” è ora all’opposizione) si prospettava in primo luogo di demolire l’edificio e ripulire
l’area, con l’obiettivo successivo di destinarne una parte a verde pubblico e
una parte a interventi per rivitalizzare la frazione.
Qualsiasi decisione in
tal senso avrebbe dovuto essere assunta attraverso il coinvolgimento della
popolazione.
Ora,
passati più di tre lustri, tocca all’Amministrazione Ferrari raccogliere le proposte
della popolazione per la riqualificazione del sito.
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