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venerdì 25 novembre 2016

Corte Franca, quale futuro per le ex scuole elementari? Se ne discute in assemblea il 5 dicembre






































A distanza di oltre 15 anni si parla concretamente del destino  delle ex scuole di Colombaro.
Nel programma della nuova Amministrazione Ferrari un punto fermo è quello diavviare già da subito lo studio per un recupero delle ex scuole funzionale alla frazione e le risorse economiche per realizzare l’intervento”.

Per tale motivo il Sindaco ha indetto un incontro pubblico per discuterne preventivamente con la comunità. L’appuntamento è per
lunedì 5 dicembre 2016
ore 20,30
presso la Sala civica del Comune in Piazza di Franciacorta

Gli edifici comunali delle ex scuole di Colombaro sono vuoti dal 1999, quando, nell’ambito del piano di dimensionamento provinciale, tutte le funzioni furono trasferite in un'unica struttura più razionale ed efficiente, quella dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” che, dall’anno scolastico 1999/2000, accoglie la Primaria e Secondaria di 1° grado nella frazione di Timoline.

Da allora il vecchio immobile, che 
occupa un lotto di 4.663 mq, è in stato di abbandono e nessuna delle amministrazioni che si sono susseguite ha poi trovato concretamente il modo (e forse le risorse) per riconvertire e valorizzare quell’area.

Nel PGT (Amministrazione Fogazzi 2006-2011) il recupero è volto al raggiungimento dell’obiettivo di rivitalizzare la frazione di Colombaro. Le destinazioni ammesse sono: commerciale di vicinato, spazi di socializzazione, housing sociale
 (cioè edilizia residenziale sociale a prezzi contenuti).

La giunta Foresti (2011-2016), alla ricerca di una soluzione funzionale e senza sprechi, aveva proposto a suo tempo di lanciare un concorso d’idee, rivolto a professionisti, ma soprattutto a giovani laureati, mentre nel programma elettorale (maggio 2016) per la ricandidatura dell’ex sindaco (la lista civica “Prima di tutto Corte Franca” è ora all’opposizione) si prospettava in primo luogo di demolire l’edificio e ripulire l’area, con l’obiettivo successivo di destinarne una parte a verde pubblico e una parte a interventi per rivitalizzare la frazione.
   Qualsiasi decisione in tal senso avrebbe dovuto essere assunta attraverso il coinvolgimento della popolazione.

Ora, passati più di tre lustri, tocca all’Amministrazione Ferrari raccogliere le proposte della popolazione per la riqualificazione del sito.

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